Lo dice il rapporto delle foreste europee: sono troppo frammentate, ciò rende difficoltosa la vita animale
E’ stato appena presentato, alla conferenza ministeriale per la protezione delle foreste europee i che si sta svolgendo in questi giorni a Oslo, il nuovo rapporto sullo stato delle foreste d’Europa.
Da quanto emerge da questo documento le foreste europee crescano di anno in anno di circa 800 mila ettari costituendo un quarto della superficie delle foreste mondiali.
Il vecchio continente è la regione più ricca di boschi al mondo ospitando circa 1,02 miliardi di ettari, un polmone verde che ha assorbito 870 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno tra il 2005 e il 2010.
Le foreste sono dunque una risorsa insostituibile per combattere i cosiddetti gas serra, l’unico problema secondo quanto fa notare “le Monde” mercoledì 15 giugno pare essere la frammentazione. L’allarme lanciato dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ha sottolineato come questo renda più difficoltosa la vita animale all’interno delle foreste impedendo a questi ambienti di diventare delle riserve di biodiversità. Questo fenomeno investe soprattutto la Spagna, la costa nord del Mediterraneo e il centro Europa e contribuisce a rendere i boschi molto più vulnerabili agli effetti dell’inquinamento e del cambiamento climatico.
Tra le ragioni di questa frammentazione ci sono ovviamente ai primi posti l’urbanizzazione crescente e la conversione dei boschi in terreni agricoli
Per questo secondo il Programma delle Nazioni Unite occorre aumentare le connessioni tra foreste creando dei corridoi verdi.