Uno dei rimedi naturali più utilizzati e conosciuti è la tintura madre: vediamo come prepararla in casa
La tintura madre, base per i rimedi naturali omeopatici, è semplice da preparare in casa, basta essere molto precisi e studiare le proprietà delle piante. La si può fare con moltissime piante fresche di uso comune, adesso è il periodo giusto per raccoglierle e conservarle anche con questo metodo
Le tinture madri sono dei rimedi naturali realizzati a partire dalle piante che vengono impiegate per preparare successivi rimedi omeopatici (per questo motivo si chiamano madri).
Le tinture madri sono dei rimedi naturali nobili poiché per prepararli si utilizzano generalmente le piante fresche raccolte nel loro momento balsamico (che muta da pianta a pianta), ossia quel tempo della giornata in cui esse possiedono il massimo di principi attivi.
Un’altra caratteristica delle tinture madri è il fatto che esse sono estratte con alcol, un solvente che permette di imprigionare in questi preparati il massimo delle proprietà, oltre a garantirne una ottimale conservazione.
Come si prepara
Quella che trovate in questo articolo è la ricetta a partire dalle piante fresche: il risultato sarà ovviamente migliore, poiché le piante essiccate perdono i principi attivi soprattutto durante il periodo di essiccazione, ma anche durante quello di conservazione.
Le tinture madri si ottengono ponendo a macerare in un contenitore di vetro una parte di pianta fresca tagliuzzata, possibilmente raccolta nel suo tempo balsamico e nel periodo dell’anno più consono, in 10 parti di alcol etilico. La gradazione dell’alcol etilico cambia a seconda del tipo di pianta tagliata.
In questa tabella potrete apprendere le dosi di diluizione dell’alcol in acqua per ottenere la gradazione che si confà alla pianta che state trattando.
Invece, per quanto riguarda la gradazione alcolica occorrente ad ogni pianta, potete trovare delle utili informazioni a questo link. Vi sono anche diversi testi che vi aiuteranno a conoscere le gradazioni alcoliche delle piante, uno di essi è “Erbario della Salute” di Ferdinando Alaimo, Terra Nuova Edizioni.
Come si procede per il calcolo
Per stabilire il calcolo del rapporto droga-solvente si parte dal peso secco della droga.
Quello che è necessario fare è, quindi, raccogliere la pianta, pesarne e piccola parte e farla essiccare rapidamente, utilizzando anche il forno a 40 gradi massimo, meglio se ventilato.
Una volta essiccata abbiamo il peso corretto per calcolare il rapporto tra la pianta e il solvente: porre, quindi, la pianta fresca tagliuzzata nel vaso di vetro e versare il solvente già pronto nella ottimale gradazione alcolica.
Quando però andiamo a calcolare l’acqua da mischiare all’alcol per ottenere la gradazione alcolica desiderata, dobbiamo considerare che la nostra pianta fresca possiede già acqua: abbiamo scoperto quanta ne possiede nel momento dell’essiccazione, cioè togliendo il peso della droga secca da quello della droga fresca. Quella quantità di acqua andrà quindi sottratta da quella che occorre per preparare la gradazione alcolica desiderata.
La macerazione della tintura madre
Una volta preparata, il vaso verrà chiuso ermeticamente e posto in luogo buio per 21 giorni, scuotendolo con frequenza in modo che l’estrazione avvenga al meglio.
Terminato il periodo di macerazione, filtrare il liquido in un altro contenitore servendosi di una garza e strizzandola bene al termine: se sono rimasti residui, procedere nuovamente utilizzando due garze sovrapposte. Imbottigliare la tintura madre in contenitori scuri di vetro e riporre in ambiente fresco e buio: il preparato così conservato durerà anche 3-4 anni.
Preparazione della tintura madre di calendula
100 grammi di fiori freschi e 100 millilitri di alcol alimentare al 50-70%.
Tritare finemente i fiori e trasferirli in un contenitore ermetico insieme all’alcol. Fare riposare la tintura per 21 giorni scuotendo di frequente. Filtrare quindi e conservare in bottiglie scure al riparo dalla luce e in luogo fresco.