Le bacche di goji, ormai famosissime, reinterpretate da Dana Frigerio in squisiti muffin dal colore estivo
Muffin: come gustarli con le bacche di goji. Finalmente ho assaggiato le famosissime bacche di goji. Hanno un sapore agrodolce e ricordano altri frutti rossi essiccati, un incrocio fra mirtillo e fragola, sono utilizzate per preparare bevande, frullati, insalate, biscotti, barrette energetiche e torte.
Le ho assaggiate insieme allo yogurt e ai cereali e devo dire che mi sono piaciute, ma non contenta ho provato anche a fare dei muffin con le bacche di goji, al posto dei classici mirtilli.
Sono venuti buonissimi! Ecco la ricetta dei Muffin con bacche di goji:
2 tazze di farina
1 tazza di zucchero
1 tazza di bacche di goji, ammollate precedentemente in acqua o liquore
1 bustina di lievito
2 rossi d’uovo
2 bianchi d’uovo montati a neve
Come procedere
Facilissima, unire tutti gli ingredienti in una ciotola, poi mettere l’impasto a cucchiaiate negli stampi da muffin contenenti i pirottini di carta e infornare a 180° per 25 minuti.
Bacche di goji
Cosa sono: Le bacche di goji sono i frutti di un arbusto che cresce spontaneo nelle valli dell’Himalaya, della Mongolia, del Tibet e della Cina; esistono due specie: il Lycium barbarum e il Lycium chinense, sono entrambe della famiglia delle Solanaceae e sono coltivate da migliaia di anni.
Come si presenta il frutto in natura:
E’ una bacca di colore arancione rossa di 1 massimo 2 centimetri di lunghezza, dalla forma leggermente allungata e contenente molti semini gialli appiattiti.
Come si presentano:
Sul mercato questi frutti sono venduti principalmente come bacche essiccate.
Perché fanno bene:
Le bacche di Goji rappresentano un potente rimedio antinvecchiamento, sono infatti ricche di sostanze antiossidanti, oltre che ricche in vitamina E, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6) e vitamina C.
In giardino e in terrazzo:
Il goji è un arbusto che forma dei folti cespugli, si coltiva in posizioni soleggiate e può raggiungere i 2 m di altezza. Si consiglia la potatura invernale, eliminando i rami dell’anno precedente che hanno prodotto le bacche.
Dana Frigerio
http://dana-gardendesign.blogspot.it/