Quanta acqua bere al giorno? E cosa fa al nostro organismo? L’acqua è un elemento fondamentale per mantenersi in buona salute, anche per dimagrire: ecco perché
Valentina Carpanese, naturopata scientifica di Democratic Nutrition, ci racconta perché è di fondamentale importanza assicurarsi il corretto apporto di acqua giornaliero: non solo per stare in forma o dimagrire, ma anche per allungarsi la vita. Andiamo a scoprire quanta acqua occorre e dove trovarla…
Il corpo umano è composto da circa il 65% di acqua, quello maschile dal 60%, quello femminile dal 55%. Pensate che un neonato nasce con un’idratazione pari all’80%, mentre un anziano arriva ad avere acqua nell’organismo solo per un 55%.
L’acqua nutre l’elasticità cellulare, riequilibra il peso corporeo facendo dimagrire e perdere quindi il peso in eccesso: è importante sorbirne quantità adeguate giornalmente, non soltanto in forma diretta, ma anche cibandosi di alimenti che la contengono, come frutta e verdura in abbondanza.
I polmoni contengono il 90% di acqua, il sangue l’82%, 80% per la pelle, 75% la massa muscolare, 70% il cervello, 22% le ossa.
Ma che cosa fa l’acqua nel nostro organismo?
– L’acqua regola la nostra temperatura corporea;
– Elimina le tossine, permettendo anche il dimagrimento;
– Lubrifica le articolazioni;
– Trasporta l’ossigeno e i nutrienti alle cellule di tutto il nostro organismo;
– Aiuta la respirazione;
– Aiuta a trasformare il cibo in energia;
– Protegge gli organi;
– Aiuta l’organismo a trasformare i nutrienti;
– Aiuta nella formazione della massa muscolare;
– Favorisce lo sviluppo muscolare.
Ma allora perché è importante bere acqua? E quanta acqua sarebbe indicato bere quotidianamente?
Risponde a Stile Naturale Valentina Carpanese, naturopata scientifica e membro fondatore di Democratic Nutrition, associazione nata con lo scopo di aiutare le persone a migliorare la propria qualità di vita a partire dall’alimentazione.
“Di base, una giusta idratazione è fondamentale per il mantenimento della temperatura corporea (termo-regolazione), nonché per garantire la corretta funzionalità dei sistemi gastro-intestinale, renale e cardiaco.
Guardando alle attività quotidiane, un buon apporto di acqua è indispensabile per la propria performance non solo quando ci si dedica all’attività fisica (oltre a diminuire le crisi respiratorie indotte dall’allenamento tra le persone asmatiche), ma anche per la performance mentale, ossia per facoltà cognitive come concentrazione e prontezza, nonché per l’umore.
Inoltre, nel lungo termine, un buon apporto di fluidi diminuisce il rischio che si formino calcoli nel sistema urinario (urolitiasi), mentre quello che la ricerca sta cercando di capire è se l’acqua non sia in realtà uno di quei “nutrienti” che ci aiutano nella prevenzione delle patologie croniche: ad esempio, è stato osservato tra i pazienti diabetici che lo stato di disidratazione favorisce l’iperglicemia.
Non va dimenticato, infine, che la disidratazione, anche solo leggera, potrebbe essere alla base anche di molte comuni emicranee.”
C’è quindi da tenere l’attenzione su un adeguato apporto di acqua nell’organismo: quanta ne occorre per stare bene e in equilibrio?
Continua Valentina: “L’apporto adeguato varia in funzione dell’età e del genere sessuale, ed in ogni caso dipende da fattori individuali come i livelli di attività fisica. Attualmente abbiamo dei valori di ‘apporto adeguato’ (quello “ideale” non lo conosciamo ancora!) forniti dall’Institute of Medicine (IOM) negli Stati Uniti o dalla European Food Safety Authority (EFSA), che si situano sui 2 litri al giorno per le donne e 2.5 litri al giorno per gli uomini, indipendentemente dalla fonte (acqua pura, oppure contenuta in bevande/cibi)”.
Che cosa consigli di bere o mangiare per garantirsi una corretta idratazione quotidiana?
“Tra i cibi che hanno un contenuto di acqua compreso tra un 80 ed un 99% del loro peso totale troviamo soprattutto la frutta: melone, anguria, ananas, fragole, mele, pere, arance, uva. Ma anche alcune verdure, come lattuga, cavolo, spinaci, carote, broccoli e zucca (questi ultimi due persino dopo essere stati cotti).
Tra le bevande, i latti vegetali, succhi (tendenti il più possibile al 100 % di frutta) e tisane possono tutti aiutare. Anche le bevande caffeinate contribuiscono: l’idea che la caffeina influisca negativamente sull’idratazione non ha riscontri. Ad esempio, uno studio clinico specificamente dedicato a comparare tè nero ed acqua bollita, pubblicato nel 2011 dal British Medical Journal, non ha trovato nessuna variazione in tutti i principali valori biochimici del sangue e delle urine che danno un’idea dello stato di idratazione”.
Una risposta
Articolo interessante.