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9 piante medicinali da raccogliere nel mese di marzo

Cosa trovi in questo articolo

Ogni mese la natura ci mette a disposizione le piante medicinali da raccogliere, trattare e usare per il nostro benessere. Le modalità di raccolta e le dosi per l’uso di 9 erbe selvatiche da usare per la nostra salute.

Le piante medicinali sono i progenitori della farmacopea moderna. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) le piante medicinali contengono sostanze come oli, resine e latici che vengono utilizzate a scopi terapeutici.

A questo proposito le piante medicinali vengono anche chiamate “officinali” in quanto il loro utilizzo veniva svolto nelle officine farmaceutiche, le antiche spezierie dei monaci.

Le parti utilizzate dagli antichi speziali erano le radici, i fiori, bulbi, i semi, la corteccia e le foglie.

Sono proprio i principi attivi contenuti nelle piante come le essenze, gli alcaloidi, le saponine e i glucosidi ad agire nel nostro organismo curandolo. Ogni pianta ha il suo ciclo biologico e per poter estrarre il massimo della sua potenzialità medicinale va raccolta nel così detto “tempo balsamico” che coincide con il pieno della maturazione della parte utilizzata.

IL TEMPO BALSAMICO DELLE PIANTE MEDICINALI

Per la raccolta delle piante medicinali si deve tener conto di qualche accorgimento di base: andare in aperta campagna ed evitare le zone urbanizzate. Scegliere terreni dove non ci siamo state colture intensive assicura il minor apporto di pesticidi e inquinanti. Scegliere per ogni pianta il suo momento balsamico.

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COME RACCOGLIERE LE PIANTE MEDICINALI

Raccogliere le piante in luna calante e mai in luna piena. Inoltre la raccolta va effettuata con giornate serene e luminose. Fiori, frutti, foglie, scorze, fusti vanno raccolti al mattino, quando la rugiada è definitivamente evaporata al sole, mentre le radici oi bulbi si raccolgono nel tardo pomeriggio prima del tramonto. Seguendo il tempo balsamico delle piante si può anche seguire delle regole generali che ci aiutano nella raccolta ad esempio: le gemme si raccolgono a fine inverno; le foglie sono pronte quando sono completamente aperte ma ancora giovani; i fiori invece si prendono quelli che non sono ancora completamente sbocciati; i semi invece si raccolgono quelli completamente maturi che stanno cadendo da soli dalla pianta; la corteccia è pronta in primavera; le radici si raccolgono quando hanno finito il ciclo vegetativo prima dell’inverno.

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PIANTE MEDICINALI ELENCO

Asparago (asparagus officinalis) si raccolgono le radici
Biancospino (Crataegus oxyacantha) si raccolgono i corimbi
Gramigna dei Medici (Agropyrum repens) si raccoglie il rizoma
Fragola (Fragaria vesca) si raccoglie foglie, rizoma e frutti
Piantaggine lunga (plantago lanceolata) si raccolgono le foglie
Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) si raccolgono le foglie e i rametti interi
Farfara (Tussillago farfara) a primavera si raccolgono i fiori
Ortica (Urtica dioica) si raccolgono le foglie
Verbena (Verbena officinalis) si raccolgono le radici prima della fioritura

PIANTE MEDICINALI SCHEDE

ASPARAGO (asparagus officinalis)

piante medicinali asparago
Da non confondere con i getti velenosissimi del Tamaro (Dioscorea communis). Della famiglia delle liliacee si trova spontaneo nelle nostre campagne.
La raccolta (tempo balsamico)
La raccolta si effettua sia in primavera che in autunno utilizzando prevalentemente le radici, ricordando di effettuare la raccolta nelle ore serali.
Le proprieta’ officinali dell’asparago
Le proprietà dell’asparago sono diuretiche, depurative e dimagranti. E’ indicato contro itterizia, reumatismi e ingorghi alla milza. L’Attività diuretica è legata soprattutto ai polimeri e oligomeri del fruttosio presenti soprattutto nelle radici. Grazie alla presenza dei flavonoidi e dei saponosidi steroidici si limita il rischio di calcoli renali e vescicali.
Controindicazioni
Non utilizzare in caso di renella, acidi urici e nefrite.
Usi medicinali
Come diuretico: fare un decotto con: 30 gr di radice di asparago, 20gr di saponaria, 20 gr di foglie di frassino, 20 gr di foglie di spirea, 10 gr di ribes nero. Eseguire il decotto e metterne un cucchiaio per tazza . Sorbire 2 tazze al giorno.
Contro reumatismi: 2 cucchiai di radice di asparago sminuzzata su mezzo litro d’acqua far bollire 5 minuti e far riposare altri 10. Filtrare e bere prima dei pasti.

 

BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha)

piante medicinali biancospino
Della famiglia delle rosacee si trova dalla pianura fino ai 1600 metri sul livello del mare. Il biancospino è ina delle piante medicinali più apprezzate grazie al suo effetto benefico sul cuore. Bacche e fiori migliorano sensibilmente il flusso cardiaco.
La raccolta (tempo balsamico)
Si effettua in primavera la raccolta dei corimbi (infiorescenze) al mattino, in luna calante. La raccolta delle infiorescenze va fatta quando i fiori non sono completamente aperti. Farli essiccare all’ombra in un posto areato. Conservare in una busta di carta in un luogo asciutto.
Le proprietà officinali del biancospino
Le proprietà del biancospino sono sedative, ipotensive, antidiarroiche, rimineralizzanti. Grazie alle alte dosi di procianidine di cui è satura è un forte antiossidante e regolatore della circolazione sanguigna.
Controindicazioni
Sono possibili alterazioni se si usano anche altri farmaci. Consultare il medico o un erborista prima di assumere il biancospino specialmente per i problemi legati all’ipertensione
Usi medicinali
Contro insonnia, vertigini, vampate di calore e dolori mestruali: preparare dell’acqua bollente dove mettere 1 cucchiaino di fiori di biancospino. Berne 2 tazze al giorno lontano dai pasti.
Contro eccitazione e le palpitazioni: preparare un litro di acqua bollente dove mettere 2 cucchiaini di fiori di biancospino, uno di borragine, uno di melissa, uno di menta, uno di passiflora, mezzo di ruta, uno di lavanda. Lasciare macerare per mezza ora e filtrare il tutto. Sorbirne due tazze al giorno lontano dai pasti.
Contro la pressione alta: 200 ml di acqua scaldarli in un pentolino smaltato. Spegnere quando bolle l’acqua e aggiungere i fiori di biancospino lasciando in infusione per dieci minuti. Filtrare e bere 3 volte al dì.

 

GRAMIGNA DEI MEDICI (Agropyrum repens)

Piante medicinali gramigna
Della famiglia delle graminacee è una delle piante più tenaci che abbiamo nelle nostre campagne.
La raccolta (tempo balsamico)
Si raccoglie il rizoma nelle ore serali dei giorni in luna calante.
Le proprietà officinali della gramigna
Diuretiche, antisettiche , depurative, antiinfiammatorie e rinfrescanti.
Usi medicinali
Contro la ritenzione idrica: in 250 ml bollire 1 cucchiaio di radici di gramigna per circa un minuto. Lasciar riposare per circa 10 minuti e filtrare. Berne 2 tazze al giorno.
Contro catarro: a fuoco lento cuocere per 5 minuti 2 cucchiai di gramigna, uno di betulla , uno di parietaria, uno di orzo mondo. Lasciare macerare per mezz’ora e filtrare. Sorbirne 2 tazze al giorno.

 

FRAGOLA (Fragaria vesca)

piante medicinali fragola Fragaria vesca
Della famiglia delle Rosaceae è una specie comune in tutto il nostro territorio, in luoghi freschi e nei boschi, arrivando fino a 1900 metri al livello del mare.
La raccolta (tempo balsamico)
La raccolta si estende da marzo fino ad agosto. Si raccolgono i frutti, il rizoma e le foglie giovani.
Le proprietà officinali della fragola
La fragola si distingue per le proprietà diuretiche, astringenti, depurative, antinfiammatorie e antitumorali.
Controindicazioni
Attenzione a chi soffre di allergie, le fragole non sono assolutamente adatte.
Usi medicinali
Contro l’inappetenza, ritenzione idrica, l’ipertensione e l’anemia: usare un cucchiaio tra foglie e rizomi di fragola mettendoli in acqua bollente coprendo il pentolino per 10 minuti. Filtrare e bere prima dei pasti. Contro la stitichezza: vanno mangiate fregole fresche a digiuno per circa 15 giorni.
Contro screpolature e infiammazioni alla pelle: fare un cataplasma con foglie e rizomi pestandoli in un mortaio e tenerlo sulla parte malata, ripetendo la cosa più volte al giorno.

 

PIANTAGGINE LUNGA (plantago lanceolata)

Piante medicinali piantaggine plantago
E’ una erba perenne molto diffusa sia in pianura che in montagna tanto che arriva fino ai 200 metri di altezza. La si scorge sui campi, negli stradelli di campagna, sui ruderi e nei prati.
La raccolta (tempo balsamico)
Si effettua in primavera fino alla fioritura che avviene in giugno, si raccoglie sia le foglie e i semi. Il tempo balsamico per le foglie è la primavera invece l’estate per i semi.
Le proprietà officinali della piantaggine
La plantago ha un’azione cicatrizzante, antinfiammatoria, rinfrescante, diuretiche e astringenti. Le mucillaggini, il tannino e la pectina sono sedativi per la tosse. Contro l’orticaria invece si utilizza la tintura madre.
Usi medicinali
Contro la diarrea: bollire 2 cucchiaini di piantaggine in un litro di acqua bollente lasciare macerare per 20 minuti e poi filtrare. Sorbire 3 tazze al giorno.
Contro la stitichezza: un cucchiaino di piantaggine in una tazza di acqua va fatto bollire per 10 minuti. Filtrare e bere la sera prima di andare a letto.
Contro ulcere, punture di insetto: poggiare una foglia di piantaggine sulla parte malata, cambiare più volte al giorno.

ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)

Piante medicinali rosmarino
Arbusto sempreverde aromatico, fiorisce da aprile a settembre. E’ una pianta mediterranea che preferisce terreni calcarei e rocciose.
La raccolta (tempo balsamico)
Il tempo balsamico del rosmarino è tutto l’anno. Si raccolgono le foglie e i rametti giovani.
Le proprietà officinali del rosmarino
I principi attivi del rosmarino sono l’olio essenziale con borneolo, la colina, i tannini il pirene. Stimolante, cardiotonico, antisettico per i polmoni e sudoriferi.
Usi medicinali
Contro i dolori: far bollire 2 bicchieri di olio con 2 rametti di rosmarino per mezz’ora e lascir macerare per 5 giorni. Filtrare l’olio da utilizzare come massaggio dopo il bagno.
Contro la bronchite e il raffreddore: respirare l’odore delle foglie di rosmarino riscaldate su una piastra facendo attenzione a non farlo bruciare
Contro l’inappetenza e le digestioni difficili: far bollire un 250 ml di acqua e aggiungerci 2 cucchiai di foglie di rosmarino facendo bollire per un minuto. Filtrare e bere prima del pasto.

 

FARFARA (Tussillago farfara)

piante medicinali farfara

E’ una erba perenne con rizoma, si alza fino a 30 centimetri con fusti ricoperti di piccole foglie a forma di squame le foglie basali. Il rizoma strisciante può raggiungere i due metri di lunghezza. Il capolino che appara già da febbraio è composto da fiori bianchi con il centro giallo. E’ una pianta diffusa in tutta Europa arrivando fino al Mar Caspio. Si trova mei campi, sui sentieri, nei terreni incolti, nei fossi, sulle rive dei fiumi.
La raccolta (tempo balsamico)
I tempi balsamici per la raccolta dei fiori sono febbraio- marzo – aprile mentre per le foglie tra marzo e giugno.
Le proprietà officinali della farfara
Nelle foglie della farfara c’è un’alta concentrazione di glucoside amaro, mentre il resto della pianta presenta tannini, olio essenziale e mucillaggine. Il sapore è amarognolo. Le proprietà sono tossifughe, astringenti, emollienti e lenitive. Ha una azione mucolitica e sedativa per la tosse.
Controindicazioni
Deve essere usata con molta attenzione perché contiene alcaloidi epatotossici cancerogeni per l’uomo.
Usi medicinali
Contro la tosse: viene usato in parti uguali di 2 cucchiai di farfara, tasso, barbasso, papavero, altea, malva e viola mammola in una tazza di acqua bollente. Lasciare macerare per qualche minuto, filtrare e bere. Sempre contro la tosse e il catarro: un cucchiaio di foglie di farfara tritate in 250ml di acqua bollente. Far riposare 20 minuti, dopo filtrare e dolcificare, berne due tazze al giorno.
Contro bronchiti e tosse: fare suffumigi con 20 grammi dei fiori essiccati di farfare e lasciare bollire per 3 minuti, filtrare e inspirare con un asciugamano in testa i vapori per una decina di minuti.

 

ORTICA  (Urtica dioica)

ortica piante medicinali
Pianta annuale dai fiori che si presentano tra maggio e novembre è dotata sia sulle foglie che nel fusto di peli urticanti. E’ una pianta medicinale popolare molto conosciuta e utilizzata in tutta la nostra Penisola. Molto diffusa nel nostro territorio lungo le siepi, nei margini dei boschi, vicino ai ruderi, si riscontra fino a 2300 metri sul livello del mare.
La raccolta (tempo balsamico)
Il tempo balsamico dell’ortica si diffonde tutto l’anno per le foglie mentre per le radici e per il rizoma il tempo balsamico si concentra in autunno. I principi attivi sono istamina, flavonoidi, cumarine, carotene, vitamina C e vitamina K che sono un rimedio ideale contro le emorragie, tannini, potassio, calcio, ferro, manganese, silicio. Per questi ultimi elementi è consigliata per la depurazione urinaria e l’eliminazione delle scorie del sangue L’azione officinale è astringente, antidiabetica, depurativa, diuretica, galattogoga.
Le proprietà officinali dell’ortica
Tra le piante medicinali è quella dal sapore leggermente salato. Ha proprietà dietetiche, depurative, antinfiammatorie e normalizzanti per il cuoio capelluto.

Usi medicinali
Per aumentare il latte materno: bollire per 10 minuti in un litro di acqua una manciata di foglie fresche di ortica raccolte usando i guanti oppur e6 cucchiai di foglie essiccate. Lasciare riposare per 10 minuti, Filtrare e bere due volte al giorno lontano dai pasti.
Contro le infiammazioni e le emorroidi: 3 chili di foglie di ortica pulite e lavate messe in una pentola senza acqua farle cuocere per un minuto. Farle raffreddare e con un tovagliolo strizzare fuori il succo che va raccolto in un recipiente. Aggiungere miele per il peso del succo, creare uno sciroppo da bere 3 volte al giorno in bicchierini.
Contro i calcoli renali: far bollire su un litro di acqua una abbondante manciata di punte di ortica per 15 minuti. Quindi si filtra e si beve durante la giornata.
Contro i reumatismi: in una tazza di acqua bollente mettere 3 cucchiaini di ortica e far riposare per 10 minuti. Filtrare e dolcificare. Berne tre tazze al giorno lontano dai pasti.

 

VERBENA (Verbena officinalis L.)

piante medicinali Verbena
Pianta perenne dai fiori rosa e violetti che si presentano da maggio a agosto. E’ una pianta cosmopolita, molto comune si trova sui margini delle strade e nei territori incolti. Si trova nei prati e nella bassa montagna. Usata nella medicina tradizionale è tra le piante medicinali ritenute ricostituenti il sistema nervoso e quello digerente.
La raccolta (tempo balsamico)
Si raccoglie tutta la pianta ma soprattutto le parti fiorite. Il tempo balsamico è in primavera. I principi attivi sono tannini, acido silicico, mucillagine. Il sapore è piccante. Una volta raccolte le sommità fiorite si appendono in un luogo al riparo dal sole e ben areato. Una volta ultimata l’essiccazione si ripongono in sacchetti di carta lontano dall’umidità.
Le proprietà officinali della verbena
Si utilizza come emolliente, diuretico, sedativo, digestivo, galattagoghe. I fiori stimolano l’appetito e aiutano la digestione, vengono utilizzati anche per stimolare la diuresi e per alleviare i dolori reumatici.
Usi medicinali
Contro febbre e calcoli al fegato: bollire in mezzo litro di acqua 2 cucchiai di foglie di verbena per 3 minuti. Far macerare per tutta la notte, filtrare e bere una tazzina a digiuno e una la sera prima di andare a letto.
Per la diuresi: mettere 20 grammi di fiori in un litro di acqua bollente e lasciare in infusione per 5 minuti, quindi filtrare e bere durante la giornata.
Per depurare il fegato: lasciare in infusione 2 cucchiaini di fiori in 200 ml di acqua per 5 minuti. Filtrare e bere un tazza a digiuno e il rimanente la sera prima di andare a dormire.
Contro l’ansia: mettere un cucchiaino di fiori di verbena in una tazza di acqua bollente. Far riposare per dieci minuti, filtrare, dolcificare e bere tre tazze al giorno.

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Fonti
Piante Spontanee alimentari. Fitoalimurgia del basso Veneto tra storia, cucina e tradizioni. Di Maria Clara Zuin, Maria Teresa Vigolo e Giuseppe Zanin. Edagricole
Erbe vitali di casa nostra. Di Fiorella Turolli. Edizioni Mursia
Piante Medicinali di uso popolare della Tradizione Toscana. Di Marina Clauser e Paolo Luzzi. Ed Museo di Storia Naturale Università di Firenze
Guarire con i Fiori. Di M. Piana e G. Grana’. Edizioni Piemme
Guarire con le erbe. Di Suor Bernardina. Edizioni Piemme
Sani e belli con le tisane. Di Romana Bosco edizioni Utility Book

 

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Giulia Premilli

Già autore televisivo dei programmi di Videomusic e Tmc2 è passata alla carta stampata arrivando a dirigere d’Ex Toscana allegato a Il Giornale e Il Giornale della Toscana. Da anni si occupa di attualità e temi del verde come freelance giornalista e fotografo per D di Repubblica, Toscana Qui e il Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera. Per Stile Naturale è direttore ed editore.
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