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Orto biologico in equilibrio: come favorirlo

Cosa trovi in questo articolo

L’orto biologico è una scelta di vita, un cambiamento sociale importante: per farlo bene e affinché generi frutti, occorre che l’orto biologico sia in equilibrio.

La prima fase per coltivare un orto biologico è quella della progettazione, ovvero pianificare tramite un disegno o uno schema la posizione esatta delle varie specie di colture che intendiamo coltivare. Questo è importante perché dobbiamo tenere presente che anche nell’Orto vige una regola di Equilibrio, affinché le piante vicine intessano tra loro rapporti che possiamo definire di “simpatia” o di “antipatia”.

Parleremo quindi di Equilibrio nell’Orto biologico, secondo il criterio di colture associate, erbe aromatiche e fiori, seguendo uno Stile Naturale e non invasivo, senza l’utilizzo di sostanze chimiche.

Colture Associate o Consociazione per l’orto biologico in equilibrio

I vegetali che crescono insieme sullo stesso terreno interagiscono fra loro in modi diversi. Possono collaborare alla crescita reciproca oppure sopprimersi per la propria sopravvivenza, possono creare legami indissolubili fra gli apparati radicali, apportando o togliendo sostanze nutritive al terreno.

Le consociazioni nell’Orto, quindi, sono quelle “collaborazioni” che fanno bene alle diverse colture, in modo da poter crescere nel miglior modo possibile grazie ai legami di “simpatia” tra piante vicine.

Quali sono i vantaggi della coltivazione tramite consociazione di colture miste? Vediamoli insieme:

Il terreno, l’acqua e la luce sono sempre utilizzate in modo migliore dalle colture consociate anziché in quelle singole.

Il rischio di perdita del raccolto si abbassa poiché, consociando, almeno una delle due colture sopravvive.

Risulta più efficace la protezione dai parassiti e dalle malattie nelle colture abbinate, anziché in quelle singole.

Consociando diversi ortaggi tra loro si ha un terreno più coperto e, di conseguenza, si riduce anche il rischio di avere erbe infestanti che, infatti, faranno più fatica a radicare e germogliare.

Il terreno presenta un’umidità maggiore grazie all’ombra delle foglie degli ortaggi vicini.

Il raccolto di colture consociate presenta qualità organolettiche migliori rispetto alle mono-colture.

Analizzare il terreno per l’equilibrio nell’orto biologico

Prima di consociare è bene analizzare il terreno in cui andremo a coltivare, sia a livello di struttura (argilloso, sabbioso, drenante), sia a livello di pH (acido, basico, neutro). In questo modo studieremo in modo accurato la strategia migliore per poter coltivare.

Un terreno ottimale è strutturalmente sciolto e ben drenante, con ottima quantità di sostanza organica che possa favorire la crescita delle piante e il pH dovrà essere di valore compreso tra 5.5 e 7.5.

Infatti, è proprio con questi valori che risultano più disponibili Azoto, Fosforo e Potassio, sostanze principali per una crescita sana e rigogliosa delle piante.

Una volta analizzato e reso il terreno ottimale per la crescita sana delle piante, possiamo individuare le colture che tra loro stanno bene vicine, così da poter procedere alla realizzazione del progetto del nostro Orto.

Quali sono le consociazioni più efficaci

Vediamole insieme:

Barbabietola e Lattuga: esse traggono beneficio reciproco, poiché la lattuga con le sue foglie larghe ombreggia il terreno trattenendo più umidità e favorendo sia la propria crescita che quella della barbabietola. Essa infatti, crescendo verso l’alto, non interferisce con la crescita della lattuga.

Carota e Cipolla: esse traggono beneficio reciproco, poiché l’una scaccia i parassiti dell’altra. È bene però ricordare che la carota è una coltura che ha maggiori esigenze di acqua rispetto alla cipolla, che quindi potrebbe ad un certo punto presentare delle malattie causate dall’eccesso di acqua.

Cavoli e Barbabietola: stanno bene vicine, perché le sostanze che rilasciano e consumano sono compatibili tra loro.

Cavoli e Pomodoro: sembrerà una consociazione strana, ma la pianta di pomodoro allontana la “cavolaia”, un insetto che fa parte della famiglia dei lepidotteri. In fase adulta possiamo vederlo svolazzare come farfalla, ma a preoccupare il coltivatore è il bruco, implacabile divoratore delle piante di cavoli. Si può, quindi, intervenire con un macerato di foglie di pomodoro usandolo come antiparassitario naturale.

Fagioli e Mais: esse stanno bene vicine, perché la pianta di fagiolo (leguminosa) rilascia nel terreno l’azoto, sostanza necessaria per la crescita del mais. Quest’ultimo invece può fungere da sostegno per la pianta di fagiolo rampicante, qualora questa sia sprovvista di rete.

Melanzana e Fagiolini (o leguminose): la melanzana con il suo apparato fogliare ombreggia il legume che, in cambio, allontana la dorifora, un parassita della melanzana. In generale, possiamo consociare Solanacee (pomodori, melanzane, peperoni, peperoncini, patate) e Leguminose (fagiolini, fagioli, piselli, fave), prestando sempre attenzione agli ingombri di spazio.

Pomodoro e Basilico: il basilico favorisce la crescita della pianta di pomodoro, migliorandone il frutto sia a livello di aroma e gusto. Inoltre allontana mosche e afidi che potrebbero intaccare in modo irreparabile la pianta. Il pomodoro, ricambierà il favore ombreggiando il basilico, che sotto ai raggi del sole potrebbe ricevere scottature e, di conseguenza, essere inutilizzabile in cucina.

Erbe Aromatiche & Fiori

Attorno all’aiuola in cui andremo a trapiantare i nostri ortaggi possiamo inserire delle erbe aromatiche e fiori, che possono aiutarci nella difesa naturale da parassiti, afidi e malattie.

Rosmarino, timo, menta, santoreggia, salvia e basilico sono molto indicate, perché grazie al loro profumo persistente allontanano ospiti indesiderati nell’Orto, come l’afide nero, acari, zanzare, cavolaia, lumache e mosche.

La Calendula e la Lavanda, invece, sono ottime aiutanti in quanto attirano insetti impollinatori e scacciano i parassiti del terreno.

Ci sono, poi, una serie di piante che attirano insetti utili per la difesa naturale e biologica da afidi e parassiti, queste erbe sono: borragine, aneto, achillea millefoglie, finocchio selvatico e menta. Sono per la maggior parte erbe spontanee, ma si possono facilmente riprodurre tramite semina diretta, oppure in semenzaio.

La coltivazione di fiori nell’Orto biologico è utile per l’equilibrio dell’ecosistema, per un effetto ornamentale e per le loro funzioni positive sugli ortaggi. Con un’attenta pianificazione si possono avere delle aiuole con fioriture per ogni mese dell’anno!

Ecco quali sono i fiori utili nell’Orto biologico

Calendula, Girasole, Nasturzio, Tagete, Camomilla, Borragine, Malva, Zinnia, Lavanda, Echinacea, Issopo.

Alcuni dei fiori sopra elencati sono anche commestibili, sono indicati per ricavarne dei decotti e tisane, essiccandone solo il fiore oppure anche le foglie.

In questo breve articolo abbiamo visto come si effettua una progettazione da zero del nostro Orto, tenendo in considerazione le sue caratteristiche strutturali ed organolettiche; quali sono i vantaggi per effettuare la consociazione, in base anche agli ortaggi che intendiamo coltivare; l’utilizzo delle erbe aromatiche e fiori, utili per una difesa biologica da malattie che potrebbero insorgere nel nostro orto.

Mattia Frigerio per Az. Agr. L’Orto che fa la differenza

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L'orto che fa la differenza

Siamo Ortolani, non di professione perché nessuno di noi lo è… ci siamo “auto-formati” durante tutti questi anni. Ci occupiamo di coltivare la terra con tecniche non invasive e 100% Naturale, ed intervenendo, se necessario, con i metodi sani e naturali “di una volta”. Crediamo in un futuro, un futuro Sociale, dove tutti possono trovare inserimento lavorativo nel Mondo
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