A volte nell’alimentazione vegana ci si trova ad avere carenza di vitamina B12. Come ci si deve comportare? Risponde Roberta Bartocci, biologa nutrizionista
Un recente messaggio su FB di una persona cara mi ha dato lo spunto per tornare sulla questione che divide molti vegani: assumere o no integratori di Vitamina B12? ?La? questione dell?alimentazione vegana per eccellenza. Il filone igienista è per un perentorio no, mentre la ?scuola? convenzionale impone di integrare la vitamina se non si consumano prodotti di origine animale. Dott.ssa Roberta Bartocci biologa nutrizionista e Vegcoach Info: www.vegcoach.itUn recente messaggio su FB di una persona cara mi ha dato lo spunto per tornare sulla questione che divide molti vegani: assumere o no integratori di Vitamina B12? “La” questione dell’alimentazione vegana per eccellenza.
Il filone igienista è per un perentorio no, mentre la “scuola” convenzionale impone di integrare la vitamina se non si consumano prodotti di origine animale. La mia opinione è che almeno sul piano teorico, igienismo e approccio convenzionale non siano affatto discordanti, poichè l’integrazione di B12 è evitabile se si mangiano cibi naturali, integrali, prevalentemente crudi e di provenienza controllata, come vegetali coltivati in proprio e su cui è possibile fare a meno di un igiene maniacale (lavaggi con bicarbonato o amuchina) e poi se si ha una flora intestinale sana e una sana funzionalità intestinale.
Sul piano pratico però bisogna fare i conti con lo stile di vita moderno e l’impossibilità concreta, permanente o temporanea di avere accesso ad un’alimentazione autenticamente “naturale” che possa scongiurare il ricorso ad integratori.
Confondere la teoria con la pratica può essere pericoloso nel caso della vitamina B12 perchè una sua carenza può portare a danni anche molto gravi. Questa vitamina svolge funzioni differenti nel metabolismo cellulare ed in certi casi può essere sostituita da altre sostanze, come l’acido folico, diffuso nel Regno vegetale; in altri no, come quello della formazione delle guaine delle cellule nervose, ecco perchè uno dei danni da carenza di questa vitamina sono a livello neurologico e per questo irreversibili. In questa funzione l’acido folico non c’entra nulla e non può sopperire ad una carenza di B12.
Ci sono poi individui vegan che per ragioni genetiche e di igienismo alimentare, non necessitano di introdurre la vitamina: perchè hanno un apparato digerente ottimamente funzionante, perchè si alimentano in modo adeguato, perchè sono geneticamente predisposti ad avere un fabbisogno inferiore.
Chi vuole evitare di integrare la vitamina lo fa tuttavia spesso per ragioni ideologiche, per non mortificare cioè la sua scelta vegan in armonia con il pianeta, cosa che personalmente capisco molto bene. Ma per essere portatori di un’idea forte e giusta come quella vegan bisogna essere attenti alla propria salute per poterne essere testimoni anche attraverso la propria corporeità e se lo stile di vita che si conduce non consente un’armonia adeguata con la natura, assumere un integratore privo di ingredienti di origine animale non è un dramma; è solo un compromesso con la vita moderna, al pari dell’uso del cellulare e del computer.
Insomma, come in ogni cosa ci vuole il buon senso e ad ulteriore supporto di questo rimando ad un mio recente blog (http://www.vegcoach.it/blog/ancora-sulla-vitamina-b12-come-regolarsi-pratica) che riporta un dialogo immaginario tra paziente e professionista della nutrizione sull’annosa questione, con la speranza che tra vegetariani, vegani, crudisti e igienisti si litighi un po’ meno e ci si capisca di più.
Info: www.vegcoach.it