A Cavalese, nelle Dolomiti, il Park Hotel Azalea è ristrutturato usando criteri ecologici, sostenibili e biologici. Qui ci si sente a casa e si scende a far colazione in pigiama
Un comodo divano verde. Questa la sensazione che gli ospiti del Park Hotel Azalea di Cavalese hanno sempre percepito fin dai primi anni di apertura, gli anni Quaranta della pensione Azalea. Un luogo molto familiare dove sentirsi a casa anche in vacanza. “Forse si può paragonare alla sensazione di sdraiarsi comodamente su un divano morbido immerso in un grande giardino dove spiccano maestosi abeti argentati – spiega Manuela Demattio, figlia di Bruno e Anna, i proprietari dell’hotel – L’albergo attualmente viene percepito come comodo, accogliente e confortevole. E’ il luogo ideale per allontanarsi dalla frenesia quotidiana”. Manuela Demattio, architetto, fino a due anni fa si occupava di altri progetti, come il risanamento e la ristrutturazione della chiesa Luterana a Bolzano, insieme al gruppo di lavoro Ulapiù fondato insieme a Roberto Gigliotti, Olaf Köhler e Frank Lang. Poi la necessità di una nuova ristrutturazione dell’hotel ha cambiato la sua vita. Insieme a Olaf Köhler decide di trasformare il Park Hotel Azalea in un hotel ecologico, verde, sostenibile. “L’idea di un hotel come un divano verde ha fornito gli strumenti per analizzare la struttura esistente in relazione al suo genius loci e alla sua atmosfera – spiega Manuela – Per il progetto significa partire da un attento dialogo con il contesto, l’uso di materiali autoctoni, l’armonizzazione con la morfologia del paesaggio. Sono state prese in considerazione alcune parole chiave come naturale, sostenibile, regionale, ecologico, biologico, sociale. Il Park Hotel Azalea è un ecohotel che con la sua ristrutturazione ha abbracciato la filosofia del turismo ecocompatibile e del rispetto ambientale. Con un approccio ecologico e innovativo è stato costruito secondo i principi della bioarchitettura, utilizzando materiali naturali, a basso impiego di energia e riduzione dei rifiuti”. E Manuela Demattio non ha trascurato nessun aspetto. Dal punto di vista dell’architettura l’edifcio è stato ristrutturato senza l’utilizzo di collanti e sostanze chimiche, con legno non trattato. Per il risparmio energetico ecco vetrate a tripli vetri per sfruttare la luce naturale, finestre a basso consumo energetico, l’impianto di recupero del calore e dell’acqua piovana per l’irrigazione del giardino, degli orti e per lo scarico dei bagni. Per il rispetto dell’ambiente le scelte riguardano l’impianto di riscaldamento a biomassa, energia elettrica 100% da fonte rinnovabile, raccolta differenziata, detersivi biodegradabili. ”Per il cibo scegliano dove è possibile alimenti di produzione locale supportando i produttori della zona o prodotti equosolidali – continua Manuela – Abbiamo un buffet della colazione bio, una carta dei vini regionali e in parte da agricoltura biologica. Per l’area benessere utilizziamo saponi, essenze, olii essenziali e tisane biologiche. I massaggi sono esclusivamente shiatsu“. Tra le attività dell’hotel poi ci sono appuntamenti di educazione ambientale, corsi di cucina locale ed equosolidale. Il Park Hotel Azalea sostiene la cooperativa sociale Oltre attraverso l’utilizzo di manufatti in feltro, Slow Food e Altromercato. “A Natale l’ecohotel compirà due anni dalla ristrutturazione – conclude Manuela – In questo tempo ho potuto osservare che i nostri ospiti continuano a sentirsi sempre più a casa propria. Il Park Hotel Azalea è un mondo dove al mattino non suona la sveglia. A volte (soprattutto in inverno) gli ospiti vengono a colazione in pigiama e i bambini sono in pantofole. Si sono appropriati dello spazio. Non solo quello privato della camera ma di quello comune, per esempio lasciando le scarpe nel corridoio. L’idea iniziale dell’ecohotel ha portato direttamente verso quella di uno slowhotel. Ma è ancora tutto un work in progress”.
Per info: Park Hotel Azalea, Via delle Cesure 1, Cavalese (TN). parkhotelazalea.it