Una tecnica antica al servizio del benessere della persona: è lo shiatsu, un metodo molto efficace anche per trattare i caratteristici “momenti no” della gravidanza e del post parto.
di Massimo Conte
In Giappone, fin da tempi remotissimi, le san-ba (levatrici) usavano tecniche manuali per supportare le donne in gravidanza, durante il travaglio e dopo il parto.
Queste tecniche tradizionali sono ancora vive nella pratica dello shiatsu, una disciplina molto conosciuta ed usata anche in Occidente.
Per prima cosa lo shiatsu è tocco.
Il tocco diventa strumento di contatto e permette a chi riceve il trattamento shiatsu di trarne rilassamento, calore e benessere.
Durante la gravidanza lo shiatsu può essere di sostegno per gestire i disturbi che accompagnano questa fase delicata della futura mamma e del suo bambino.
La Maternità, in quest’ottica, viene divisa in quattro parti: primo, secondo, terzo trimestre e primo periodo dopo la nascita.
È possibile lavorare sulle nausee e i capogiri del primo periodo, dolori e crampi che accompagnano la gravidanza, ansia e frustrazione del post partum.
La neo mamma può apprendere le basi del trattamento sui bambini per coltivare un tocco consapevole con il piccolo e ritrovare quel contatto intimo avuto durante la gravidanza.
Inoltre è possibile coinvolgere i padri e altre persone vicine nel lavoro con lo shiatsu: apprendendo semplici tecniche si può aiutare la futura mamma nella quotidianità.
Per le figure professionali legate alla maternità, inoltre, è possibile apprendere nuovi strumenti che permettono di gestire i momenti più difficoltosi limitando o evitando l’uso di farmaci.
Faq sullo shiatsu e la maternità:
Come si svolge un trattamento shiatsu durante la maternità?
Un trattamento shiatsu durante la maternità è un’occasione speciale: si è almeno in tre.
Oltre al trattamento shiatsu tradizionale, che si effettua a terra su di un futon, e che consiste in pressioni su zone elettive, si aggiungono altri elementi:
- utilizzo di attrezzi (palla, sedia, cuscini) per adattare il trattamento ai riceventi;
- tecniche per il respiro, per il contatto con il bambino e le sue emozioni;
- esercizi per alleviare i crampi, il mal di schiena o le gambe pesanti.
Il padre e altri membri della famiglia possono essere coinvolti nel lavoro di prendersi cura della mamma e del bambino.
Come ci si deve vestire per un trattamento shiatsu durante la maternità?
Come per un trattamento shiatsu tradizionale, la maggior parte delle volte l’abbigliamento consigliato è quello più comodo possibile, meglio se di cotone, che permetta movimenti in libertà.
In alcune occasioni, come l’utilizzo della tecnica della moxibustione (*), che si pratica sulla pelle, o per accentuare il trattamento sulla cute per cui si dovrà scoprire la parte da trattare, si andranno ad utilizzare lenzuola, asciugamani e coperte.
Quanto dura un trattamento shiatsu durante la maternità?
Un trattamento shiatsu durante la maternità dura un po’ di più rispetto al trattamento tradizionale: da un’ora a un’ora e un quarto.
Ci sono controindicazioni? Posso fare trattamenti shiatsu durante la maternità anche se soffro della patologia x o sto assumendo la terapia y?
Non ci sono particolari controindicazioni nel fare un trattamento shiatsu durante la maternità.
Lo shiatsu non è una pratica medica e non va ad interferire con esse, anzi può aumentarne l’efficacia e alleviarne gli effetti indesiderati.
In caso di forte dolore è, tuttavia, consigliabile evitare il trattamento, per evitare la scomodità alla mamma e al bambino.
In ogni caso, per maggiore sicurezza, è consigliabile consultare il proprio professionista.
Ho sentito dire che ci sono punti pericolosi da trattare in gravidanza è vero?
Per lo più, no.
Esistono dei punti che non vanno trattati con l’agopuntura (che può eseguire solo un medico) o la moxibustione (per via del calore usato), con lo shiatsu questa eventualità è praticamente nulla.
In ogni caso assicurati che l’operatore a cui ti rivolgi sia un professionista attestato.
Posso ricevere trattamenti shiatsu durante il primo trimestre?
Questa è una domanda frequente.
Il primo trimestre è sicuramente un periodo particolare, ma un operatore qualificato non ha particolari difficoltà ad accompagnarti in questo periodo.
Il suo lavoro andrà modulato rispetto alle tue condizioni.
Qualora esse richiedessero un breve ricovero, potrà seguirti anche con trattamenti in ospedale.
(*)Moxibustione: tecnica per stimolare i punti dei meridiani cinesi attraverso l’uso di sigari di artemisia (una pianta).
Massimo Conte
Operatore in discipline Bio Naturali, operatore Shiatsu e Riflessologo, vive e opera a Bassano del Grappa.
Oltre agli studi di Shiatsu, Riflessologia e Medicina Tradizionale Cinese, ha approfondito l’analisi dell’equilibrio mente-corpo attraverso corsi di Analisi Transazionale, Psicosomatica, Epistemologia Medica e tecniche idrotermofangoterapiche.
Da qualche anno ha ideato un metodo di lavoro chiamato “Reflex Shiatsu”, che ottimizza le due discipline con cui lavora per un approccio riflessologico su tutto il corpo.
Per info e contatti: studioyume.it