Buona in ogni momento, anche al mattino al posto del caffè! Ecco usi e proprietà della cicoria, la pianta che aiuta a digerire e a depurare l’organismo. Ed è anche un rimedio per la cellulite.
Sembrerà strano, ma la cicoria per gli antichi Egizi era una pianta sacra e veniva utilizzata come panacea per la cura di numerosi disturbi e malattie. Trattandosi di una pianta comune, è diffusa anche lungo i bordi delle strade e sui sentieri di campagna più incolti, non ha grandi dimensioni ed è caratterizzata dei bei fiori azzurri che si irradiano schiacciandosi e appiattendosi sul terreno. Il sapore, in special modo di quella selvatica, è amarognolo mentre quella più gustosa cresce in primavera, allorché il corpo ha necessità di ripulirsi dalle tossine agendo come regolatrice delle funzioni intestinali, del fegato e dei reni.
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- PROPRIETÀ DELLA CICORIA: DEPURATIVA E DETOSSINANTE
La cicoria può essere utilizzata con scopi curativi: aiuta la digestione e a depurare il sangue, è utile per curare insufficienze biliari ed epatiti. L’acido cicorico, responsabile del sapore amaro della pianta, la rende allo stesso tempo un toccasana contro ritenzione idrica e cellulite, poiché in grado di favorire la secrezione della bile e la diuresi, con effetti depurativi. Ha proprietà lassative, diuretiche e ipoglicemizzanti e svolge un’azione disintossicante per l’organismo. A questi effetti si aggiunge la capacità di regolazione del battito cardiaco e di riduzione di alcuni stati infiammatori, oltre al controllo della glicemia. In più, la pianta è ricca di zuccheri, inulina, colina sali minerali, come ferro, potassio e calcio, e di vitamine (la C, la B, la P e la K). Si tratta quindi di un’alleata per il benessere dei reni, per la bellezza dei capelli e per combattere la sonnolenza e, oltre ad essere consumata come verdura cotta, può essere assunta per beneficiare delle sue proprietà sotto forma di infuso, decotto, tintura e caffè.
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- INFUSO DI CICORIA PER DEPURARE L’ORGANISMO
Favorendo la secrezione della bile e la diuresi, la cicoria assicura un’azione depurativa e disintossicante. Per beneficiare di queste proprietà si consiglia di bere prima dei pasti una tazza di infuso di cicoria, ottenuto con 35 grammi di foglie fresche in un litro d’acqua. - CELLULITE, COMBATTERLA CON LA CICORIA
Le proprietà drenanti della cicoria la rendono un alleato per combattere la cellulite, il ristagno dei liquidi e l’accumulo di grassi. Se il gusto dell’infuso risulta troppo forte e amaro da bere, potete utilizzare questa pianta esternamente, come cosmetico: fate bollire la radice di cicoria e pestatene le foglie. Il succo potrete berlo e fungerà da depurativo, poi pestate le foglie e usatele per fare impacchi da applicare localmente sulla pelle affetta da cellulite.
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- CAFFÈ DI CICORIA, L’ALTERNATIVA AL MATTINO
Non manca nella storia della cicoria un curioso utilizzo come surrogato del caffè. particolarmente diffuso anche in Italia durante la seconda guerra mondiale, la sua origine si può datare al XVII secolo, quando l’idea di Napoleone di mandare in rovina l’economia britannica bloccando le navi inglesi (molte trasportavano proprio caffè) e la scoperta del procedimento di tostatura contribuirono a rendere la cicoria essiccata e tostata un valido ingrediente per una bevanda simile a quella già tanto diffusa in Europa. Il caffè di cicoria stimola la digestione e rafforza lo stomaco. Per farlo in casa, è necessario procurarsi le radici di cicoria da lavare, raschiare e tritare finemente. La radice tritata andrà essiccata in forno (ventilato a 90°). Dopo circa 30 minuti sarà necessario controllare le radici e girarle ogni 5 minuti per uniformare la cottura per altri 30 minuti. Per completare la tostatura è necessario attendere altri 20 minuti (quindi un’ora e venti in tutto). Le radici possono esser ulteriormente tritate prima di essere utilizzate nella moka oppure come un infuso con 2-3 cucchiaini di polvere in una tazza di acqua bollente. Ovviamente, potete trovare il macinato già pronto nelle erboristerie e nei negozi specializzati.
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- CICORIA IN CUCINA
In cucina, le foglie della cicoria, la cui raccolta è preferibile avvenga prima della fioritura, sono ottime da consumare sia crude che cotte. Le foglie fresche possono essere aggiunte a delle insalate, tagliate finemente. Per un pasto nutriente potete unire la cicoria fresca ad un uovo sodo condito con olio, sale, pepe e aceto. La cicoria è presente in numerosi piatti tipici regionali e tra i più famosi c’è quello pugliese con il purè di fave: dopo aver ammollato le fave in acqua fredda per 12 ore, cuocetele a lungo in una pentola coperte con l’acqua e giratele con un mestolo in legno, fino a quando non si sfalderanno e diventeranno purè. La cicoria, dopo essere stata pulita e sbollentata, andrà servita insieme alle fave. Condite il tutto con olio extravergine di oliva. Senza dimenticare la popolare ricetta laziale di “Pane e Cicoria”, tipica della cucina povera: lavate la cicoria e tagliatela a pezzetti, poi mettetetela in una pentola con l’acqua già salata che bolle, insieme ad una patata con la buccia. Scolate tutto quando la cicoria è tenera. Fate soffriggere uno spicchio d’aglio con olio e peperoncino, aggiungete la cicoria e fatela insaporire. La cicoria così ripassata sarà perfetta da mangiare su una fetta di pane, magari con sopra una spolverata finale di provola grattugiata.
- CICORIA, CONTROINDICAZIONI
La cicoria è da evitare in caso di ulcera peptica e gastrite. Assunta in dosi elevate e per troppo tempo, può avere effetti collaterali come la riduzione dell’assorbimento di alcuni farmaci, ad esempio quelli beta-bloccanti utilizzati per abbassare la pressione sanguigna.
ATTENZIONE: Queste informazioni sono esclusivamente di carattere informativo. Non possono essere utilizzate per ipotizzare indagini cliniche e non sono suggerimenti per fare diagnosi o per la somministrazione di fitofarmaci, farmaci, piante o medicinali. Non sostituiscono il medico generico o qualsivoglia specialista. Non vogliono e non devono sostituire le indicazioni del medico al quale vi esortiamo di affidarvi. L’utilizzo, la somministrazione delle informazioni presenti nell’articolo sono di esclusiva responsabilità del lettore. (ndr)
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