Un viaggio che ha come partenza e arrivo la Sardegna, con centinaia di tappe e milioni di pedalate attraverso i 5 continenti!
Attraverserà in un anno tutti i continenti, tra ecovillaggi, condomini solidali, orti urbani e comunità che vogliano condividere con lui idee, progetti, stimoli e magari una stanza per dormire! Il protagonista è Stefano Cucca, 34enne originario di Sorso, paese in provincia di Sassari, che in sella ad una bicicletta girerà il mondo alla ricerca di storie e stili di vita sostenibili. «Rumundu – racconta Stefano – deve il nome a mia nonna che con la sua novantenne serenità mi chiese “ma tu sei sempri in giru pà ru mundu?”».
Attraverserà in un anno tutti i continenti, tra ECOVILLAGGI, CONDOMINI SOLIDALI, ORTI URBANI e comunità che vogliano condividere con lui idee, progetti, stimolie magari una stanza per dormire! Il protagonista è Stefano Cucca, 34enne originario di Sorso, paese in provincia di Sassari, che in sella ad una BICICLETTA girerà il mondo alla ricerca di storie e STILI DI VITA SOSTENIBILI.
«Rumundu – racconta Stefano – deve il nome a mia nonna che con la sua novantenne serenità mi chiese “ma tu sei sempri in giru pà ru mundu?”». E Stefano in giro per il mondo c’è stato davvero: l’idea alla base del progetto è nata tra la Silicon Valley e l’Australia, dove si trovava per delle competizioni sportive, e adesso vive in Sardegna dove ha fondato una cooperativa che si occupa di tracciabilità dei prodotti agroalimentari e lavora come consulente. Anche se per poco, visto che per prepararsi al viaggio ha venduto l’auto «perchè qualche migliaio di euro in più di budget non guasta» e lasciato il lavoro e la cooperativa, «ma non ditemi che ho mollato tutto: farò semplicemente delle cose diverse rispetto a quelle che ho fatto fin’ora. E le farò in un modo diverso».
Stefano è uno sportivo – ci sono pochi dubbi! – ma questa non è una dimostrazione di agonismo: «non voglio battere nessun record, diventare ricco o famoso, né correre contro il tempo. Semplicemente condividere momenti e riflessioni con persone di tutto il mondo, intorno a tre temi che mi stanno molto a cuore: dove viviamo? Cosa mangiamo? Come ci muoviamo?». Attraverserà la Sardegna, cercherà un passaggio in barca a vela alla volta della Sicilia per risalire lo stivale arrivando sino in Islanda. E da lì in Canada, USA, Giappone, Cina, Isole del Pacifico, Australia, Nuova Zelanda, Madagascar, Sudafrica, Turchia, Grecia ed Europa dell’est, per rientrare in Sardegna più o meno fra un anno, «ma l’itinerario potrebbe cambiare: mi prenderò i miei tempi e i miei spazi, in totale libertà».
Sarà possibile seguire il viaggio in tempo reale sul web (grazie al supporto delle nuove tecnologie e di un team di professionisti che gli darà una mano dalla Sardegna) e contribuire in prima persona al viaggio con la propria ospitalità. «Sarà un vero percorso di scoperta, per dare voce a una comunità di persone che si muove in controtendenza rispetto all’imperante modello consumistico, con storie, micro-mondi, momenti e stili di vita sostenibili. Ascoltando il punto di vista di chi ha scelto, ad esempio, di vivere in un ecovillaggio, fino a quello dell’amministratore delegato di una multinazionale che dovrebbe fare i conti con la responsabilità sociale d’impresa».
Senza grandi sponsor (e tutti in linea con i princìpi suoi e del progetto), al suono di uno squillo di tromba del conterraneo Paolo Fresu, e con davanti a sé centinaia di tappe e milioni di pedalate, Stefano partirà l’8 giugno da Sorso. Felice di aver «convinto la mamma che è più pericoloso vivere senza sogni che sognare e fare ciò che si desidera».
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