L’ernia iatale è una delle patologie più incomprese ed è chiamate in causa spesso a sproposito in tutto l’ambito medico
L’ernia iatale è la protrusione parziale o completa dello stomaco attraverso lo iato esofageo, ovvero quel piccolo foro del diaframma che permette il passaggio dell’esofago.
Generalmente piccole ernie in uno stadio iniziale non causano sintomi particolari, ma quando la porzione di stomaco erniata è consistente, la risalita del contenuto gastrico nell’esofago provoca bruciori, rigurgito, dolore al petto e in casi più gravi tosse, dispnea, asma, mal di gola, difficoltà di deglutizione.
LE CAUSE DELL’ERNIA IATALE
Le cause dell’ernia iatale sono varie. Solitamente si tratta di una patologia ereditaria oppure legata all’obesità, alcuni tipi di esercizi fisici come il sollevamento pesi o la tensione quando si deve defecare. Indipendentemente dalle cause la patologia è abbastanza diffusa se si considera che, 6 persone su 10 prima dei 60 anni ne soffre.
I TRE TIPI DI ERNIA IATALE
Tre i tipi principali di ernie iatali. L’ernia da scivolamento che è quella più comune in cui l’ernia va su e giù entrando e fuoriuscendo dalla cavità toracica. Solitamente sono ernie piccole e non causano né grossi problemi né grossi sintomi. L’ernia fissa o paraesofagea in cui la parte superiore dello stomaco rimane intrappolata nella cassa toracica; anche in questo causo i sintomi sono trascurabili anche se maggiori sono le probabilità di avere disturbi a livello esofageo. Il tipo più grave, ma per fortuna anche più raro è l’ernia complicata o mista in cui può assumere forme diverse; in alcune situazioni addirittura tutto lo stomaco forma un’ernia nella cassa toracica e spesso serve un intervento chirurgico per risolvere il problema.
QUALI CURE: SOLO SE NECESSARIO
Una terapia specifica si rende necessaria solo se l’ernia iatale provoca sintomi evidenti, come ad esempio bruciore di stomaco cronico o difficoltà di deglutizione. Una terapia si rende necessaria anche per le infiammazioni e per le ulcere del tratto inferiore dell’esofago.
In generale per curare il bruciore di stomaco e l’esofagite si consiglia di evitare (o usare con moderazione) le sostanze che aumentano il reflusso dell’acido nell’esofago.
Alcuni farmaci sono efficaci per ridurre la secrezione acida dello stomaco, mentre altri aumentano il tono muscolare della parte inferiore dell’esofago, riducendo così il reflusso.
La notte, nel letto alzate l’appoggio per la testa di circa 20-30 centimetri, mettendo dei cuscini o dei supporti sotto il materasso questo perché la forza di gravità permette di tenere gli acidi lontano dallo stomaco durante il sonno.
CUSCINO CONTRO L’ERNIA IATALE
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DIETA PER L’ERNIA IATALE
Quando l’ernia iatale ci tormenta, innanzitutto vanno evitati tutti quei cibi che provocano acidità fra cui caffeina, cioccolato, cibi ricchi di grassi, agrumi, cipolle, alimenti piccanti e speziati, fritti, cibi molto conditi, menta ed alcolici. Da preferire le carni bianche e il pesce rispetto alle carni rosse e agli insaccati; da evitare anche formaggi grassi e limitare i dolci.
I pasti devono essere meno sostanziosi e più frequenti, fra uno e l’altro non devono passare più di due o tre ore. Dopo ogni pasto è preferibile inoltre non coricarsi per almeno due ore per impedire la risalita dei succhi gastrici.
Infine alcuni consigli: se si è in sovrappeso è il momento giusto di mettersi a dieta; evitate di chinarsi e fare esercizi addominali e non indossare cinture strette.