Si apre la permanente del maestro belga: dieci sculture in bronzo e due gessi sono stati regalati alla città di Firenze
In uno dei parchi più belli di Firenze, il Giardino delle Rose sotto al piazzale Michelangelo, prendono posto, da oggi, dieci sculture in bronzo e due gessi del maestro belga Folon.
Dopo la sua prematura scomparsa, nell’ottobre del 2005, la volontà di Folon è stata fatta propria dalla vedova, Paola Ghiringhelli, che ha deciso di donare al Comune di Firenze le opere del marito.
Nella poesia dello storico roseto, dove si accolgono più di 300 piante in varietà botaniche, antiche e moderne, le opere di Folon rimarranno esposte in una mostra permanente che consentirà anche l’apertura invernale del giardino.
Si potrà così guardare attraverso la grande valigia, Partir, il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio; ci si riposerà accanto al “personnage” di Folon sulla panchina fuori dal tempo di Je me souviens; si accarezzerà Chat, il gattone addormentato sull’erba tra i cespugli di rose; ci si rinfrescherà alle fontane Vivre e Mediterranée o in un angolo ombroso vicino a 25ème Pensée, enigmatica figura foloniana con il capo perso tra la vegetazione; e infine, insieme a L’Envol, si potrà ancora una volta spiccare il volo sulla città e rimirarla dall’alto.
Promotore dell’iniziativa è il Comune di Firenze, con la collaborazione della Regione Toscana, presso la cui sede istituzionale, Palazzo Strozzi Sacrati, sarà collocato stabilmente il grande bronzo Walking.
Partner principale è Eni, l’azienda che ha legato il suo nome alle memorabili campagne pubblicitarie sul metano realizzate negli anni ’90 da Folon e che ha reso possibile l’installazione permanente delle statue nel giardino.
Giardino delle Rose: Viale Giuseppe Poggi, 2 Firenze. Apertura dalle 9 al tramonto.