Cerca
Close this search box.

Scaldarsi con poco

Cosa trovi in questo articolo

LuciaStove, la stufa che prodice calore e fertilizzante naturale

Brucia gusci, avanzi agricoli, sterco di animali

Verrà presentata a dicembre al Copenhagen al COP15 (United Nations Climate Change Conference) dal suo inventore l’ingegnere Nathaniel Mulcahy, la Luciapq, una innovativa stufa etica che potrebbe rivoluzionare il modo di creare energia con un basso impatto ambientale ed economico. La storia della LuciaStove (il curioso nome rende omaggio alla cagnetta che gli salvò la vita), una stufa a basso costo, è iniziata nell’ottobre di otto anni fa. Il suo inventore aveva partecipato al matrimonio di due amici; gli sposi avevano deciso di investire i soldi dei loro regali in un progetto per costruire una scuola in Haiti ma inaspettatamente i bambini non la frequentavano. Erano infatti impegnati nella ricerca di rami e materiale combustibile da riportare alle proprie case per accendere i fuochi delle cucine.

Il problema interessava non solo il crescente analfabetismo, ma anche la desertificazione progressiva del paese. Tre pietre e un fuoco sotto la pentola sono l’unica sorgente energetica per 1 miliardo e 600 milioni di persone nel mondo. Il fumo che esce da queste cucine è la quarta causa di morte (la seconda per le donne), più letale quindi di AIDS o malaria. E’ fatta di alluminio (potrebbe essere costruita con materiale riciclato, come lattine) e per farla funzionare si fa bruciare al suo interno qualsiasi tipo di biomassa: gusci, avanzi agricoli, sterco di animali. La LuciaStove infatti è una stufa che produce energia non attraverso un processo di combustione ma di pirolisi, ovvero brucia il gas che riesce  ad estrarre dalle biomasse utilizzate. Mentre il classico focolare ha il 7-12 % di efficienza di combustione, la resa della LuciaStove è del 93%. Tre le grandi rivoluzioni messe in atto dalla stufa di Nat: può bruciare quasi tutto, ha un’efficienza eccezionale e al termine della combustione non produce carbone, ma biochar, un potentissimo fertilizzante naturale. “Nel Darfour si spendono 2 dollari al giorno per comprare la legna e solo 0,05 dollari per il cibo. Con la LuciaStove per la stessa resa energetica bastano 20 cent di legna. Con la differenza di un dollaro e ottanta, da quelle parti, è possibile mandare tre bambini a scuola. E inoltre il biochar rende quei terreni, normalmente poco produttivi, più fertili”.

Pensata per i mercati poveri del terzo mondo, con piccoli accorgimenti, la LuciaStove potrebbe cambiare i mercati occidentali producendo energia pulita. Con adeguate trasformazioni dimensionali, non solo consente di utilizzare come carburante scarti fino a ieri considerati un’eccedenza ingombrante (per smaltire i quali le aziende dovevano sostenere costi significativi), ma addirittura produce come unico “residuo” il biochar, utile per concimare riducendo l’inquinamento. “Stiamo ancora facendo molti studi intorno alla Lucia. E da questi è nata la Lucia PQ che presenterò a Copenhagen – conclude l’ingegnere – una versione della Lucia in grado di produrre energia elettrica”.

Per info: http://worldstove.com/

Categorie:

Mimma Pallavicini

Mimma Pallavicini

Mimma Pallavicini, naturalista, fotografo e giornalista dal 1985, ha collaborato e collabora con le principali testate del verde italiane. Tiene una rubrica su Gardenia. Traduce e cura l’editing di libri di settore e di enciclopedie di giardinaggio a fascicoli. Ha scritto libri per Fabbri, Edagricole, De Agostini, Zanfi, Cairo, Giunti. Spia con interesse l’evoluzione dell’editoria nel web e fa pratica dei nuovi linguaggi con il blog mimmapallavicini . Vive sulle montagne biellesi.
Tutti i miei articoli

Lascia un commento

Ricevi la newsletter sul mondo di StileNaturale

TI parliamo di sostenibilità...
e lo facciamo con Stile

ami la natura?
coccolati con un detersivo naturale

ACCETTAZIONE E RINUNCIA DEI COOCKIE

Proseguendo nella navigazione su questo sito, chiudendo la fascetta informativa o facendo click in una qualsiasi parte della pagina o scorrendola per evidenziare ulteriore contenuto, si accetta la Cookie Policy e verranno impostati e raccolti i cookie. In caso di mancata accettazione dei cookie mediante abbandono della navigazione, eventuali cookie già registrati localmente nel Suo browser rimarranno ivi registrati ma non saranno più letti né utilizzati da noi fino ad una successiva ed eventuale accettazione della Policy. Lei avrà sempre la possibilità di rimuovere tali cookie in qualsiasi momento attraverso le modalità citate.