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Le piante rare di montagna del cuoco appassionato

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VivAlpi di Marco Picca Piccon è un vivaio specializzato nella coltivazione e riproduzione della flora montana. Tra queste anche la Gentiana, l’Helleborus,e la Pulsatilla

Ti guarda da dietro i fornelli del suo lindo e onesto ristorantino e se gli parli delle minuscole piante che ingioiellano le montagne i suoi occhi si accendono di gioia. Genziane, sassifraghe e C sono la sua felicità e da parecchi anni anche il suo secondo lavoro. Da una vita Marco Picca Piccon si divide a questo modo, tra manicaretti e vasetti da vivaio, alla frazione Cudine di Corio Canavese. Trascorre la mattina cucinando ricette con cui gratificare il palato della clientela (c’è chi affronta chilometri per fare pausa nella sua “osteria di campagna” sopra Ciriè) ma quando slega il grembiule da dietro la schiena diventa il cultore di piante che tanti conoscono. Cinquantenne dallo sguardo ceruleo con in tasca un diploma da perito elettronico mai utilizzato, Marco interpreta in pieno il ritegno piemontese a mostrarsi: parla poco, e solo se richiesto. Lascia che dica tutto il suo sito internet: “VivAlpi è un vivaio specializzato nella coltivazione e riproduzione della flora montana. Si trova a 800 mt di altitudine tra le Valli di Lanzo ed il Canavese, a circa quaranta chilometri da Torino. VivAlpi è nato con lo scopo di riprodurre in un ambiente adeguato piante originarie di zone montuose… I risultati di questi anni sono stati incoraggianti e per questo motivo abbiamo “insistito” molto su generi “difficili” quali Gentiana, Helleborus, Corydalis, Pulsatilla, Astrantia, Aconitum, Ranunculus, Saxifraga e molti altri.

Grazie alla collaborazione con orti botanici, associazioni e vivai esteri, abbiamo raccolto una vasta collezione di “piante madri”: oltre 1000 specie provenienti da tutto il mondo. Dalle Montagne Rocciose alla catena neozelandese, dalla Patagonia alle inaccessibili valli asiatiche, è un susseguirsi di entusiasmanti novità che finalmente possiamo proporre.” Il vivaio è piccolo, allestito dietro casa e dietro il ristorante, sicché basta inerpicarsi qualche metro lungo un sentiero acciottolato in declivio perché si disveli un mondo di meraviglie vegetali. Alcune, le sue preferite e quelle di cui deve valutare il comportamento in giardino, sono ospitate in una roccera dove tutto è miniaturizzato (e infatti per diserbare servono le pinzette da sopracciglia). Marco mostra in silenzio il suo regno senza tradire emozioni, ma se un visitatore lascia trasparire il proprio apprezzamento, prova a superare la ritrosia e racconta storie di passione collezionistica, di semi ottenuti fortunosamente all’altro capo del mondo, di abilità vivaistica acquisita nel tempo, di abnegazione priopria, ma soprattutto delle piante che vivono alle alte quote in condizioni estreme. Dice: “Le piante sono la mia flebo di benessere contro la routine, la mia sfida contro i limiti del vivaismo di pianura”. Nella sua logica di austero uomo di montagna che vive di solidi principi, offre per pochi euro piattini deliziosi e piante meravigliose, gli uni e le altre espressioni di un amore di intensità che di questi tempi, quasi, imbarazza.


Vivaio Vivalpi – Case Forcola, 3 – Frazione Cudine – Corio (TO) www.vivalpi.it

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Mimma Pallavicini

Mimma Pallavicini, naturalista, fotografo e giornalista dal 1985, ha collaborato e collabora con le principali testate del verde italiane. Tiene una rubrica su Gardenia. Traduce e cura l’editing di libri di settore e di enciclopedie di giardinaggio a fascicoli. Ha scritto libri per Fabbri, Edagricole, De Agostini, Zanfi, Cairo, Giunti. Spia con interesse l’evoluzione dell’editoria nel web e fa pratica dei nuovi linguaggi con il blog mimmapallavicini . Vive sulle montagne biellesi.
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