Arriva il vino a impatto zero, al progetto bio ecologico ci stanno lavorando all’azienda Salcheto di Montepulciano
Prima la conversione dei vigneti alla filosofia “bio”, adesso una nuova cantina completamente autosufficiente sotto il profilo energetico: è la novità dell’azienda Salcheto, di Montepulciano (Siena) che proprio di recente ha annunciato l’avvio dell’iter per la realizzazione del progetto. L’approccio biologico ai vigneti risale a qualche anno fa, quando il titolare Michele Manelli ipotizzò anche la produzione di un vino “bio”: se quest’ultimo progetto è rimasto ancora sulla carta, la conversione dei vigneti – 23 ettari di proprietà sulle colline della Val d’Orcia, cui seguiranno l’anno prossimo altri 10 ettari appena presi in affitto – è ormai cosa fatta. Nei terreni di Salcheto da cui si ricava il Vino Nobile, dunque, viene applicato il protocollo base per la bioenologia: “La nostra idea – spiega Manelli – è quella dell’equilibrio: abbiamo scelto di riorientare i vigneti con le piante a monte ed effettuare una microzonizzazione per gestire la vigna in maniera molto dettagliata. La punta di diamante del percorso bioenologico dell’azienda Salcheto è tuttavia il progetto della nuova cantina ecosostenibile, frutto di un investimento da 3,7 milioni di euro, che una volta completata e a regime sarà autonoma al 100%. Punto di partenza è stata la considerazione che una bottiglia di vino si traduce (tra produzione, imbottigliamento e commercializzazione) in circa 1,8 kg di anidride carbonica immessa nell’atmosfera. In particolare, il 38% di emissioni deriva dal confezionamento (specie la produzione del vetro), il 26% da attività commerciali e trasporti, il 27% dall’uso di concimi e gasolio da trazione, e il restante 9% dai processi di fermentazione realizzati in cantina. Risulta quindi che oltre la metà delle emissioni dipendono da processi che si svolgono fuori dai confini aziendali. Da qui la volontà di limitare l’inquinamento. Come? E’ presto detto: “Intervenendo da subito su quelle fonti di emissioni che ci chiamano in causa direttamente, portandole a saldo zero, e cercando poi indirettamente di intervenire sulle altri fasi. Già da soli – spiega Manelli – i vigneti assorbono 0,38 kg di CO2 per bottiglia: abbiamo strutturato un progetto per raggiungere l’autonomia energetica dell’azienda e ridurre ulteriormente le emissioni”. La cantina di Salcheto potrà contenere circa 350mila bottiglie, e sarà utilizzata sia per la vinificazione in legno che in acciaio (per i vini più giovani). “Ci piace pensare – racconta ancora il titolare di Salcheto – di aver creato qualcosa che potrà essere d’ispirazione per altri, un caso da analizzare nell’ottica del miglioramento dell’impatto ambientale”. Del resto, la cantina sarà un sistema autofunzionante: il caldo verrà garantito dalla fermentazione delle biomasse e da un impianto integrato nel territorio; il freddo sarà assicurato da un sistema geotermico orizzontale e da un laghetto poco distante; all’elettricità, invece, ci penserà un sistema fotovoltaico non invasivo, in grado di produrre 20 kw. Grazie a un sistema di lucernari, inoltre, non ci sarà bisogno di illuminazione artificiale.
Per info: Azienda Agricola Salcheto, Via di Villa Bianca, 15, Montepulciano (SI) ITALY http://www.salcheto.it