Per disturbi di stipsi e stitichezza, ecco che ci viene in aiuto il rabarbaro. Ecco cos’ è e come utilizzarlo
Il rabarbaro, di cui si utilizza la radice nei preparati erboristici è una pianta antica coltivata dai barbari che si compone di principi attivi, molto utili per l’organismo quali: Glucosidi antrachinonici, Polifenoli, Tannini (ratannino), Acido crisofanico, Acido catartico ed Emodina. Questa pianta usata come rimedio naturale per alcuni disturbi, è dotata anche di uno piccolo apporto di vitamine e minerali.
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RABARBARO, DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE
Il suo vero nome è Rheum palmatum, della famiglia delle Polygonaceae, ma è meglio noto come rabarbaro, termine greco che la indentificava come pianta coltivata dai barbari. Questa pianta proveniente dall’oriente, precisamente dalla Cina, fu resa nota dall’imperatore cinese Shen Nung (2.700 a.C) che in una sua opera ne descriveva le proprietà.
RABARBARO, PROPRIETÀ E BENEFICI
Fra le proprietà più note del rabarbaro, citiamo quelle digestive e lassative, difatti il rabarbaro è un ottimo rimedio naturale contro la stipsi, è inoltre depurativo e particolarmente consigliato per aiutare il fegato. Il rabarbaro ha inoltre proprietà, toniche, antibatteriche, vermifughe e lassative. Si suppone, ma non è stata ancora avvallata tale ipotesi, che questa pianta contenga proprietà anticancro grazie all’azione dei polifenoli.
PROTEGGE LA FUNZIONE RENALE
Una ricerca dimostra che l’estratto di rabarbaro può proteggere il tessuto renale e migliorare i sintomi di insufficienza cronica. La sua efficacia lo renderebbe quindi ideale nel migliorare la funzione renale riducendone i disturbi.
ATTIVITÀ ANTITUMORALE
Come accennavamo di sopra, studi di laboratorio suppongono la capacità di rabarbaro a mostrare effetti antitumorali. L’estratto inibisce la crescita delle e impedirebbe le metastasi. Questi effetti sono attribuiti al contenuto antrachinone.
RABARBARO IN ERBORISTERIA
I rimedi naturali a base di rabarbaro si possono acquistare in erboristeria, sotto forma di: tisane, confetti, tinture, estratti secchi, estratti da nebulizzare ed idroalcolici.
1 RICETTA DI BENESSERE, INFUSO DI RABARBARO
Ingredienti:
5 gr di rabarbaro,
2 gr di bicarbonato di sodio.
Procedimento
Questo infuso si rileva molto utile in caso di stipsi. Mettere un bricco d’acqua a bollire, porre la miscela in infusione per 6 minuti, filtrare e bere prima di coricarsi.
2 RICETTA DI BENESSERE, LIQUORE DIGESTIVO DI RABARBARO
Ingredienti:
2 dl di alcool a 95°,
20 gr di acqua,
25 gr di radice di rabarbaro essiccata,
500 gr di zucchero.
Procedimento
Pestare la radice di rabarbaro e porla a macerare nell’alcol, a cui si è aggiunta l’acqua, per una dozzina di giorni. Quindi sciogliere in un pentolino lo zucchero in poca acqua, versare nella soluzione di acqua e rabarbaro, lasciar riposare una giornata, filtrare ed imbottigliare.
CONTROINDICAZIONI
Ne è sconsigliata l’assunzione in gravidanza ed in allattamento, non somministrare ai bambini, a persone che soffrono di diverticoli o occlusioni intestinali ed in caso di allergia ad uno dei componenti. Non assumere in contemporanea con farmaci per il cuore (chinidinici, digitalici, betabloccanti) diuretici o farmaci contenenti vincamina e fenoxedil. La sua assunzione può interferire con i farmaci assunti. Da evitare il consumo delle foglie: sono tossiche, possono irritare l’intestino e favorire la comparsa di calcoli.
SUGGERIMENTI EXTRA SULL’ ASSUNZIONE
Prima dell’assunzione dei rimedi naturali a base di rabarbaro, si consiglia di consultare un medico. Il sovradosaggio può comportare un effetto irritante o un peggioramento del problema iniziale. A piccole dosi viene utilizzato come lassativo, ma a dosi elevato il rabarbaro può rivelarsi purgante e un uso prolungato causa un effetto astringente che peggiora la stipsi.