Uno studio dimostra che i cavalli possono scegliere la foto corretta dei loro amici umani, anche quelli che non vedevano da sei mesi.
Tutte le persone che hanno amato un cavallo sono concordi nell’affermare che l’amore e l’affinità con un cavallo è simile a quella con un cane. Come riporta una citazione di Herman Melville, “Nessun filosofo ci comprende così completamente come cani e cavalli“.
Quanto a fondo ci siamo addentrati nel conoscere l’intelligenza dei nostri amici cavalli?
Già numerosi studi dimostrano che i cavalli riescono a riconoscere i loro simili grazie all’olfatto, alla vista e a segnali uditivi. Si è voluto ora approfondire questa loro capacità anche con l’essere umano.
L’etologa Léa Lansade, dell’Istituto nazionale di ricerca francese per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente, ha dato il via ad un progetto nel quale i cavalli sono stati addestrati su un “compito di discriminazione“.
I cavalli (tutte femmine) dovevano scegliere tra due foto sullo schermo di un computer. Dopo essere state addestrate, le cavalle dovevano riconoscere i volti delle loro padrone a fianco con volti di persone sconosciute.
Come si voleva dimostrare, le cavalle sono state in grado di identificare i volti dei loro guardiani il 75 percento delle volte, e questo indica un dato più che casuale.
Riuscivano anche ad identificare i volti dei loro padroni che non vedevano da più di sei mesi.
“Complessivamente, questi risultati mostrano che i cavalli hanno avanzate capacità di riconoscimento del volto umano e una memoria a lungo termine di quei volti umani“, scrivono gli scienziati autori dello studio.
Altri studi hanno dimostrato che i cavalli possono ricordare compiti appresi due anni prima.
Nel frattempo, altre ricerche hanno scoperto che i cavalli potevano ricordare le interazioni che avevano avuto con gli esseri umani cinque mesi prima. Il grande risultato di quest’ultimo studio è stato però quello di dimostrare che i cavalli hanno particolare abilità a riconoscere anche il volto degli essere umani.
Quale è lo scopo di tutti questi studi? Più si riesce a capire come pensano gli animali, più siamo in grado di entrare in empatia con loro e comprenderli.
Così conclude l’autrice dello studio: ”i cavalli possono dimostrare sofisticate abilità socio-cognitive e sono sensibili ai sottili segnali comportamentali di soggetti umani per questo dovrebbe essere preso in considerazione nelle nostre interazioni quotidiane con questi animali. Sollevando nuove questioni etiche in relazione a come gestiamo il bestiame in generale“.
E pensare che fino a poco tempo fa si pensava che gli animali fossero privi di qualsiasi ragione e fossero poco più che macchine guidate dall’istinto.
Invece ora tutte le ricerche ci indicano come gli animali siano esseri senzienti ed intelligenti. Un motivo in più per amare e rispettare la meravigliosità della natura che ci circonda.
Per onorarla, proteggerla… e per stupirsi anche un pò.
Fonte: https://www.scientificamerican.com/podcast/episode/horses-recognize-pics-of-their-keepers/