L’orto è tornato: non si sa se per moda o per esigenza (o forse entrambe), ma le iniziative condivise e personali coltivare l’orto sul balcone stanno spopolando
Chi produce il nostro cibo? Nella maggioranza dei casi, degli sconosciuti. Acquistiamo frutta e verdura bellissima, che non è sinonimo di buona, in supermercati anonimi e non sappiamo chi coltiva il nostro nutrimento. Si stima che nel mondo, il 2-3% delle persone produca cibo per il restante 98%: ciò significa che se un domani questo 2-3% venisse a mancare… noi resteremmo senza mangiare.
Una volta si COLTIVAVANO ORTI ovunque, fazzoletti di terra che servivano il fabbisogno di verdura per un’intera famiglia: poi, abbiamo delegato.
Il problema maggiore, oggi come oggi, è lo spazio per COLTIVARE L’ORTO: soprattutto nelle grandi città, dove i campi sono davvero pochi.
Le soluzioni per coltivare l’orto si iniziano a intravedere con iniziative locali degli ORTI CONDIVISI, ORTI URBANI e diffusi, ossia terre demaniali o private, messe a disposizione della comunità che le coltiva e ne prende i frutti; gli orti in affitto, si paga una quota annuale per avere un orto all’interno di realtà private e si può scegliere se lavorarlo da soli o andare semplicemente a prenderne i frutti; c’è chi trasforma un giardino in orto, seppur piccolo, chi torna a interessarsi dell’orto del babbo, chi invece ha solo un balcone e poco tempo. Si sente molto parlare di orto sul balcone: molti penseranno che non vale la pena coltivare un orto sul balcone perché non soddisferà mai il fabbisogno di frutta e verdura di una famiglia. Se anche fosse così (e dipende dalla grandezza del balcone), sicuramente vi farà risparmiare qualcosa.
Coloro che, quindi, intendono avvicinarsi al fantastico mondo dell’orto domestico dovranno, per prima cosa, procurarsi pochi ma utili attrezzi.
Cosa acquistare per COLTIVARE L’ORTO:
- una paletta o vanghetto a manico corto per i travasi;
- una forca a manico corto per arieggiare il terreno;
- forbici da giardino;
- un telo da mettere sul balcone quando si fanno i travasi: per non sporcare;
- innaffiatoio;
- qualche sacco di terriccio neutro;
- vasi: sono da preferire quelli di terracotta per la loro perfetta traspirabilità. Anche se ci sono delle eccezioni: ad esempio per le balconiere (i vasi che appenderete al balcone) è da preferire la plastica, poiché più leggera; sceglierete la plastica anche per tutte quelle verdure che dovrete trapiantare/raccogliere velocemente, come le insalate.
Da riciclare/recuperare
- filo per legare: riciclatene più che potete, nastri, fili di alluminio, di cotone o di lana…
- deiezioni di gallina (in alternativa acquistate del letame secco in pellet);
- paglie di fieno per la pacciamatura e/o foglie secche e/o sfalci di giardino fatti essiccare;
- bottiglie di plastica;
- canne di bambù o canne lacustri (le troverete camminando lungo argini, fontanili, fiumi, corsi di acqua di origine paludosa);
- in generale, vale la regola del non buttare via niente, tutto potrebbe tornare comodo.
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