E’ un frutto bellissimo dalle tante proprietà salutistiche: si usa contro l’herpes, per la diuresi, come antinfiammatorio e antibatterico. Scopriamo tutti i suoi segreti!
La sua forma è bellissima, le proprietà benefiche per l’organismo che possiede moltissime. L’anice stellato è il frutto dei superlativi, ma attenzione non è tutto oro quello che luccica.
L’anice stellato è originario dell’Asia, ma è molto diffuso anche nell’America meridionale. Il suo nome particolare deriva dalla forma originale del suo frutto dall’aspetto legnoso a forma di una stella ad otto punte all’interno del quale è un seme oleoso.
UN TOCCASANA UNIVERSALE
L’anice ha al suo interno “il potere” di combattere moltissimi mali e malanni. Ottimo contro herpes e influenza grazie alla sua azione che ne evita la moltiplicazione virale. Dall’anice stellato viene estratto l’anetolo dalle potenti qualità antibatteriche e antinfiammatorie lo rendono perfetto contro vomito e diarrea. Eccellente rimedio contro i dolori addominali, mescolato con il miele invece favorisce la digestione e combatte il meteorismo. Aggiungendone una goccia a un normale sciroppo per la tosse accentua la sua azione espettorante e l’eliminazione del muco. Obbligatorio poi segnalare che, l’anice stellato grazie alle sue proprietà favorisce la produzione di latte nelle puerpere grazie alla presenza di diantheole e photoantheole.
FRUTTO DI BELLEZZA E FRUTTO PROIBITO
L’anice stellato è eccellente anche come cosmetico. Ottimo per la pelle per combattere l’acne con l’unica accortezza di diluire l’olio essenziale di questa spezia con, ad esempio, l’olio di mandorle prima di frizionarlo sulla parte da trattare. Ottimo rimedio anche per combattere i pidocchi.
Attenzione anche al rovescio della medaglia di questo frutto dal sapore deciso simil liquirizia.
Essendo un forte diuretico ad esempio è vietato a chi ha problemi renali. E’ molto calorico – in 100 grami di prodotti ci sono ben 330 calorie e16 grammi di grasso – anche se totalmente privo di colesterolo e ricco di proteine, ferro, calcio, fibre e vitamina C.
In dosi elevate l’anice può diventare molto pericoloso. Assumendone troppo si può avere vomito, diarrea, movimenti oculari rapidi e addirittura, nei casi più gravi si possono avere anche convulsioni.
Esiste addirittura un tipo di anice stellato velenoso. E’ la specie Giapponese (illicium anisatum) che risulta tossico per il sistema nervoso e già a piccole dosi può provocare convulsioni. In Europa l’importazione di questa specie è proibita, ma se viaggiate in Asia fate attenzione: i frutti di questa specie tossica sono più piccoli, meno scavati e dalla forma meno regolare.
CONTRO L’INSONNIA E GLI INCUBI
E’ questo anche un frutto della natura dal glorioso passato basti pensare ad esempio che, nella Roma antica era, insieme al mosto e al formaggio cotti nelle foglie di alloro l’ingrediente principale del mustaceum, l’antenato delle torte nunziali. Un dolce così famoso e diffuso da ispirare persino il proverbio: ”loreolam in mustace quaerere”, ovvero “cercare inutilmente le fogli di alloro nel mustaceum” (probabilmente perché bruciate nel forno!). Fin dall’antichità l’anice era celebre soprattutto per le sue molte proprietà. Plinio il Vecchio suggeriva di dormire con qualche suo seme sotto il cuscino per combattere insonnia e incubi; Ippocrate raccomandava di utilizzarlo per facilitare l’eliminazione del muco e nelle corti inglesi veniva utilizzato nei guardaroba come profumatore.
L’anice è anche una delle spezie che compongono la miscela conosciuta come le “5 spezie cinesi” le altre sono il finocchio, i chiodi di garofano, la cannella e il pepe.
La leggenda narra che questa miscela usata per carni e marinate sia i realtà il risultato del tentativo di creare una polvere magica che richiamasse i 5 elementi fondamentali cinesi: legno, fuoco, terra, metallo e acqua e i 5 sapori base: acido, amaro, dolce, pungente e salato.
LEGGI ANCHE
Olio di ricino per curare capelli e ciglia
Come preparare in casa degli unguenti con oli essenziali fai da te
Olio 31, un olio dalle mille potenzialità
Tutti gli usi del tarassaco, la pianta che purifica