All’interno del tabacco per sigarette, viene fatto largo uso di conservanti e additivi. Ci sono però aziende anche italiane che stanno riconvertendo la produzione andando sempre di più verso il biologico
Tabacco biologico: che le sigarette siano nocive, e che in generale il fumo possa arrecare gravi danni alla salute, è ormai un dato di fatto. Tra informazioni, campagne e spot dedicati, chiunque ormai è consapevole dei rischi derivanti dal consumo abituale di tabacco. Di fronte alla peggiore evenienza, c’è chi cerca in ogni modo di smettere di fumare, c’è chi ripiega su nuove soluzioni come le sigarette elettroniche, e c’è anche però chi cerca di limitare il danno derivante da questa dipendenza affidandosi al tabacco biologico.
Tabacco biologico? Perchè no! Che le sigarette siano nocive, e che in generale il fumo possa arrecare gravi danni alla salute, è ormai un dato di fatto. Tra informazioni, campagne e spot dedicati, chiunque ormai è consapevole dei rischi derivanti dal consumo abituale di tabacco. Di fronte alla peggiore evenienza, c’è chi cerca in ogni modo di smettere di fumare, c’è chi ripiega su nuove soluzioni come le sigarette elettroniche, e c’è anche però chi cerca di limitare il danno derivante da questa dipendenza affidandosi al tabacco biologico. Certamente, per quanto sia salutare e biologico un tabacco, le sigarette ecologiche comportano lo stesso un rischio, ma almeno limitano in parte l’assunzione di determinate sostanze nocive. Vediamone alcuni esempi.
YUMA
Malgrado sia da pochi anni un nome presente sul mercato del tabacco biologico, risalta subito per i suoi tratti essenziali. Il tabacco Yuma infatti non si avvale di pesticidi né tantomeno di trattamenti chimici durante la sua fase di preparazione, indicato soprattutto per chi desidera fumare sigarette ecologiche dal sapore non troppo forte e con valori leggermente sopra la norma.
AMERICAN SPIRIT
Nella sua versione organic, difficilmente è possibile trovare un prodotto simile parlando di natura e genuinità. Questo tabacco biologico è ampiamente conosciuto, e la sua fama è dovuta sopratutto al fatto che segue ancora procedimenti rigidi e tradizionali, coltivato e raccolto a mano, senza l’ausilio-ovviamente- di qualsiasi sostanza chimica e senza passaggi e aggiunte che ne alterino la sostanza. Rispetto al precedente tabacco biologico ha un sapore molto più marcato e secco, ciò nonostante rappresenta una scelta ideale per chi fuma sigarette ecologiche da molto tempo e cerca un gusto più deciso.
CHIARAVALLE
Anche l’Italia sa offrire un prodotto di qualità in grado di soddisfare fumatori di vecchia data, e il Chiaravalle costituisce una certezza in merito. L’assenza di additivi e di sostanze chimiche lo rendono un tipo di tabacco naturale privo di sbavature, e il gusto è secco senza però risultare fastidioso. Nella versione Viriginia presenta un gusto meno incisivo ma comunque piacevole.
Ultimo Consiglio
In aggiunta ai tabacchi biologici è possibile anche andare a modificare ulteriormente la genuinità delle proprie sigarette ecologiche scegliendo anche cartine che siano realizzate con carte prive di alta concentrazione di gomma e di filtri che siano più naturali.