Giaggiolo e agrumi: essenze toscane per praline di lusso
L’amore per Firenze ha ispirato i cioccolatini al giaggiolo
Natale vuol dire tradizione, spesso è un momento dell’anno in cui ci prendiamo un po’ di tempo per stringerci intorno agli affetti e certo è un tempo in cui si ha piacere di stare a tavola e di gustare i sapori della nostra cultura. Barbara Golini, toscana appassionata ricercatrice di tradizioni gastronomiche, da anni si dedica alla lavorazione del cioccolato e per le feste natalizie prepara con grande maestria presepi di cioccolata e cioccolatini speciali. “La mia esperienza personale risale a quando i miei figli erano ancora piccoli. Tra i miei desideri c’era quello di realizzare per loro l’uovo di cioccolato – racconta Barbara – per cui decisi di seguire delle lezioni alla scuola Cordon Bleu. Fin da subito iniziai ad appassionarmi alla magia del cacao: mi specializzai all’Eurochocolat a Perugia con i maestri cioccolatieri De Bondt di Pisa e Gerard Ronay di Londra”.
E da allora molti sono stati gli esperimenti, tutti volti a scoprire quali piante, aromi, e spezie erano utilizzati in passato e quali continuano ad essere utilizzati in nuovi accostamenti curiosi. “Sono profondamente affascinata dalla storia della cioccolata, – continua – fin dal suo primo apparire la bevanda al cacao fu arricchita da sostanze e spezie che ne variavano il gusto, i Maya, per esempio ci aggiungevano peperoncino; gli spagnoli introdussero l’uso di dolcificarla rendendola più piacevole. Per più di un secolo il cioccolato da bere in Europa è stato preparato aromatizzando la bevanda con spezie e aromi”. Un lungo percorso nella storia del cioccolato che a un certo punto porta a Firenze, alla corte dei Medici. Protagonista indiscussa era la cioccolata al gelsomino del Granduca Cosimo III, creata nel Seicento dallo scienziato Francesco Redi e da considerare come il primo vero esperimento di ingegneria botanico-culinaria. La sua preparazione, infatti, era stata descritta in una ricetta che elencava in dettaglio ingredienti, dosi e procedimento, ma proprio per tale motivo divenuta un vero e proprio segreto di stato tanto che poteva essere gustata solo alla corte del Granduca. “E’ l’amore per la mia terra e per il mio profondo legame con la mia città – aggiunge – che hanno ispirato la mia più grande specialità, i Cioccolatini all’Iris. Prendendo spunto dalla storia di Cosimo e del suo segreto di stato, i miei prodotti racchiudono in un tenero guscio di cioccolato, il sapore di Firenze.
Sono infatti farciti di essenza del giaggiolo simbolo della città”. Oltre a questi delizie, la Signora della Cioccolata produce le Gemme dei Medici, squisite praline che contengono essenza d’arancio, altra pianta cara alla famiglia dei Medici e tra poco inizierà la produzione dei Baciochi, cioccolatini dedicati a Elisa Bonaparte, granduchessa della Toscana. “Non posso svelare la composizione dei Baciochi – conclude – ma sono completamente soddisfatta di poter rendere omaggio con la mia grande passione a una nobile donna che ha significato molto per la nostra terra e la nostra tradizione”.