Conosciamo alcuni dei più comuni sistemi di irrigazione (anche fai da te) per potere scegliere quello più adatto al nostro orto
Le previsioni estive, per quanto non sempre attendibili, fanno presumere diffusi fenomeni siccitosi non certo confortanti per chi coltiva un orto. Il caldo comunque è sempre più vicino e il fabbisogno idrico delle nostre coltivazioni è quindi in aumento. Ma quale impianto scegliere? Conosciamo, quindi, da vicino i pro e contro dei più comuni sistemi di irrigazione.
L’ IRRIGAZIONE
Un’irrigazione attenta e razionale, oltre a farci risparmiare in termini economici, è fondamentale per il benessere del nostro orto: l’acqua, infatti, stimola i processi vitali delle nostre coltivazioni e ne contrasta lo stress termico. Inoltre, la scelta giusta del nostro impianto di irrigazione influirà anche sul consumo dell’acqua e sulle nostre eventuali operazioni di pacciamatura.
QUANDO REALIZZARE IL NOSTRO IMPIANTO DI IRRIGAZIONE
Il momento migliore per scegliere il metodo di irrigazione più adatto alle nostre esigenze è certamente quello della progettazione dell’orto.
Come vedremo, a seconda della nostra coltivazione e del fabbisogno idrico individuale della stessa, potremo decidere per un sistema interrato che obbliga ad una istallazione dell’impianto d’irrigazione contestuale alla lavorazione del terreno o al massimo prima della semina.
QUANDO IRRIGARE
I momenti migliori per irrigare sono:
- In estate, la mattina molto presto quando il terreno è fresco e l’evaporazione si svolge durante le prime ore del giorno oppure la sera, quando il terreno si raffredda, l’evaporazione è ai livelli minimi e le piante hanno un numero maggiore di ore per beneficiare dell’umidità.
- Nei mesi freddi, invece, è preferibile irrigare nel corso della mattina in modo da avere una temperatura dell’acqua e del terreno più elevate.
QUANTO IRRIGARE
Se poca acqua non stimola i processi vitali delle nostre coltivazioni, un eccesso idrico rende le nostre piante più vulnerabili agli attacchi fungini oltre a ridurne le difese immunitarie.
In linea di massima, ricordate che ogni coltivazione ha necessità idriche diverse, che il fabbisogno idrico aumenta nei terreni sabbiosi e con l’aumentare della temperatura e come regola generale che il terreno dovrebbe essere sempre umido ma senza ristagni idrici.
Quest’ultima regola garantisce un microclima umido perfetto, grazie all’evaporazione conseguente all’irrigazione che compensa i picchi di caldo.
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IRRIGAZIONE A PIOGGIA
E’ questo il metodo più semplice, indicato prima della lavorazione del terreno e dopo la semina è purtroppo fortemente sconsigliato a partire dalla germinazione.
L’irrigazione a pioggia, infatti, tipica dei manti erbosi, non è mai selettiva e mirata, pertanto dopo il trapianto o la germinazione può compromettere la nostra produzione, sia danneggiando i fiori e i frutti che facilitando i ristagni d’acqua con conseguenti marciumi e attacchi fungini.
TUBO MICROFORATO
Il tubo microforato o poroso inumidisce il terreno in modo costante grazie alla sua capacità di lasciare trasudare l’acqua. Questo sistema, di facile istallazione e utilizzabile sia in pianura che in collina, evita i ristagni idrici e garantisce un’irrigazione omogenea e razionale, soprattutto se potenziato dall’abbinamento con operazioni di pacciamatura.
TUBO AD ALA GOCCIOLANTE
E’ questo un metodo di irrigazione che prevede un tubo dotato di fori dai quali escono circa 2 litri di acqua ogni ora e che assicurano una giusta e omogenea irrigazione del terreno, soprattutto in caso di monocolture.
Il tubo ad ala gocciolante è un sistema di facile istallazione ma che sconsiglio fortemente: pur essendo sufficiente poggiarlo sul terreno con i fori posti in corrispondenza delle coltivazioni e pur assicurando un uso razionale dell’acqua, questo sistema ha lo svantaggio enorme di non prevedere la possibilità di regolare la quantità di acqua a secondo del fabbisogno della singola coltivazione.
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I GOCCIOLATORI
Gli svantaggi visti col tubo ad ala gocciolante non sono invece presenti nei gocciolatori.
Questi ultimi, infatti, assicurano quantitativi di acqua diversi a seconda della varietà coltivata pur garantendo un utilizzo razionale e minore di acqua.
Questo sistema prevede l’utilizzo di un tubo dotato di appositi raccordi per il posizionamento dei gocciolatori, utilizzabili per molti anni.
IRRIGAZIONE PER SCORRIMENTO
Questo è un sistema semplice ma che implica un enorme consumo di acqua: è sufficiente lasciare il tubo dell’acqua sul terreno e riempire le corsie tra una proda e l’altra.
Il vantaggio più importante dell’irrigazione per scorrimento è dato dal suo potere di bagnare la base del terreno e di preservare la parte apicale della pianta per contro però, questo sistema non assicura la selettività dell’irrigazione con conseguente enorme spreco di acqua che, non potendo essere assorbita dalla pianta, evapora nel corso della giornata senza apportare alcun vantaggio.
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AMPOLLE SUB IRRIGANTI
Sono vasi in coccio con un collo stretto e un tappo.
E’ un’antica tecnica di irrigazione ritrovata e divulgata da Mondorose il vivaio fiorentino di rose antiche.
La sub- irrigazione vuole l’interramento del coccio riempito di acqua. Grazie alla porosità terra terra cotta il terreno rimarrà umido in modo costante, risparmiando fino al 50% del fabbisogno idrico naturale, consentendo infine alle piante le migliori condizioni di umidità. Per info: Mondorose
I KIT PER L’IRRIGAZIONE
I metodi di irrigazione sopradescritti possono essere istallati anche da noi: in vendita anche on line esistono kit per l’irrigazione dell’orto o del balcone completi di programmatore elettrico a prezzi che variano tra i 40 e gli 80 euro, muniti di istruzioni semplici che consentono il montaggio del sistema.
IRRIGAZIONE FAI DA TE
Un metodo economico, seppur non piacevole esteticamente, per piccoli orti è rappresentato dalle bottiglie di plastica dell’acqua: praticate un foro e tagliate il fondo, quindi posizionate le bottiglie capovolte, infilandole nel terreno e riempiendole di acqua, possibilmente piovana.
Questo sistema oltre che economico, consente un rilascio di acqua lento e costante.
LA RACCOLTA DELL’ACQUA PIOVANA
Non è sufficiente scegliere un metodo di irrigazione efficace e che assicuri un uso razionale di acqua per poterci definire ecofriendly.
Esiste, infatti, un’ altro metodo per irrigare in modo sostenibile il nostro orto: utilizzare l’acqua piovana.
Impariamo a raccoglierla e a impiegarla per irrigare il nostro orto e ricordiamo che una gestione attenta di questo bene prezioso, come abbiamo visto in passato, è indispensabile anche per la preparazione di molti prodotti utili per il nostro orto come il cornosilice, il cornoletame, il fladen, il macerato di ortica, solo per citarne alcuni.
CONSIGLI
Qualsiasi sia la vostra scelta, prevedete anche un programmatore elettronico che, oltre ad azionare l’acqua negli orari e per il tempo da voi preimpostati, ha il grande vantaggio di effettuare l’irrigazione anche quando non siete in casa.
Ricordate, infine, che l’acqua potabile non è indicata per le innaffiature perché ricca di cloro, nocivo per il nostro orto e che la temperatura dell’acqua di irrigazione deve essere adeguata a quella dell’aria per evitare shock termici, che potrebbero provocare un conseguente appassimento delle piante.