Con il solo utilizzo dello smartphone, l’automobile elettrica sperimentale “Armadillo-T”, si parcheggia da sola e si ripiega quasi della metà
L’eccentrica due posti, battezzata sull’analogia presentata con il guscio dell’animale al quale assomiglia, potrebbe non vedere mai la produzione, ma è integrata all’interno di un trend di sviluppo focalizzato sui veicoli urbani a basso impatto ambientale.
Per quanto riguarda le prestazioni, la macchina elettrica in questione può viaggiare per 100 kilometri con una carica da 10 minuti e raggiunge una velocità massima di 60 Km/h, ma l’elemento che la rende fuori dal comune si presenta al momento del parcheggio. Quando si tratta di parcheggiare infatti, la parte posteriore della macchina si ripiega sulla parte anteriore, arrivando quasi a dimezzare la lunghezza complessiva dell’auto per un totale di 1,65 metri.
“Queste auto possono essere parcheggiate in ogni angolo di strade ed edifici, che si tratti di appartamenti, centri commerciali o supermercati”, ha dichiarato Suh In-soo, docente dell’Istituto Avanzato di Scienza e Tecnologia della Corea, il quale ha condotto lo sviluppo della macchina elettrica.
Suh ha inoltre rimosso gli specchietti posteriori aggiungendo delle sottili fotocamere digitali che mostrano il retro ed entrambi i lati dell’auto su uno schermo piatto sul cruscotto. Un computer basato su sistema operativo Windows invece comunica con lo smartphone del conducente e abilita il parcheggio automatico.
L’Armadillo-T non è attualmente in grado di circolare legalmente sulle strade della Corea del Sud dal momento che non rispetta alcuni criteri obbligatori, come ad esempio la resistenza in caso di incidenti.
Suh ha tuttavia evidenziato il fatto che la Corea del Sud dovrebbe mitigare le leggi nei confronti delle micro macchine, esonerandole dai requisiti dei crash test dal momento che possono sviluppare velocità relativamente limitate rispetto alle attuali automobili.