Vuoi un forno per le pizze? Oppure un forno per il pane? Fattelo da solo. Non è difficile e costa niente. Leggi come fare
State progettando di acquistare un forno a legna da posizionare nel vostro giardino? Perchè non provate a costruire un forno con le vostre mani realizzando un forno in terra cruda. Sembra davvero incredibile come impastando terra, sabbia e paglia sia possibile dare vita ad un prodotto così complesso.
State progettando di acquistare un forno a legna da posizionare nel vostro giardino? Perchè non provate a costruire un forno con le vostre mani realizzando un forno in terra cruda. Sembra davvero incredibile come impastando terra, sabbia e paglia sia possibile dare vita ad un prodotto così complesso.
Prima di considerare l’eventuale costruzione di un forno in terra cruda è importante procurarsi una buona forza lavoro, chiedendo aiuto ad amici e parenti, poichè il lavoro manuale è davvero faticoso.
In seguito individuate il posto migliore dove posizionare il vostro forno per il pane, potete scegliere di metterlo in casa o in giardino, anche se sarebbe meglio posizionarlo sotto una tettoia o una veranda così da poterlo sfruttare anche durante la stagione invernale. A questo punto potete iniziare il procedimento per la costruzione del vostro forno in terra cruda cominciando dagli elementi per il suo assemblaggio.
Occorrente per la costruzione di un forno in terra cruda
Munitevi di circa una cinquantina di mattoni refrattari e altri laterizi, un ballino di paglia e mezzo metro cubo di sabbia fine da fiume. Evitate di utilizzare la “sabbia di frantoio” perché ottenuta macinando calcinacci e altri rifiuti edili altamente dannosi.
Per la terra potete benissimo prenderla dal vostro giardino o reperirla presso un contadino (ne bastano circa 7-8 carriole). Una buona terra deve essere composta da un quantitativo di argilla, che gli permette di essere appiccicosa quando bagnata e dura quando asciutta, per testare la validità dell’elemento provate con dei test formando alcune pagnottine miscelate con quantità diverse di sabbia (che serve per smagrire l’impasto), da fare asciugare poi all’ombra.
Una volta essiccate scoprirete se il composta “ritira” o se compaiono delle crepe, in seguito provate con la cottura delle pagnottine di terra e sabbia per vedere se reggono alle alte temperature. Certe varietà di terra, a causa della presenza di alcuni minerali, manifestano delle crepe all’interno del forno.
Vi consigliamo in alternativa ai mattoni refrattari, per la base, di riutilizzare dei mattoni vecchi da preferire a quelli moderni che si sfogliano al contatto con il calore.
Procedimento per la costruzione del forno in terra cruda
Una volta reperito tutto il materiale per la costruzione del vostro forno in terra cruda, non vi resta che procedere alla sua realizzazione per aiutarvi in questa operazione abbiamo deciso di guidarvi passo dopo passo seguendo e indicazioni del sito Roverella molto qualificato sulla produzione di questo tipo di costruzioni.
Iniziate la preparazione del forno in terra cruda partendo dal basamento posizionando alcuni mattoni refrattari su un leggero strato di sabbia, puntate ad ottenere una superficie piana e liscia evitando però l’utilizzo di malta di alcun genere e senza lasciare che la sabbia penetri tra i mattoni.
A seguire, con la sabbia umida, modellate un emisfero che abbia le dimensioni dell’interno del forno che volete costruire. Ovviamente non sarà possibile creare un forno di grandi dimensioni, non può essere più ampio di una sessantina di centimetri di diametro.
Procedete con lo stesso meccanismo usato per mettere in piedi un castello di sabbia, badate bene a creare la cupola di sabbia con una forma liscia e regolare. Non attendete troppo per l’asciugatura, procedete subito col rivestimento di argilla e sabbia.
Un ottima idea è quella di porre qualche foglio di giornale bagnato tutto intorno alla cupola di sabbia, vi servirà quando andrete a scavare via la sabbia individuando il limite tra la sabbia e l’argilla di rivestimento, cosa non del tutto facile.
E’ arrivato il momento di stendere il primo strato d’argilla, questa operazione deve essere fatta con estrema cura onde evitare che la forma di sabbia si rovini o precipiti, cercate di pressare l’argilla sempre su se stessa piuttosto che verso la forma di sabbia.
Aggiungete argilla sino al raggiungimento del colmo della cupola, ricoprendola completamente, importante che lo spessore sia uniforme il più possibile e che aderisca bene alla forma di sabbia. Se ossevate che l’argilla cola via,vuol dire che è troppo bagnata, se invece si sbriciola o si separa vuol dire che è troppo asciutta.
A questo punto realizzata la cupola, iniziate ad intagliare la bocca. Se avete azzeccato il mix di sabbia, argilla e acqua potete aprire la bocca subito. Segnate la dimensione della bocca sulla cupola di argilla con un qualsiasi attrezzo appuntito, ricordando che la sua altezza massima deve essere pari a circa il 60/65% dell’altezza totale interna del forno.
Provate ad praticare un piccolo foro per introdurre la mano, portando via solo poco sabbia. Scavare un canale interno non troppo grande aiuterà a far asciugare l’impasto senza troppo comprometterne la stabilità.
Questa apertura vi permetterà di valutare la stabilità all’interno delle pareti di argilla, se la resistenza è buona, potete procedere con la costruzione. A seguito del taglio della bocca, bisognerà stendere un’ulteriore strato di rivestimento.
Il primo strato infatti rappresenta quello di cottura, quello che tratterrà il calore del fuoco e lo restituirà ai cibi da cuocere. Dovrà essere creato uno per l’isolamento termico, per permettere al calore di non disperderlo all’esterno.
Lo strato per l’isolamento termico viene composto da un impasto di argilla e paglia di fieno. In alternativa si può usare un impasto di argilla e vermiculite o perlite, o di argilla pura mista ad argilla espansa. Procedete nel rivestimento nello stesso modo del primo strato, aumentando però lo spessore di almeno un terzo, sempre avendo cura di distribuirne una quantità uniforme su tutta la superficie.
A questo punto svuotate completamente il forno dalla sabbia, pulendola via per bene, se desiderate potete inserire una canna fumaria all’interno della bocca del forno praticando un piccolo tunnel all’interno della forma.
Concludete il vostro forno in terra cruda con l’ultimo rivestimento che servirà a proteggerlo dalle intemperie, adesso scatta la vena artista dentro di voi. Un sottile strato di argilla e sabbia finissima costituirà una sorta di intonaco idraulico, che darà la forma definitiva al forno.
Per una superficie liscia, aspettate che l’ultimo strato sia quasi secco, e lavoratelo con un panno umido. Mentre per donare una forma artistica al forno, vi consigliamo di mescolare l’argilla al letame secco di animali da pascolo, attraverso delle microfibre vegetali migliora la resistenza e la lavorabilità.
Adesso bisogna aspettare che il forno si secchi per cominciare a cucinare, per l’impazienti accendete dei piccoli fuochi per permettere l’accellerazione della disidratazione e la stagionatura dell’argilla.
Non rimane che chiamare i vostri amici e offrirgli una bella pizza cotta all’interno del vostro nuovo forno in terra cruda.
Corso per l’auto-costruzione di forni in terra cruda
Sicuramente alla lettura di una guida è meglio la pratica manuale per imparare a costruire un manufatto in terra cruda. Proprio per questo in giro per il nostro paese sono moltissimi i corsi dedicati alla realizzazione di forni in terra cruda, essendo un’attività da fare prettamente all’aria aperta quasi tutti i corsi si svolgono nella stagione estiva.
Quindi siete ancora in tempo per prenotare il vostro posto all’interno della classe, vi consigliamo di consultare il sito Passileggerisullaterra.it
dove troverete l’elenco dei corsi per l’auto-costruzione dei forni in terra cruda in tutta Italia.
Dopo aver costruito il vostro forno in terra cruda non vi resta che prepare delle ottime foccace e del buon pane fatto in casa da infornare e gustare in compagnia degli amici. Con il forno in terra cruda avrete un sicuro guadagno, in primis sulla bolletta visto che non utilizzerete la corrente, poi perchè grazie alla capacità della terra di non raffreddare in fretta potete infornare anche più di una volta con un solo fuoco.