Centinaia di migliaia di tonnellate di microplastiche che navigano nell’oceano possono essere trasportate a terra dalla brezza marina. È questo il risultato di una nuova ricerca.
La microplastica ha invaso ogni angolo del pianeta e si riscontra in qualsiasi regione del mondo. Già precedenti studi hanno dimostrato che le microplastiche possono essere trasportate per lunghe distanze dal vento. Tracce di microplastiche sono state riscontrate nelle montagne dei Pirenei, contenute nel ghiaccio antartico e disseminate sulle spiagge di alcune delle isole più remote del mondo.
Prendendo in considerazione solo l’anno 2018, 359 milioni di tonnellate di plastica sono state prodotte in tutto il mondo. Il 10 percento di questa enorme quantità di microplastica è poi riversata nell’oceano per colpa dell’inquinamento dell’essere umano. Prima dei risultati di questo studio si credeva che le materie plastiche che navigavano nell’oceano rimanessero qui, trasportate dalle correnti e poi che si andassero a depositare sui fondali.
I ricercatori dell’Università di Strathclyde e dell’Osservatorio Midi-Pirenei hanno esaminato le ricerche precedenti, scoprendo che le microplastiche riescono ad arrivare fino agli angoli più remoti del mondo. Su come questo sia possibile è ancora oggetto di discussione.
Per scovare quali cause potrebbero contribuire alla diffusione globale delle microplastiche, il team ha quindi condotto uno studio per analizzare le microplastiche presenti negli spruzzi del mare lungo la costa atlantica sud-occidentale della Francia. Per una settimana, i ricercatori hanno usato dei filtri per catturare le gocce d’acqua provenienti dall’oceano, quindi le hanno analizzate per verificare la presenza di microplastiche. Sono state analizzate diverse direzioni e velocità del vento e anche la presenza di vari eventi meteorologici come una tempesta o nebbia.
I ricercatori hanno trovate prove che le microplastiche vengono espulse dagli spruzzi del mare e rilasciate nell’atmosfera e vengono trasportate sulla terra attraverso il vento. I campioni di microplastica raccolti sono stati davvero molti negli spruzzi del mare e i frammenti di plastica contenuti all’interno sono stati misurati fino a 5 micrometri di lunghezza e fino a 140 micrometri di larghezza
La brezza marina è sempre stata considerata “aria pulita” e libera da agenti inquinanti, ma questo studio mostra quantità sorprendenti di particelle di microplastica trasportate da essa. Sembra che alcune particelle di plastica potrebbero levarsi dal mare tramite la brezza ed entrare nell’atmosfera insieme a sale marino, batteri, virus e alghe.
I ricercatori concludono che se le microplastiche possono sfuggire all’oceano e “rimanere intrappolate attraverso lo scambio oceano-atmosferico”, bisogna approfondire questo processo per cercare di capire come limitarlo.