Vi sono alternative salutari e naturali al sale da cucina, che lo possono sostituire in alcune preparazioni. In aiuto arrivano le erbe aromatiche e i semi oleosi, veri e propri doni della natura per un’alimentazione più salubre ma saporita.
di Giulia Landini
Oggi come oggi il sale è ovunque e in quantità non certo trascurabili: nei cibi precotti e confezionati, negli insaccati, per cui diventa molto importante limitarne l’uso a tavola.
Molti sono i modi per rimpiazzare la bianca polvere dei mari che rende saporito qualsiasi piatto: il primo modo e’ calarne le dosi, utilizzare dei buoni ingredienti di base e riscoprirne il sapore originale. E poi vi sono le spezie italiane e non, le erbe, i brodi vegetali, il gomasio.
Le alternative al sale da cucina
L’uso del sale a scopi alimentari risale alla società assiro-babilonese, ciò significa che gli uomini hanno fatto senza per millenni. Il sale insaporisce tutto: questo è il comune pensare, ma in realtà il sale copre i sapori degli alimenti, non aggiunge niente al gusto del nostro cibo.
I meccanismi fisiologici che si attivano nel nostro organismo in conseguenza all’eccessiva assunzione di sale marino o salgemma sono molti: innalzamento dei livelli della pressione arteriosa, affaticamento del cuore, ritenzione idrica, danni renali, dolori musco-articolari, inibizione dell’assorbimento del calcio.
Il gomasio è una polvere di semi di sesamo e sale, originaria del Giappone: goma significa sesamo, mentre shio sale. È versatile e salutare per diversi motivi, prima di tutto perché insaporisce pietanze di qualsiasi tipo, poi perché il sesamo è un meraviglioso seme che madre natura ci ha donato.
Il sesamo è un ottimo ricostituente sia per le piastrine del sangue che per l’emoglobina; utile per la milza, sistema nervoso, muscoli, pelle, ustioni, porpora emorragica; contiene calcio, fosforo, acido linoleico, vitamine del gruppo B, E e D, istamina. È un vero forziere di nutrienti.
Proprio per questi motivi il gomasio è un alimento completo, facilissimo da preparare e poco costoso.
Vediamo come farlo in casa, passo per passo.
Innanzitutto, acquistate semi di sesamo biologici e sale marino integrale. Questo è tutto ciò che vi occorre, insieme a un mixer: i giapponesi utilizzano il suribachi e il surikogi, il primo è un mortaio di terracotta, il secondo un pestello di legno tozzo. In mancanza di questi due oggetti, va benissimo un comune frullatore.
La ricetta del gomasio
Per ottenere circa 150 grammi di gomasio occorrono 10 cucchiai di sesamo e 1 cucchiaio di sale: le proporzioni da osservare sono sempre da un minimo di 10 parti di sesamo a 1 di sale.
1 – Lavate il sesamo, asciugatelo e mischiatelo al sale marino integrale.
2 – Stendete il composto su una teglia da forno e fate tostare a 100 gradi per un massimo di 15 minuti: il sesamo no deve assolutamente fumare o abbrustolire, perché potrebbe rilasciare il sesamolo, sostanza amara e tossica.
3 – Una volta tostato il tutto, fate raffreddare.
4 – Versate il composto nel mixer e frullate fino a quando otterrete una polvere fine e leggermente oleosa. Nel caso sia di vostro gusto avere i pezzettini di sesamo nel gomasio, allora frullate meno: ricordate però che l’assimilazione del seme completamente tritato, da parte del nostro apparato digerente, è più semplice e immediata.
5 – Il vostro gomasio è pronto. Potrete conservarlo in un barattolo di vetro, sia a temperatura ambiente che in frigorifero: essendo una polvere di semi essiccati e sale, non ci sono problemi per la sua conservazione. Evitate però di consumarlo qualora si formassero muffe; è bene che il gomasio autoprodotto non superi comunque i tre mesi di permanenza della vostra dispensa.
Oltre al gomasio, ci sono altre ricette interessanti da provare, utile anche per la conservazione delle erbe officinali.
Scopriamone insieme qualcuna.
Oleolito di Dragoncello
I francesi utilizzano il dragoncello per produrre un tipico aceto aromatico. Il suo inconfondibile sapore e gusto, fa sì che questa piantina spontanea abbia, da sola, il potere di insaporire tutti i cibi senza bisogno di aggiunta di sale.
L’aroma del dragoncello possiede qualcosa del sale, del pepe e dell’aceto: si può raccogliere e fare essiccare, sminuzzarlo e utilizzarlo semplicemente così, oppure autoprodurre un saporito oleolito da aggiungere a stufati di verdure o, ancor meglio, a crudo. Del dragoncello si raccolgono le foglie e le sommità fiorite, dalla primavera fino in autunno.
Ricetta
Per fare l’olio di dragoncello occorrono 50 cl di olio extravergine d’oliva e 3 cucchiai di foglie di dragoncello e sommità fiorite secche.
Mettere gli ingredienti in un contenitore ermetico e mescolarli fino a ottenere un composto omogeneo. Fate macerare il tutto per 20 giorni agitando il barattolo 1 volta al dì.
Quest’olio si conserva per diversi mesi, meglio in un luogo non troppo umido.
Parmigiano Vegan
Una fonte esplosiva di nutrienti, il parmigiano vegan insaporirà qualsiasi vostra pietanza arricchendola e non coprendone il sapore.
Ricetta per 100 gr di parmigiano vegan
50 gr di levito a scaglie: si trova comunemente in commercio dai rivenditori di alimenti biologici;
50 gr di semi misti: girasole, sesamo (osservare la procedura del gomasio), lino, zucca, pinoli, noci e, a piacimento, qualche pistacchio che insaporirà ancora di più.
Triturate il tutto in un mixer da cucina.
Si conserva per almeno 15 giorni.
Sale rosa dell’Himalaya o grigio integrale aromatizzato
I sali aromatizzati in commercio sono piuttosto costosi: vogliamo proporvi di coltivare le aromatiche direttamente sul vostro balcone o in giardino, farle seccare e autoprodurvi ottimi e fantasiosi sali alle spezie.
Ricette
Qualche idea: utilizzate sale rosa dell’Himalaya, più puro, o quello grigio integrale, meno raffinato. Ottima la ricetta del sale alla lavanda e rosmarino: su 100 gr di sale, 1 cucchiaino da caffè di fiore di lavanda essiccato e uno e mezzo di rosmarino essiccato.
Provate anche quello aromatizzato con timo, salvia, origano: su 100 gr di sale, 1 cucchiaino di foglie di timo secche, mezzo di salvia e 1 di origano secco.
Stesse dosi del sale al timo per quello di santoreggia, menta ed erba limoncina: quest’ultimo lo consigliamo come condimento per pietanze alla griglia, al vapore o lesse.
Miso
Il Miso e’ una pasta fermentata di orzo e soia o solo soia che viene utilizzata per fare la famosa zuppa di miso: in generale questa pasta, che fa molto bene alla nostra flora batterica intestinale, e’ anche saporita e può essere utilizzata al posto del sale in zuppe, risotti, orzotti, verdure spadellate e salse cremose da spalmare su crostini e bruschette.
Può essere mischiata a qualche goccia di salsa di soia per insaporire ancor di più.
Salsa di soia
La conosciuta salsa di soia e’ un’ottima alternativa al sale: si può mettere nelle insalate, nella cottura delle verdure, del pesce e della carne in stufato.
Succo di limone sulle insalate
Per condire le insalate e’ ottimo anche il succo di limone filtrato, da mettere al posto del sale, aiuta anche a migliorare l’assimilazione del ferro dall’intestino.