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La Feijoa sellowiana pianta insolita e commestibile

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La Feijoa sellowiana è un sempreverde che regala bellissimi fiori e gustosi frutti dal sapore di ananas e fragola

La Feijoa sellowiana, detta anche Acca sellowiana e Pineapple Guava, è un arbusto a più fusti, sempreverde, a crescita lenta, che può arrivare a 47 m. Le foglie sono scure, lucide e spesse. I fiori, medio-piccoli, spesso raccolti a gruppi sono numerosi, di colore bianco rosacei, hanno numerosi stami rosso violetti molto vistosi. Questa pianta, una volta prerogativa di vivai specializzati in piante insolite, è ormai diventata di facile reperibilità almeno presso i numerosi vivaisti ben forniti. I frutti hanno scorza verde, polpa bianca traslucida o giallastra, gelatinosa e con numerosi piccoli durissimi semi; sono grandi come prugne, ovali o piriformi, e sono commestibili. I frutti sono anche estremamente profumati; sebbene non siano dolcissimi, il sapore della loro polpa morbida è stato descritto come un gusto a metà tra l’ananas e la fragola.

LA MATURAZIONE DELLA FEIJOA SELLOWIANA

La maturazione del frutto avviene di solito nei mesi di settembre e ottobre. Quando raggiungono la maturazione, i frutti si staccano spontaneamente dall’albero e cadono: questo è la maniera comune per procedere alla raccolta, dato che la buccia è robusta; si sbucciano con un coltello, o si estrae la polpa con un cucchiaino dal frutto aperto a metà, e si consumano freschi.

I FRUTTI DELLA FEIJOA SELLOWIANA
I frutti raccolti hanno una breve durata, 5 /6 giorni se conservati in luogo fresco. La raccolta al suolo è indicata soprattutto per la preparazione a breve termine di una confettura, adoperando come addensante la polpa di alcune mele, possibilmente acerbe. La feijoa viene coltivata anche in Italia; se ne possono trovare molti esemplari in Liguria, specialmente nella provincia di Imperia dove il clima è mite anche durante l’inverno. La sua coltivazione ha avuto particolare successo, oltre al Sudamerica che ne è terra d’origine, in alcuni paesi dell’ex-Unione Sovietica (Georgia, Azerbaigian) e in Nuova Zelanda.

L’ORIGINE
La Feijoa sellowiana, pur essendo di origine semi-tropicale, sopporta anche temperature moderatamente basse, (fino a -8 °C).
La specie è spesso autosterile, cioè per avere frutto è necessario coltivare almeno due varietà diverse. La pianta è molto resistente, accetta anche suoli sassosi o sabbiosi purché sufficientemente profondi, ma non sopporta suoli eccessivamente umidi e poco drenati. Sopporta discretamente la siccità (specie se in suolo profondo) e col suo fogliame robusto sopporta bene i venti salini. In luoghi ventosi le siepi di Feijoa sellowiana sono spesso usate proprio per proteggere dal vento.

PROPRIETA’ NUTRITIVE DELLA FEIJOA SELLOWIANA

La feijoa sellowiana è molto importante per le sue proprietà nutritive e organolettiche; il frutto ha pochi grassi, ha un’elevata concentrazione di iodio (3 mg./100 gr. di prodotto fresco ), la cui la scarsità nell’organismo umano produce l’insorgenza del gozzo, e non contiene colesterolo. Nella composizione del frutto è stata segnalata la presenza di vit. C e di Betacarotene (precursore della vit. A). Foglie, frutti (soprattutto i semi) e steli hanno proprietà antibatteriche. I frutti presentano, inoltre, proprietà antiossidanti. Oltre tutte queste caratteristiche nutrizionali e organolettiche, è importante menzionare le proprietà che ne determinano l’uso in campo cosmetico. L’estratto vegetale è ricco di principi attivi con funzionalità emollienti, ammorbidenti, toniche, rinfrescanti, elasticizzanti, dermo-purificanti e stimolanti e viene usato da diverse aziende nella composizione dei propri prodotti.

IN CUCINA
In cucina, la Feijoa sellowiana è utilizzata per fare frullati di frutta, marmellate e gelati, per aromatizzare vino e liquori, per dare sapore a yogurt, nonché per dare più sapore a risotti e secondi di carne. Le foglie essiccate, forniscono un delizioso infuso dolce e profumato ed anche i fiori, dolcissimi, vengono aggiunti alle insalate o gustati tal quale perché si sciolgono in bocca con una gradevolissima sensazione di fondente. Questa pianta, una volta prerogativa di vivai specializzati in piante insolite, è ormai diventata di facile reperibilità almeno presso i numerosi vivaisti ben forniti.

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Giulia Bartalozzi

Giornalista, dal 2009 è responsabile della comunicazione per l’Accademia dei Georgofili (la più antica accademia del mondo che si occupa di agricoltura, ambiente e alimentazione) e per la Società Toscana di Orticultura. Per queste due prestigiose istituzioni, gestisce i rapporti con la stampa, i notiziari on-line (www.georgofili.info, www.georgofili.world, www.societatoscanaorticultura.it), le newsletter e i social network. Autrice di libri per bambini con 5 titoli pubblicati da Giunti. Appassionata di natura, arte ed enogastronomia.
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