Una guida per l’orto di dicembre per prevenire biologicamente alcune fitopatologie e per contrastare le avversità di questo mese: la processionaria, la bolla delle drupacee, i cancri rameali delle drupacee, la cocciniglia, la gommosi del colletto. E inoltre le buone pratiche e igiene per la prevenzione delle virosi.
Dicembre è un mese poco impegnativo nel nostro giardino, ciononostante qualche lavoro sarà necessario: arieggiate le serre e tutte le eventuali protezioni che potrebbero gelare, potate alberi e arbusti, vangate le aiuole che ospiteranno le nuove colture e non dimenticate di interrare concimi e terricci.
Nell’ orto di dicembre è importante, inoltre, dedicarsi allo scolo delle acque meteoriche, eliminare i nidi di processionaria, eseguire alcune pratiche per proteggere le nostre coltivazioni dal freddo (pacciamatura e barriere antivento) ed eseguire trattamenti anticrittogamici e antiparassitari preventivi.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/06/ANTIPARASSITARI-NATURALI-300×225.jpg” titolo=”Tutti gli antiparassitari naturali per la lotta biologica (le guide)” testo=”Gli antiparassitari naturali servono per difendere le piante da orto e da giardino dagli attacchi fungini, contro le malattie crittogamiche, insetticidi, acaricidi, fungicidi, inibitori della germogliazione. Qui una guida ragionata all’uso dell’equiseto, lecitina, assenzio, felce, neem, ortica e molto altro.” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/antiparassitari-naturali/” check=”true”][/btn]
LOTTA ALLA PROCESSIONARIA
La Processionaria è un lepidottero che nella fase larvale si dispone in fila indiana e danneggia alcune coltivazioni arboree fino a compromettere la vita stessa della pianta.
La processionaria Thaumetopoea pityocampa Schiff. è dannosa per le moltissime specie appartenenti al genere Pinus, per il larice (Larix europaea) e per il cedro.
Questo parassita forma i suoi nidi in cima alle piante, avvolgendo numerosi aghi con morbidi fili sericei misti a escrementi.
I nidi della processionaria Thaumetopoea processionea L. che colpisce le specie appartenenti al genere Quercus, invece, solitamente si trovano vicino al suolo e per questa ragione potrebbero essere facilmente raggiungibili da cani e bambini con conseguenze anche gravi causate da infiammazioni e reazioni allergiche.
La lotta biologica ai nidi di processionaria è di tipo meccanico e consiste nella raccolta manuale dei nidi durante i mesi invernali e nella loro successiva distruzione.
Bisognerà però fare molta attenzione a non inalare i peli urticanti e a non venirne a contatto.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/08/processionaria-del-pino-300×225.jpg” titolo=”Lotta biologica alla processionaria del pino e della quercia” testo=”La processionaria del pino è un parassita pericoloso per alcune coltivazioni arboree. Vediamo come intervenire con mezzi biotecnologici: con i batteri entomopatogeni, con le trappole di feromoni oppure, nella quercia, con il coleottero carabide calosoma sycophanta” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/processionaria-del-pino/” check=”true”][/btn]
BOLLA E CORINEO DELLE DRUPACEE
Fino a tutto dicembre è possibile intervenire su due crittogame che si sviluppano particolarmente su pesco, ciliegio e mandorlo e in generale su tutte le drupacee: la bolla e il corineo.
I miceli di questi funghi svernano nelle lesioni della corteccia per poi infettare le coltivazioni durante la ripresa vegetativa.
I trattamenti da fare sono soprattutto preventivi e prevedono tre interventi: uno alla caduta delle foglie in novembre- dicembre, uno a febbraio ed eventualmente uno in primavera.
Quindi se a novembre non è stato effettuato il primo trattamento, questa è l’ultima chiamata per l’orto di dicembre.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/10/sovescio-300×225.jpg” titolo=”Sovescio nell’orto: cos’è e come si fa (le guide)” testo=”Una guida pratica per conoscere l’antica pratica del sovescio, le coltivazioni erbacee più indicate ed il periodo migliore per effettuarlo. Passo dopo passo l’antica pratica della concimazione del giardino e dell’orto.” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/sovescio-nellorto/” check=”true”][/btn]
POLTIGLIA BORDOLESE CONTRO LA BOLLA E IL CORINEO DELLE DRUPACEE
Per i trattamenti autunno-invernali sulle drupacee la poltiglia bordolese deve essere applicata direttamente sugli alberi in ragione di 2 kg/hl.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/11/poltiglia-bordolese-300×225.jpg” titolo=”La Poltiglia Bordolese nell’orto biologico (le guide)” testo=”La vera ricetta della Poltiglia bordolese: rame, calce e acqua. Una ricetta biologica, semplice e antica contro le crittogame. Con un appendice anche sulla Poltiglia Borgognona e sulla Poltiglia Menozzi” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/poltiglia-bordolese/” check=”true”][/btn]
IL MACERATO DI ORTICA E IL DECOTTO DI EQUISETO CONTRO LA BOLLA E IL CORINEO
Il macerato di ortica e il decotto di equiseto rappresentano ottimi fungicidi naturali e preventivi contro bolla e corineo. Il primo si ottiene lasciando sfibrare 10 kg di prodotto fresco o 2 kg di prodotto secco sminuzzato (senza le radici) in 10 lt di acqua pura o piovana, rimescolandola spesso per favorirne la fermentazione.
Appena la produzione di bolle da fermentazione si arresta, bisogna immediatamente eseguire la filtrazione, previa aggiunta del 5% di aceto. Questo macerato si utilizza con l’aggiunta dell’1% di sapone di Marsiglia puro per aumentarne l’adesività e quindi l’efficacia, vaporizzando il tronco e i rami ogni 15 giorni. Il decotto di equiseto, invece, si ottiene lasciando in ammollo per 24 ore 45-50 gr di pianta secca o 100 gr di pianta fresca in 1 litro di acqua.
Portate a ebollizione a fuoco basso per almeno mezz’ora, quindi spegnete e lasciate raffreddare, filtrate e infine diluite il prodotto in acqua in rapporto di 1:5.
Il decotto di equiseto si utilizza in belle giornate di sole, innaffiando le foglie ogni 20 giorni.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/08/macerato-di-ortica-300×158.jpg” titolo=”Macerato di ortica: preparazione e uso nella lotta biologica” testo=”L’ortica è un’erba officinale ricca di acido formico e macro elementi, ha proprietà fertilizzanti, insetticide, curative, immunopotenzianti e fitostimolanti. Ecco come realizzare il macerato di ortica.” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/macerato-di-ortica/” check=”true”][/btn]
CURARE E PREVENIRE I CANCRI RAMEALI DELLE POMACEE
Per prevenire i cancri rameali o da nectria nell’orto di dicembre, che interessano gli organi legnosi e raramente anche i frutti delle pomacee come melo e pero è bene intervenire a fine raccolta.
L’attacco del micete provoca marciume nei frutti colpiti e più spesso depressioni della corteccia dei rami, che si fendono e si allargano sino a dar luogo a veri e propri cancri aperti che scoprono il legno.
La lotta ai cancri rameali consiste nella distruzione meccanica degli organi attaccati; per i trattamenti preventivi, invece, è necessario intervenire a fine raccolta con prodotti rameici tipo solfato di rame, applicati direttamente sugli alberi in ragione di 2 kg/hl.
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I RIMEDI PREVENTIVI CONTRO LE COCCINIGLIE
Anche per i trattamenti antiparassitari per proteggere gli agrumi vale il principio che quelli invernali sono i più efficaci.
Quindi, la prevenzione della cocciniglia in questo periodo è molto importante perché a basse temperature sopravvivono solo le uova e le femmine fecondate.
Concimazioni equilibrate e insetticidi a base di oli minerali aiutano a contenere le cocciniglie.
Queste preparazioni ricoprono le uova e il corpo degli insetti con una sottile pellicola che ne provoca la morte per asfissia.
Si diluiscono in acqua e si distribuiscono in spray, in ragione di 150 – 200 ml ogni 10 litri di acqua, con l’accortezza di tenere il prodotto lontano dai bambini e consumare il raccolto non prima di 20 giorni.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/05/cocciniglia-degli-agrumi-300×225.jpg” titolo=”Cocciniglia e fumaggine: tutti i rimedi naturali” testo=”La Cocciniglia e la fumaggine sono dannosi per gli agrumi. Vediamo come affrontare queste malattie con gli imenotteri calcinoidei, l’olio bianco e il sapone di Marsiglia. Inoltre tutti i consigli per la difesa sinergica.” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/cocciniglia/” check=”true”][/btn]
LA GOMMOSI DEL COLLETTO E IL MARCIUME RADICALE DEGLI AGRUMI
Gli agrumi sono vulnerabili anche alla gommosi del colletto e al marciume radicale degli agrumi, favoriti principalmente dalla presenza di umidità eccessiva nel terreno. Una buona pratica per contenere i futuri attacchi è individuare le cause che generano i ristagni, per eliminarle.
E’ sempre il solfato di rame a contrastare sia la gommosi del colletto che il marciume radicale degli agrumi, applicandolo direttamente sugli alberi in ragione di 2 kg/hl.
KIWI, RIBES, LAMPONI, ROSE E CILIEGI: COME SI TRATTANO
Non solo agrumi, anche actinidia (o kiwi), ribes, lamponi, rose e ciliegi, solo per citare alcune coltivazioni, possono essere trattate in questo periodo con l’accortezza di ripetere i trattamenti anche quando le gemme si rigonfiano (normalmente questa fase avviene in febbraio) e ricordando che la maggior parte dei parassiti si riparano nelle screpolature e negli anfratti delle cortecce e che, quindi, il trattamento va effettuato avendo cura di bagnare bene tutta la pianta.
PORCELLINI DI TERRA IN COLTURA PROTETTA
Porcellini di terra e tisanotteri sono le avversità che si possono presentare in questo periodo, complice il tepore degli ambienti. I porcellini di terra, altrimenti detti porcellini di Sant’Antonio trovano l’habitat ideale nei luoghi umidi, sono attivi nelle ore notturne e possono danneggiare le giovani piante poste in serra.
Il modo migliore per allontanarli è ridurre l’umidità dell’ambiente oppure utilizzare uno spray a base di farina fossile che ne provoca la disidratazione e quindi la morte per essiccazione.
I Tisanotteri, invece, si annidano nella pagina inferiore delle foglie e nelle pieghe dei germogli e sono dannosi sia per le piante da orto che per le coltivazioni in serra.
I tisanotteri trasmettono i virus da una pianta all’altra, pungendo e succhiando la vegetazione, sono attivi tutto l’anno e possono provocare la morte della coltura. Si possono controllare biologicamente con le piretrine naturali che si trovano in commercio associate ad altri prodotti e le cui dosi per formulati al 4% sono di 70-100 ml/hl, da spruzzare nelle ore serali o al mattino presto.
COME PREVENIRE LE CRITTOGAME
Un’ottima soluzione preventiva nell’ orto di dicembre contro le malattie fungine è data da un’appropriata pulizia dei canali di sgrondo delle acque, in previsione delle piogge invernali che originano dannosi ristagni di umidità.
Fortemente consigliata in questo periodo è la pulizia delle cortecce vecchie, in modo da scongiurare gli attacchi primaverili precoci di quei parassiti che si annidano nelle parti legnose delle coltivazioni.
Per prevenire l’insorgenza dei funghi consigliate sono le consociazioni con aglio, cipolla ed erba cipollina e la pacciamatura con foglie di felce maschio.
[btn src=”https://www.stilenaturale.com/wp-content/uploads/2016/11/pacciamatura-bio-300×222.jpg” titolo=”Guida alla pacciamatura bio e tech!” testo=”Una guida per conoscere la benefica pratica della pacciamatura, le migliori tecniche sia biologiche che con materiale tecnologico, il periodo migliore per effettuarla e come effettuarla.” linkurl=”https://www.stilenaturale.com/guida-alla-pacciamatura/” check=”true”][/btn]
LE BUONE PRATICHE IGIENICHE CONTRO LE VIROSI
Le norme igieniche atte a contenere la propagazione delle virosi sono semplici ma devono essere applicate con rigore.
Distruggete col fuoco, con le dovute precauzioni, tutto il materiale infetto, sterilizzate le forbici utilizzate per la potatura e per la raccolta dei fiori e disinfettate mani e guanti dopo le operazioni di cimatura, legatura e trapianto; infine, prediligete la moltiplicazione delle piante per seme.
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LA DISINFEZIONE DEI TERRICCI PER PREVENIRE LE CRITTOGAME
Per essere certi che i nuovi terricci, necessari per le semine sotto vetro di fine inverno e di primavera, siano privi di frammenti fungini è bene procedere preventivamente alla loro disinfezione attraverso il mezzo più naturale, antico e semplice: la sterilizzazione.
Questa pratica, per quantitativi circoscritti, si può eseguire con l’irrorazione dei terricci, da effettuare con acqua bollente.
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