Da necessità antica a salutismo: cosa mangiano i crudisti? E come preparato i loro piatti? Guida all’alimentazione che aiuta la digestione, il sistema immunitario e diminuisce il colesterolo.
Secondo il crudismo, utilizzare il fuoco in cucina fa parecchi danni. Primo fra tutti inibisce la percezione della sazietà; rende i cibi troppo morbidi e poco naturali ma soprattutto il processo del calore indotto dalla cottura distrugge tutte le sostanze naturali e benefiche che la natura ci offre.
Gli enzimi, alla base della dieta crudista, sono essenziali per mantenere a posto le funzioni dell’organismo, per la digestione degli alimenti e per il processo di ricostruzione dei tessuti.
STIMOLA LA DIGESTIONE E FA LA PELLE BELLE
Il crudismo regala un tesoro di vitamine e minerali non alterati dai processi di cottura, stimola la digestione, disintossica, equilibra il peso corporeo e idrata.
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Seguire questa idea peraltro vuol dire anche proteggere il pianeta perché il crudista, inevitabilmente produce meno rifiuti e quindi salvaguarda il pianeta.
Il crudista ha un livello di energia e di vitalità più alto, soffre meno di allergie, ha un sistema immunitario più forte e colesterolo nella norma.
Ma non è finita qui. I benefici oltre che ad essere interni al corpo sono anche estetici e psichici perchè mangiare crudo aiuta a rendere la pelle più giovane, migliora l’aspetto fisico e lo stato di forma, rinforza unghie e capelli, allevia il mal di testa, riduce depressione, ansia e letargia.
CRUDISTI VEGETARIANI, VEGANI E ONNIVORI
Il crudismo non è uno ma trino. Esiste quello onnivoro, vegetariano e vegano.
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Il crudista vegetariano fa oltre a frutta e verdura uso di prodotti di origine animale purché crudi quali latte, uova, panna vaccina, burro animale e miele; l’onnivoro aggiunge carne e pesce crudi (meglio se allevati allo stato brado e selvaggina) e i vagani si limitano a frutta, verdura, noci, semi, alghe e germogli bio. C’è anche una quarta via estrema che è il fruttariano ossia chi si nutre di sola frutta possibilmente matura e biologica.
I cibi vengono trattati a temperature mai superiori ai 45 gradi e al posto della cottura i cibi vengono tagliati, affettati, frullati, centrifugati, marinati o disidratati.
Con gli ingredienti che la natura offre e un sapiente uso di frullatori, estrattori (tipi di centrifughe per frutta, verdura e semi a bassa velocità) ed essiccatori (un forno ventilato che si usa a 45°) si riescono ad ottenere tantissimi piatti che soddisfano ampiamente i bisogni nutrizionali e i palati più esigenti.
BANDITI I CIBI INDUSTRIALI
Chi segue il crudismo mangia solo cibi naturali che non hanno subito processi industriali con raffinazioni e aggiunte di additivi e conservanti. La sua spesa non è nei normali supermercati ma nelle fattorie specie biologiche e biodinamiche.
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Per fare alcuni esempi pratici il crudista non mangia mai zucchero raffinato, farine, latte e derivati e tutti i cibi industriali quali merendine, bevande gasate e prodotti da forno.
Nonostante non usi mai il fuoco però la sua dieta è fatta di piatti anche molto elaborati e alcune preparazioni richiedono tecniche difficili e lunghe.
Per esempio, la fermentazione è una delle metodiche più interessanti per il risultato finale nel piatto. Le verdure risultano morbide e croccanti e sembrano scottate, i semi acquistano leggerezza e le consistenze sono simili ad alcuni formaggi tradizionali. Ovviamente, per lo più, i piatti di tutti i giorni sono facili e veloci: tanti frullati, latti vegetali e variopinte insalate condite con salse originali quali ad esempio la maionese di mango.
FLAUTOLENZA SI, FLAUTOLANZA NO
I nemici di questo regime alimentate sostengono che questa scelta alimentare non aiuti l’intestino inducendo tensione addominale, meteorismo e flatulenza gassogea;
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praticamente l’opposto di ciò che si potrebbe pensare da chi segue un regime così naturale.
Gli oppositori del crudismo fanno fra l’altro osservare che gli enzimi contenuti negli alimenti vengono comunque denaturati dal pH gastrico e successivamente scissi da pancreas e intestino e infine, al contrario di quanto sostiene la dieta crudista, la cottura se eseguita adeguatamente, facilita la digestione e in alcuni casi favorisce anche l’assorbimento dei principi nutritivi.
LE RICETTE
Difficile da pensare ma quella crudista è una cucina ricca di profumi, colori e sapori, dalla quale è possibile ottenere ricette fantasiose e gustose. Eccone alcune.
Gazpacho: è una celebre zuppa fredda spagnola di ortaggi che può contenere anche della frutta. Quasi sempre questo simbolo inconsapevole del crudismo viene preparato completamente a crudo con ingredienti come pomodori, peperoni e cetrioli e con l’aggiunta di acqua per frullare meglio gli ingredienti. Ma vale solo una regola: spazio alla fantasia.
- COUS COUS CRUDISTA DI CAVOLFIORE
Per prepararlo serve tritare a crudo un cavolfiore che, una volta sminuzzato diventa tanti granelli simili alla semola del cous cous. Potrete così provare il gusto vero del cavolfiore che, senza cottura perde totalmente quello sgradevole odore emanato dopo la cottura. Serviranno poi per il condimento carote, arance, zucca e semi di zucca. - SUSHI VEGAN CRUDISTA ALLE CAROTE
L’alternativa vegan crudista ai classici rotolini d’alga, pesce e riso made in Japan si prepara con gli ortaggi. Si possono mantenere le alghe, oppure utilizzare le zucchine tagliate a fette sottili, per la parte esterna; per l’interno questo sushi crudista prevede carote arricchite con peperoni, sedano e cavolo rapa.
LE ORIGINI DEL CRUDISMO
Per molti è l’unica scelta secondo le regole del trattamento dietetico sviluppato dal medico svizzero Maximilian Bircher-Benner che ha di fatto inventato il crudismo dopo essere guarito dall’ittero grazie alla dieta di mangiare solo mele crude.
In America è conosciuto come raw food o come igienismo naturale; uno stile di vita che va oltre il semplice nutrirsi come dagli scritti del dottor Herbert Shelton che nei suoi molti best seller racconta di aver vinto il cancro escludendo le medicine, mangiando secondo natura e talvolta anche digiunando.
Andando più lontano nel tempo l’abc del crudismo è riconducibile al “Vangelo della Pace” testo sacro del ceppo ebraico degli Esseni. Un crudista convinto era anche Gandhi che nel suo libro del 1949 “Regime e riforma alimentare” dice chiaramente che per liberarsi dalla malattia serve sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo.
Oggi la dieta senza fuoco è molto diffusa fra le star di Hollywood per la presunta fama anti-aging degli alimenti crudi. I crudisti sono convinti infatti che il calore quale tecnica di lavorazione ed elaborazione del cibo sia di scarsa utilità e probabilmente anche dannosa.
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