La denuncia di Greenpeace: le stazioni a energia eolica vengono arrestate per distribuire energia dei reattori nucleari
Greenpeace ha presentato un report nel quale si mette in evidenza che l’elettricità prodotta da energie rinnovabili potrebbe coprire il 99,5 % delle fabbisogno europeo entro il 2050 e il 68% già entro il 2030.
L’unica condizione è che il nucleare e i combustibili fossili perdano la loro priorità d’accesso alle reti di distribuzione, lasciando spazio alle fonti pulite. Sul fronte del nucleare nel nostro paese l’associazione ambientalista sta conducendo una battaglia e recentemente ha rilasciato un simpatico video dal titolo “il problema senza soluzione”. Secondo quanto si legge nel report le stazioni a energia eolica in alcuni casi vengono arrestate nei periodi di maggior produttività per distribuire energia prodotta da reattori nucleari o centrali a carbone. Molte cose sono migliorate negli ultimi anni come ad esempio in Germania dove dal 2003 l’energia da fonti rinnovabili è più che raddoppiata fino ad arrivare a coprire nel 2009 il 16,1% del fabbisogno energetico.
Tuttavia a detta dei ricercatori di Greenpeace occorre una scelta più convinta in favore di un’energia pulita anche in termini economici. Nel report si calcola che per raggiungere tali obbiettivi occorrerebbero investimenti per 70 milioni di euro entro il 2030 e altri 28 nei dieci anni successivi.
Questo studio fa parte di una campagna di sensibilizzazione per i paesi dell’UE che Greenpeace conduce anche in vista del prossimo summit sull’energia fissato per il 4 febbraio 2011.