Per coltivare l’anguria viene impiegata un’enorme quantità di acqua, e se presto questa ci venisse restituita in forma di energia? Secondo i ricercatori del USDA-Agricultural Research Service – presso il South Central Agricultural Research Laboratory di Lane in Oklahoma -, gli scarti e i cocomeri invenduti, hanno le potenzialità per creare uno dei migliori biocarburanti al mondo, grazie al succo molto zuccherino dell’anguria, il quale potrebbe favorire il processo di fermentazione, che a volte dev’essere indotto dall’uomo se si utilizza un altra fonte energetica, creando naturalmente dell’etanolo. Secondo le stime da ogni grammo di zucchero dell’anguria si possono ricavare 0,4 grammi di etanolo, ovvero ogni ettaro può produrre circa 220 litri di carburante.