Parlare oggi di cucina naturale è molto difficile. In agguato è l’essere fraintesi, rendere male il concetto e avvallare il sinonimo sbagliato di cucina naturale uguale cucina vegetariana. Non è così e cercheremo di spiegarlo.
Cucina naturale per una vita sana. Una regola di vita è adottare un corretto regime alimentare che permetta a tutti di mantenersi in salute nella convinzione che il cibo è la nostra prima medicina. Solo così è possibile tenere lontano da noi patologie importanti, quelle che stanno massacrando i paesi industrializzati: dall’ipertensione al diabete dalle malattie cardiovascolari all’obesità patologica.
CUCINA NATURALE. NON SOLO VEGETARIANA
Iniziamo dicendo subito e chiaro e tondo che la cucina naturale non è solo vegetariana. E’ un regime alimentare composto per lo più dall’utilizzazione di prodotti poco lavorati e che rispetta la natura degli alimenti. E’ una cucina che preferisce le proteine di origine vegetali ma non rinuncia a quelle animali.
E’ l’alimentazione seguita dai popoli del Mediterraneo, la leggendaria piramide della dieta alimentare infatti gli somiglia molto.
Nella cucina naturale per lo più si utilizzando prodotto integrali e semi integrali al posto di quelli raffinati e le ricette sono spesso ricche di semi, germogli, spezie, cereali, legumi, frutta, verdura.
LA CUCINA ECOLOGISTA
La cucina naturale non solo è amica della nostra salute, ma lo è anche del pianeta. E’ la cucina ecologista per eccellenza, quella che conosce l’impatto ambientale della nostra scelta alimentare sul pianeta.
Anche in questo caso, per uscire ai luoghi comuni, è bene dire che non è solo scegliere una mela bruttina ma biologica rispetto ad una esteticamente bella ma trattata con l’aiuto chimico.
E’ altro. Il pianeta lo si difende con i gesti semplici e quotidiani. Le buone pratiche sono, ad esempio, il vero chilometro zero che annulla costi di trasporto e inquinamento preservando allo stesso tempo la qualità del cibo che mangiamo.
GLI UTENSILI
Per una cucina naturale e sana anche gli utensili, il pentolame e gli utensili da utilizzare sono fondamentali.
Fra le pentole e le padelle sì alla ghisa e all’acciaio inossidabile e smaltato in quanto non interferiscono con gli alimenti e non rilasciano col calore sostanze nocive. Pollice verso invece alla plastica, al teflon e all’alluminio.
Limitare il più possibile anche l’uso di frullatori e robot elettrici perché generano troppa energia e fanno sprecare acqua e sapone per la pulitura finale.