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Lo scaldabagno: 3 consigli per risparmiare

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Lo scaldabagno elettrico è un elettrodomestico temuto per il consumo e per il costo delle manutenzioni. In questo articolo troverete 3 consigli fondamentali per risparmiare!

Lo scaldabagno ha la fama di divoratore d’energia e in parte è vero. Dal suo corretto uso dipendono quegli zero in più o in meno che fanno la differenza nella bolletta.
Senza lasciarsi troppo traumatizzare dalla sua presenza è bene solo imparare a conoscere buoni usi e qualche trucchetto necessario a far sì che lo scaldabagno non sia quel mostro mangia energia tanto temuto.

Alcuni dati
E’ bene iniziare buttando un occhio di riguardo ai numeri. Secondo i calcoli forniti da Legambiente, una famiglia media che scalda l’acqua con uno scaldabagno elettrico della potenza di 1.000 watt e lo tiene acceso per sei ore al giorno consuma più o meno 2.000 kWh di energia all’anno; pari a circa 8 volte il consumo di un frigorifero di classe A da 300 litri acceso 24 ore al giorno! Tanto davvero; ecco allora che è necessario scoprire come fare ad abbassare questi numeri.
Dove posizionare lo scaldabagno
La prima regola molto importante e spesso disattesa è la sua posizione. Lo scaldabagno deve essere collocato il più possibile vicino alla maggior parte degli elettrodomestici che da lui attingono per prendere energia.
Ad esempio è bene che sia vicino alla vasca da bagno e alla lavatrice e questo semplicemente perché l’acqua calda, durante il passaggio nei tubi disperde calore e quindi; meno strada deve fare e minore sarà lo spreco di energia.
Attenzione anche all’isolamento termico. Evitate di posizionarlo vicino a una finestra o su una parete che sapete essere particolarmente umida.

Meglio accenderlo di notte
Regola aurea è accendere lo scaldabagno la notte, quando i consumi del fornitore costano meno. Considerando che in inverno la temperatura giusta non deve superare i 60 gradi e d’estate ne bastano solo 40 ecco che, per la solita famiglia tipo di quattro persone, per garantirsi acqua calda a sufficienza basta tenere il boiler acceso di notte e basta.
Per evitare di disturbare il sonno è possibile anche dotarsi di un apposito timer da programmate per accende e spegnere il dispositivo negli orari giusti. Il timer è facile da usare e costa poco.
Per gli scaldabagno più piccoli il timer non è necessario perché in questo caso per arrivare alla giusta temperatura bastano davvero al massimo poche decine di minuti.

La manutenzione dello scaldabagno
Un occhio di riguardo anche alla manutenzione. Deve essere periodica e costante perché il mantenimento in buono stato gioca un ruolo fondamentale nei consumi. Infine, considerando che il consumo del boiler gioca un ruolo fondamentale non solo nello spreco di energia elettrica, ma anche del preziosissimo bene pubblico che è l’acqua ecco che è consigliabile preferire sempre la doccia al bagno.
Quanta acqua si consuma 
I numeri in questo caso sono incredibili: per fare un bagno in vasca servono 80 litri di acqua, per una doccia ne bastano 25! Se poi si vuole fare ancora di più basta istallare sui rubinetti i riduttori di flusso che, al costo di pochi ero, permettono di tagliare i consumi idrici fino al 40%!

 

 

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Nadia Fondelli

Giornalista viaggiatrice è fondatrice, redattore e direttore del magazine trilingue Toscana&Chianti News che ha contribuito a far crescere l’immagine della Toscana nel mondo e che nel 1996 è stato fra  i primi mensili italiani presenti sul web.Ha contribuito alla rinascita dello storico settimanale calcistico-satirico ll Brivido Sportivo, ha collaborato alla creazione de Il Reporter ed è stata caporedattore di Oriente Press.Attualmente dirige il mensile cultural-turistico on line The Tuscany e si occupa di terzo settore, sport e salute.All’attivo anche due libri: 80 anni di storia Fiorentina scritto col noto giornalista sportivo Paolo Melani e Chat-line, dalla trasgressione alla solitudine con la grafologa televisiva Mirka Cesari.
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