Lo rende noto Environmental Working Group: dopo la mela i prodotti più contaminati sono il sedano e la fragola
Chissà se è sempre vero il vecchio adagio che una mela al giorno toglie il medico di torno? Da quando negli USA è uscita l’ultima edizione della guida che fa luce sui pesticidi presenti in frutta e verdura è lecito chiederselo. La risposta dell’Environmental Working Group che ha condotto l’indagine è si ma meglio se la mela è biologica. Si tratta di una guida all’acquisto dove sono state stilate due classifiche: la lista dei 12 prodotti più contaminati e la classifica dei 15 prodotti più sicuri. La mela è al primo posto tra i 12 prodotti più contaminati seguita dal sedano e dalla fragola. La cipolla, il granturco dolce e l’ananas invece risultano essere in cima alla classifica dei 15 ortaggi meno contaminati da pesticidi.
I dati raccolti provengono dal Dipartimento dell’Agricoltura del governo americano e forniscono informazioni come il numero di pesticidi presenti e il livello di concentrazione in ciascun tipo di prodotto. Ad esempio nel campione di mele sono stati trovati tracce di pesticidi nel 98 % dei casi.
Questo non vuol dire che i cittadini americani dovranno consumare meno frutta e verdura, anzi. L’associazione invita a fare di frutta e ortaggi degli elementi insostituibili della propria dieta. In più del 90% dei casi i livelli di presenza di sostanze pericolose sono al di sotto del limite legale. Ma legale non sempre vuol dire sicuro e ricorrere ai prodotti biologici è talvolta la scelta migliore. La guida infatti ha come scopo quello di orientare il consumatore nelle sue scelte di acquisto limitando così l’esposizione a certe sostanze.
L’unico problema come ha evidenziato il presidente dell’Environmental Working Group Ken Cook è che spesso i prodotti biologici sono poco accessibili e molto costosi per il consumatore americano medio.