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Intolleranza al glutine: come fare la pasta madre senza glutine

Cosa trovi in questo articolo

Chi soffre di intolleranze alimentari può risolvere buona parte dei problemi autoproducendosi il pane con la paste madre senza glutine, in modo semplice e salutare

Senza glutine, come fare il pane? Un numero sempre maggiore di persone soffrono di intolleranze alimentari, come ad l’intolleranza al glutine o ai lieviti chimici: pane e pasta, che rimangono due cibi fondamentali della nostra dieta, in caso di intolleranza al glutine sono i primi da eliminare.

Sarebbe, allora, buona cosa imparare a farseli in casa: gli alimenti per celiaci hanno spesso costi alti e viziati da una distribuzione di nicchia. Ma c’è una buona notizia: autoproducendo la pasta madre senza glutine, potrete panificare a lievitazione naturale, in maniera sana e con risultati strabilianti.
Ecco a voi la ricetta per autoprodurre la pasta madre gluten – free.

Sulla pasta madre

Il metodo di lievitazione più naturale e antico è quello con pasta madre o acida: la leggenda narra che intorno al 2000 a.c., sotto il caldo sole egiziano, fu lasciato un pezzo crudo di impasto per il pane che iniziò a fermentare, dando poi vita a un pane leggero e fragrante. Da questa esperienza, fu compresa l’importanza di tenere ogni volta da parte un pezzo di impasto per attivare, così, la lievitazione successiva.
La pasta acida è come una sala giochi dove tantissimi microrganismi, ossia lieviti e batteri, lavorano come pazzi: questi, grazie alla presenza di enzimi specifici, trasformano le sostanza zuccherine presenti nella farina e nell’attivatore di fermentazione (mela, miele..), in acidi, alcol e sostanze aromatiche. I microrganismi presenti nell’aria si depositano sugli alimenti e il gioco è fatto! Il lavoro ha inizio.

Ingredienti per pasta madre senza glutine

Farina di riso

Acqua

Preparazione
Prima fase
Impastare vigorosamente per 15-20 minuti circa 200 gr di farina con acqua. Lasciare riposare in un luogo a temperatura stabile (tra i 20 e i 25 gradi), lontano da correnti d’aria per almeno 36 ore: l’impasto deve essere coperto con un canovaccio inumidito.

Seconda fase
Trascorse le 36 ore, impastare nuovamente aggiungendo altri 100 gr di farina e acqua, lasciar riposare ancora per 36-48 ore.
A questo punto il vostro impasto dovrà essere lievitato: se così non fosse, ripetere la seconda operazione e aspettare 2 giorni.

Terza fase
Il vostro lievito è pronto. Si conserva in un angolo riparato della cucina, in frigorifero, sempre coperto da uno straccio umido, oppure in vasetti di vetro con coperchio.
Se partite e decidete di non portare con voi il lievito madre, esso può essere congelato.

Fare il pane senza glutine
Quando si va a utilizzare la pasta madre per fare il pane, occorre impastare con farina di mais o grano saraceno, con una piccola percentuale di farina di riso. Questo impasto è piuttosto difficile da lavorare, per cui il nostro consiglio è di tenerlo liquido (aggiungendo più acqua) e metterlo a lievitare direttamente in una casseruola/stampo.
Circa un’ora prima di infornare il vostro stampo, aggiungete un cucchiaino di cremortartaro per facilitare la lievitazione, piuttosto scarsa altrimenti, a causa dell’assenza di glutine nelle farine utilizzate (mais, riso e grano saraceno, appunto).
Il pane così preparato tende a sbriciolarsi un po’, ma il suo sapore è davvero squisito!

Il rinfresco della pasta madre
La pasta madre si rinfresca ogni 5-6 giorni: il rinfresco va effettuato, per questa versione gluten-free, con la farina di riso.
Quando vi apprestate a rinfrescare, considerate che per panificare occorre 1:10 di pasta madre della farina utilizzata per la pagnotta.

 

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Giulia Landini

Giulia Landini

Ciao sono Giulia Landini, sono una coach e ti aiuto a leggere la storia che il tuo ciclo mestruale ti sta raccontando. Seguo le donne in percorsi individuali, donne che vogliono conoscersi di più attraverso il ciclo mestruale e la luna e il modo in cui si presenta. Sono anche il direttore editoriale di questo portale ;-), mi dedico con gioia e curiosità al marketing sostenibile, che vedo come un aiuto per tutte quelle realtà che fanno bene al Pianeta, ma che si vergognano di dirlo al mondo intero!
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