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La vera storia di McDonald’s e le patatine fritte

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La vicenda giudiziaria alla base dell’apparente leggenda metropolitana che vuole le patatine del noto Fast Food fritte nell’olio arricchito con carne

Cercando in Rete si scopre l’esistenza di un piccolo mistero, che avvolge le patatine fritte di McDonald?s in una sorta di leggenda secondo la quale, si dice, conterrebbero carne. Il popolo di Internet tende a dividersi fra chi ritiene fondata l’informazione e chi, invece, giunge perfino a liquidarla con frasi fin troppo semplicistiche come “Le patate nascono dalla terra, non dagli animali”.Il 6 giugno 2001 l’avvocato americano Haris Bharti ha intrapreso una class action contro McDonald?s per conseguire il risarcimento dei danni cagionati agli avventori attraverso la pubblicità ingannevole (Block v. McDonald?s Corporation, Illinois Circuit Court, Cook County).Cercando in Rete si scopre l’esistenza di un piccolo mistero, che avvolge le patatine fritte di McDonald’s in una sorta di leggenda secondo la quale, si dice, conterrebbero carne. Il popolo di Internet tende a dividersi fra chi ritiene fondata l’informazione e chi, invece, giunge perfino a liquidarla con frasi fin troppo semplicistiche come “Le patate nascono dalla terra, non dagli animali”.

In verità la questione risale a qualche anno fa e essendosi svolta in U.S.A., è verosimilmente rimasta per lo più sconosciuta in Italia, complice anche una minore diffusione di Internet e dei social network di una decina d’anni fa.
Eppure la controversia è durata alcuni mesi, ha avuto una significativa escalation, si sono verificate proteste internazionali e il tutto è perfino finito nelle aule di giustizia statunitensi.

Il 23 luglio 1990 McDonald’s aveva diramato un comunicato stampa affermando che le sue patate french fries erano fritte in olii al 100% vegetali.
Nel 2001 lo scrittore americano Eric Schlosser, nel suo libro intitolato Fast food nation, osservava che le patatine fritte di McDonald’s in realtà contenevano carne di manzo, utilizzata nell’olio con il quale le patate venivano prefritte negli impianti di lavorazione. L’informazione veniva confermata dalla multinazionale il 6 aprile 2001.

Se è vero che non vi è alcun divieto di commercializzare patate fritte arricchite o insaporite con carne, è pur vero che gli obblighi di legge e contrattuali impongono di fornire informazioni veritiere ai consumatori, sia affinchè non ne sia circuita la volontà, che per non recar loro ingiusto danno.
Il 6 giugno 2001 l’avvocato americano Haris Bharti ha intrapreso una class action contro McDonald’s per conseguire il risarcimento dei danni cagionati agli avventori attraverso la pubblicità ingannevole (Block v. McDonald’s Corporation, Illinois Circuit Court, Cook County).

La scoperta di una lettera del servizio clienti di McDonald’s del 1993, che indicava le french fries fra le pietanze adatte ai vegetariani aveva complicato la posizione del colosso, che come prima reazione aveva l’esistenza della pubblicità del 1990, affermando di non aver mai dichiarato le proprie patate fritte cibo vegetariano.
Intanto le violente proteste scoppiate in India costringevano la compagnia a precisare che in quella zona non erano commercializzate patate fritte arricchite con manzo.

La vicenda processuale si è conclusa con una transazione, stipulata il 26 aprile 2002, prevedente i seguenti obblighi in capo alla McDonald’s:
1)    donazione di $ 10.000.000 a favore di organizzazioni non lucrative aventi ad oggetto: vegetarismo (60%), religione induista o sikh (20%), nutrizione infantile o fondi alimentari per bambini (10%), promozione e diffusione della pratica ebraica Kosher (10%);
2)    pubblicazione di scuse formali;
3)    adozione di una tabella illustrativa delle restrizioni alimentari vegetariane di ciascuna tipologia e di linee guida per le compagnie che si rivolgono ai vegetariani;
4)    pagamento di $ 4.000 a favore di ciascuno dei dodici attori;
5)    pagamento delle spese legali, inclusi $ 2.452.000 di onorari per i difensori degli attori.

Ma da allora cosa è cambiato in U.S.A
.? Ancora alla fine del 2011 il servizio clienti americano del fast food confermava che non vi erano state modifiche nelle proprie ricette , mentre il sito ufficiale canadese oggi avvisa che l’olio sarebbe al 100% vegetale (quello di cottura nei ristoranti lo è comunque sempre stato) e che le patate fritte sarebbero vegetarian friendly; nell’elenco ufficiale degli ingredienti pubblicato dal sito americano oggi si rinviene comunque la presenza di derivati del latte, che servirebbero a sostituire il manzo. In Italia, il servizio clienti da noi interpellato nega che oggi ci sia manzo come arricchente delle patatine in questione.

 

Avv. Carlo Prisco
Via Corridoni, 11 – 20122 Milano
Tel 0276005743 – Fax 0276005790
Sito web www.carloprisco.it
Email: [email protected]

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