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10 regole per una buona raccolta differenziata

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In estate aumentano gli sprechi e i cattivi odori derivanti da una cattiva gestione dei rifiuti. Ecco allora 10 semplici regole per prevenire spiacevoli sorprese

Estate significa anche bellissime località turistiche prese d’assalto da turisti che purtroppo non sempre esercitano correttamente la raccolta differenziata. Durante la stagione calda invece occorre prestare ancora maggior attenzione alla separazione dei rifiuti, dato che le temperature elevate possono provocare alcune criticità, come i cattivi odori. L’estate inoltre è tempo di gite e turismo e per questo motivo possono cambiare le abitudini di raccolta a seconda della località di villeggiatura scelta per le vacanze. Proprio per questo il Cic, il Consorzio Italiano Compostatori, ha diffuso un ottimo decalogo con 10 consigli da seguire per azzerare gli sprechi di cibo ed evitare brutte conseguenze quali i cattivi odori dei rifiuti.

BUSTA COMPOSTABILE
1. Ovviamente, il sacchetto giusto: per la raccolta dell’organico è necessario infatti che sia in materiale compostabile come carta o bioplastica certificata ai sensi della norma EN 13432. Occorre evitare le buste di plastica tradizionale, materiale “indigesto” per i microorganismi che trasformano gli scarti alimentari in compost.
CONTENITORE AREATO
2. Al sacchetto compostabile va associato preferibilmente un contenitore areato: questo manufatto consente di gestire in modo ottimale gli scarti umidi evitando cattivi odori, perché grazie all’aerazione i rifiuti non fermentano e si evita poi la formazione di liquidi. All’interno del bidone bucherellato l’organico evapora: perdendo l’acqua in eccesso, gli scarti diventano più asciutti e leggeri con una riduzione del peso fino al 15%. L’aerazione, inoltre, aumenta la resistenza dei sacchi compostabili in quanto si mantengono sempre asciutti all’interno del secchiello.

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cattivi odori
LAVARE I CONTENITORI
3. Occhio agli altri rifiuti. La produzione di odori potrebbe anche essere causata dalla presenza di sostanza organica all’interno di imballaggi in plastica o metallo che contenevano alimenti. Un accorgimento utile è un veloce risciacquo di questi contenitori prima di avviarli alla raccolta differenziata della plastica o del metallo.
RIFIUTI ORGANICI
4. L’aumento nel consumo di frutta e verdura in estate porta ad una produzione elevata di rifiuti organici. Vale quindi la pena ricordare le regole per una corretta differenziazione dei rifiuti: con l’umido possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale. Potete inoltre raccogliere tutti gli scarti commestibili che avanzano dalle portate dei pasti. Non vanno raccolti con l’umido oggetti in vetro, metallo, plastica, lattine.

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NIENTE SPRECHI
5. Anche d’estate bisogna stare attenti ad evitare sprechi alimentari. Occorre monitorare lo stato di conservazione e le scadenze degli alimenti sapendo che la dicitura “consumare preferibilmente entro” significa che dopo quella data l’alimento è ancora commestibile, in alcuni casi anche per mesi. Il caldo tuttavia può accelerare il deterioramento del cibo. Per alcuni alimenti conservati a temperatura ambiente occorre prestare maggior attenzione alla loro collocazione in luoghi freschi e al riparo dal sole. È il caso ad esempio della frutta e della verdura. Ma lo stesso accorgimento può essere adottato anche per dolci e bevande.

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OCCHIO AGLI AVANZI IN FRIGO
6. Per evitare gli sprechi va monitorato il contenuto del frigorifero, in particolare per gli avanzi. Essendo l’estate il tempo delle insalate, questa può essere l’occasione per mischiare ingredienti, anche piccole quantità avanzate, che in apparenza non vanno d’accordo. Spazio quindi alla fantasia per inventare nuove “fresche” ricette evitando spreco di cibo.
INFORMARSI SULLA RACCOLTA
7. Cambiando località, da quella di residenza a quella di villeggiatura, possono variare le modalità di raccolta dei rifiuti. In questo caso è utile informarsi dal locatore o contattare il comune o l’azienda di igiene urbana locale per essere informati sulle modalità di raccolta o sui giorni di passaggio dei mezzi.
STOVIGLIE COMPOSTABILI
8. In occasione di una gita o di una scampagnata può capitare di non aver voglia o possibilità di lavare le stoviglie. Esistono in commercio stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della norma EN 13432). Tali stoviglie possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire. Prima di raccogliere tali manufatti insieme all’umido verificate con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel vostro Comune.
FERTILIZZANTE NATURALE
9. Trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse. Dal compostaggio nasce un fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra.
MARCHIO CIC
10. Il Consorzio Italiano Compostatori ha creato due marchi, uno per il compost e l’altro per i manufatti compostabili. Utilizzare il compost a marchio CIC e usare manufatti compostabili certificati Compostabile CIC significa avere in mano prodotti con un’impronta ecologica più leggera e sicura.

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Giorgia Fanari

Giorgia Fanari

Giornalista pubblicista freelance, blogger, social media specialist, laureata in Linguistica, sin da piccola le sue passioni sono l’ambiente e la scrittura. Nata e cresciuta a Roma, ama la sua città eterna ma le piace guardarsi intorno e viaggiare. Giorgia scrive e fotografa per l’Agenzia Giornalistica Globalpress, Eco dalle Città, collabora con l’ufficio stampa Press Play e partecipa come analista alla trasmissione di Rai Tre Tv Talk. Il suo blog è theecoowl.it. Da 8 anni è volontaria per Greenpeace Italia.
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