La cenere di legna utilizzata come concime e come coadiuvante nel contrastare alcune fitopatologie è naturale e rappresenta una soluzione ecologica allo smaltimento dei residui dei nostri camini
Ricca di potassio la cenere da sempre è stata fonte di liscivia per il bucato, ha trovato largo impiego previa depurazione nell’industria vetraria e ancora oggi può essere utilizzata in campagna come concime.
La cenere è un valido aiuto nel contrastare gli attacchi di limacce, può essere utilizzata nella difesa biologica contro alcune fitopatologie e apporta nutrimenti che sostengono lo sviluppo e l’accrescimento delle nostre coltivazioni.
Naturale e innocua per l’ambiente è raccomandata in agricoltura biologica purché non provenga da legnami che abbiano subito trattamenti chimici, che contengano vernici o pitture o che presentino residui di carbonella da barbecue.
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CONCIMAZIONE MINERALE A BASE DI CARBONATO
La cenere, il cui spargimento nei campi ha rappresentato nella storia dell’agricoltura il primo esempio di concimazione minerale a base di carbonato di potassio, rappresenta il prodotto inorganico e incombustibile che residua dalla combustione o incinerazione di un prodotto organico.
La cenere ha un’alta percentuale principalmente di potassio e calcio ma anche di silicio, magnesio, fosforo, zolfo e in minima quantità di azoto, in percentuali che variano a seconda del tipo di legname ma anche della parte utilizzata: più ricchi sono i rami rispetto ai tronchi e gli alberi a foglie caduche rispetto a quelli resinosi.
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I BENEFICI DELLA CENERE
L’uso di cenere nell’orto, grazie all’alto contenuto di potassa, oltre a fertilizzare il terreno protegge le piante da molte malattie e migliora la qualità delle coltivazioni, sia orticole che floricole.
In particolare:
- distribuita anche disciolta in acqua su entrambe le pagine delle foglie contrasta gli attacchi fungini
- sparsa intorno alle piante le protegge dagli attacchi di limacce e di altri vermi
- mischiata con sabbia e posta in una zona riparata del pollaio è molto gradita a tutte le specie avicole che attratte, amano fare veri e propri bagni eliminando i parassiti di cui sono vulnerabili.
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LA CENERE COME FERTILIZZANTE
La cenere, quindi, migliora la qualità del terreno e ne aumenta la fertilità.
Il potassio, macro-elemento di cui è ricca, favorisce l’accrescimento delle foglie e dei frutti e migliora la tolleranza delle piante quando cresce il loro fabbisogno idrico.
La cenere, inoltre, neutralizza l’acidità del terreno e stimola l’attività dei batteri azoto-fissatori.
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QUANTITATIVI E USO DELLA CENERE
La cenere utilizzata come fertilizzante si applica durante la preparazione del terreno spolverizzandola in quantitativi che vanno da 0,5 a 1 Kg ogni m2 di terra mischiandola uniformemente in modo che possa essere sfruttata dalle radici.
Nel controllo degli attacchi parassitari agli stadi iniziali, e quindi alla schiusa delle uova, si vaporizza un liquido preparato con 5 cucchiai di cenere disciolti in 1 litro di acqua vigorosamente agitati.
Le colture che beneficiano delle proprietà della cenere mischiata con la terra sono lamponi e fragole ma anche anche rose, alberi da frutto e arbusti.
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AVVERTENZE E LIMITI DELL’USO DI CENERE
Le ceneri prodotte dagli scarti agricoli hanno contenuti di potassio superiori a quelle contenuti nella legna e ciononostante l’uso di questo concime non esaurisce il fabbisogno di potassio dei terreni.
Il loro impiego deve tenere conto che si tratta di materiale con reazione fortemente alcalina e che pertanto risulta controindicato nei suoli che soffrono dei vizi connessi all’alcalinità; viceversa, le ceneri trovano giusto impiego nei terreni acidi, dove anche se marginalmente possono svolgere una azione correttiva del terreno.
Nei terreni calcarei la cenere aumenta questa tendenza, mentre nei terreni argillosi o limosi si dovrà somministrare con cautela perché un eccessivo quantitativo può destrutturarli. Ricordate che l’utilizzo di cenere contro le limacce è utile solo quando è secca, se bagnata ha la controindicazione di creare una barriera che non fa respirare il terreno, indurendolo.
Infine, aggiungere cenere al compost non è necessario perché se questo è ben preparato tende ed essere naturalmente equilibrato, l’aggiunta di cenere lo renderebbe acido, grumoso e povero di azoto.
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