I lavori nell’orto biologico nel mese di luglio si fanno ancora intensi: questo mese è ideale per la preparazione del terreno e la messa a dimora delle coltivazioni autunnali precoci. Vediamo insieme i passi da compiere per ottimizzare la resa del nostro Orto.
TERRENO NELL’ORTO BIOLOGICO NEL MESE DI LUGLIO
L’Orto autunnale richiede spazio che possiamo ottenere rimuovendo dal terreno le ultime cipolle, aglio e scalogno, che erano stati messi a dimora nel mese di febbraio/marzo ed ora è tempo di raccoglierli e farli asciugare, cosi da poterli conservare per i mesi a venire.
Possiamo recuperare posto anche dalla raccolta delle patate, assicurandoci poi di riporle in un luogo fresco, asciutto e buio. Ora che la nostra superficie è libera, dobbiamo provvedere all’eliminazione delle eventuali erbe infestanti, assicurandoci di rimuovere anche la radice in modo da limitarne la proliferazione. Questa azione possiamo farla per mezzo di una sarchiatura, cioè smuovendo il terreno, così il lavoro risulterà più veloce e semplice.
Una volta ripulito il terreno in cui andremo a trapiantare le colture autunnali, dovremo poi apportare sostanza organica matura per restituire alla terra quelle sostanze nutritive che le colture precedenti hanno sottratto. Questa azione possiamo farla per mezzo di una vangatura, profonda all’incirca 20/30 centimetri, così il terreno sarà più morbido e le prossime piantine non faranno fatica a radicare.
SESTO D’IMPIANTO
Ora che il terreno è pronto, possiamo realizzare alcune “colle” parallele in cui andremo a mettere a dimora le colture autunnali precoci.
Le distanze sono fondamentali: tutti i tipi di cavoli (appartenenti alla famiglia delle crocifere), sviluppano un importante apparato fogliare e, con il passare del tempo, alcuni tenderanno a chiudersi (cavoli cappuccio), altri a formare un corimbo (cavolfiori), quindi manterremo la distanza di 45/50 centimetri tra una piantina e la successiva, mentre la distanza tra le file sarà di 60/70 centimetri.
La distanza tra le file è maggiore perché facilita il passaggio per poter effettuare la raccolta ed inoltre risulta indispensabile per rincalzare le colture. Si, esatto! I cavoli hanno bisogno di essere rincalzati ogni 7/10 giorni fino al completo sviluppo del tronco che dovrà sostenere un peso consistente e avrà bisogno di una base solida su cui appoggiarsi.
COSA TRAPIANTARE NELL’ORTO DI LUGLIO
ZUCCHINA: Per i più temerari è il momento di metterle a dimora, daranno frutti per il mese di settembre e ottobre, a seconda comunque delle temperature stagionali.
INSALATA: la fine del mese di luglio è ideale per avere delle insalate buone e gustose, saranno disponibili circa a 35/50 giorni dal trapianto, anche qui a seconda delle temperature stagionali. Se dovesse far troppo caldo ricordiamoci di coprirle con un tunnel e rete ombreggiante.
RADICCHIO: in commercio ci sono varie tipologie di radicchio: rosso, rosa, bianco, “di Treviso”, e si distinguono in ciclo precoce e tardivo, a noi resta solo la scelta di cosa vogliamo mettere nel nostro Orto.
CAVOLO LANCINATO: detto anche comunemente “cavolo nero toscano” ha un ciclo di raccolta molto particolare, perché sarà disponibile a 60/70 giorni dal trapianto e, rimuovendone solo le foglie che ci interessano, possiamo raccoglierlo anche per tutto l’inverno, facendo attenzione però a non togliere la cima.
CIME DI RAPA: questo tipo di coltivazione possiamo sia metterla a dimora nel terreno sia seminarla in semenzaio, cosi facendo avremo un raccolto più abbondante e per più tempo.
CAVOLFIORE PRECOCE: esistono numerosi tipi di cavolfiore: bianco, viola, giallo, arancione, “romanesco”, e anche questi, come i radicchi, si distinguono in ciclo precoce (da 60/70 giorni) o ciclo tardivo (da 90 a 120 giorni).
CAVOLO RAPA: è una coltivazione molto particolare perché, in cucina, di questo ortaggio si utilizza sia la rapa, che sta a contatto con il terreno, sia le foglie, simili a quelle del cavolo verza. Queso ortaggio è presente in diversi colori: viola, verde, bianco.
CAVOLO VERZA: ortaggio dal ciclo medio lungo, dipende dalla grandezza che vogliamo ottenere della verza. Se raccolta precocemente sarà più piccola, se invece vogliamo una verza di grandi dimensioni allora potremo aspettare più tempo ( di solito le verze si raccolgono dopo la prima gelata)
CAVOLO CAPPUCCIO: presente in commercio nei colori verde e rosso, può essere a ciclo precoce oppure tardivo. Possiamo quindi scegliere di prenderli entrambi, in modo da avere raccolto anche durante il periodo invernale.
FINOCCHI: è un tipo di coltura che possiamo mettere a dimora a “settimane a scalare”, vuol dire che ogni 10/15 giorni possiamo trapiantarli, cosi abbiamo un raccolto garantito e duraturo.
TRATTAMENTI
Luglio è un mese ancora caldo, consigliamo quindi di proteggere i nostri ortaggi con teli ombreggianti in modo da rallentare la crescita e quindi la possibilità che “vadano a fiore”, se così fosse non ne raccoglieremo grandi frutti.
Assicuriamoci inoltre che la rete sia microforata per evitare che la cavolaia non intacchi le nostre coltivazioni. La cavolaia è il parassita principale delle “crucifere”, quindi è meglio portarsi avanti nel proteggere i nostri ortaggi per garantirci la prossima stagione.
Possiamo tuttavia intervenire con dei trattamenti a base naturale per stimolare la difesa dai parassiti e difendere da questi le nostre verdure.
OLIO DI NEEM: aumenta la naturale resistenza delle piante a infestazioni e malattie. 100% puro, naturale e consentito in agricoltura Biologica
SAPONE MOLLE DI POTASSIO: utile per contrastare alcuni insetti, in particolare quelli di piccole dimensioni, come afidi e cocciniglie. Nella difesa dell’orto biologico è quindi un’ottima risorsa.
ZEOLITE: minerale per lo più di origine vulcanica che può migliorare le difese naturali delle piante, al fine di contrastare funghi e parassiti. Inoltre, si può usare in modo diretto sul terreno per migliorarne le condizioni chimiche e fisiche.
Qui sopra abbiamo visto come preparare il terreno per la prossima stagione, cosa e come trapiantare. Non ci resta che sbizzarrirci nel scegliere cosa vogliamo nel nostro orto.
Come detto all’inizio, ciò che abbiamo descritto è frutto del nostro lavoro quotidiano, seguendo i metodi “di una volta” ma con uno sguardo al futuro, il tutto in uno Stile Naturale al 100%.