Verdura significa sempre benessere? Diversamente da quanto credi, la risposta è no!
Continua a leggere per scoprire i metodi per mangiare la verdura in modo sano
Verdura non è sempre sinonimo di benessere: di certo questi meravigliosi doni della natura conservano principi attivi, vitamine, la preziosa acqua biologica detossinante e purificante, ma se non sono gestite bene una volta che passano dall’orto alla pentola, non avremo affatto tutti i benefici che promettono le tabelle nutrizionali.
Ci sono infatti delle strategie per pulirla, conservarla, tagliarla e mangiarla al meglio, in modo che davvero possa giovare al proprio organismo.
Vediamo punto per punto come gestire le verdure, per carpirne tutte le preziose virtù.
Come lavare la verdura
La verdura va lavata molto velocemente sotto un getto di acqua fredda e corrente; si lavano intere o comunque si tagliano il meno possibile, sia in lavaggio che in cottura.
Le verdure non si lasciano in ammollo, solo l’ultimo risciacquo si può fare, ma sempre in velocità, in una bacinella con poco aceto di vino per togliere eventuali residui di fertilizzanti chimici.
Per questo scopo non utilizzare il bicarbonato di sodio, perché essendo alcalino porta via importanti sostanze alle verdure.
Taglio e cottura
Ogni verdura si presta meglio o peggio a un tipo di cottura: tendenzialmente le verdure a foglia verde e ricche di clorofilla tipo bieta, porro, spinacio, erbe selvatiche si adattano bene a veloci cotture a vapore.
Le verdure a radice o dure come zucche, zucchine, patate, barbabietole, carote, ma anche i finocchi, sono ottime cotte al forno, o leggermente stufate con questa tecnica:
– tagliare il meno possibile le verdure, anche niente nel caso della carota;
– porle in una casseruola con un dito di acqua;
– portare a ebollizione;
– quindi abbassare al minimo e cuocere sempre al dente, salando e speziando a piacimento in fase finale.
Quindi la regola è: tagliare il meno possibile e cuocere sempre al dente.
Cuocere le verdure in poca acqua e se le fate bollire in pentola, non gettate la preziosa acqua di cottura, ma bevetela durante la giornata come tisana.
Altra regola importante è non riscaldare la verdura più di una volta e refrigerarla il prima possibile:
si raffredda velocemente il tegame di cottura o si trasferisce in un altro tegame, per poi riporre in frigo.
L’insalata perfetta
Ogni insalata dovrebbe rispettare questo equilibrio:
- una base di foglie;
- uno stelo, un fiore;
- un frutto e una radice.
Si deve tenere conto di tutte le parti della pianta che nella loro integrità ci nutrirà.
Esempio di insalata
foglia: spinaci;
steli: sedano, gambo di carciofo, porro;
radici: carota, cipolla, zenzero, rapa;
fiori: cavolfiore, broccoli, violette, malva, glicine;
frutti: cetrioli, peperoni, pomodori, frutta dolce
Altra regola importante da seguire è:
condire sempre l’insalata e non mangiarla scondita, ma non condirla con troppo anticipo.
I condimenti ideali sono il succo di limone, olio extravergine di oliva e modeste quantità di aceto di mele.
Quando crudo, quando cotto
La verdura va sempre bene?
Mangiare un bel piatto di insalata cruda alla sera, per alcuni tipi di persone, potrebbe creare più fastidio che altro, gonfiori e senso di malessere.
Così scopriamo che è un’ottima abitudine mangiare una bella insalata cruda prima del pranzo, come antipasto, mentre la sera possiamo cibarci di zuppe calde o tiepide, o verdure cotte che andranno anch’esse condite a crudo con olio extravergine di oliva.
Conservazione
La verdura va riposta asciutta in frigorifero, in appositi sacchetti di cellofan da alimenti chiusi con le mollette ferma documenti. In frigo infatti le verdure tendono a perdere molta preziosa acqua biologica e sostanze.
Acquisto della verdura
Biologica o no?
L’imperativo per l’acquisto della verdura è: comprarla fresca!
Una utile raccomandazione è controllare sempre la data di raccolta, la consistenza e il colore della verdura, che deve essere bello brillante.