I chiodi di garofano hanno proprietà benefiche conosciute fin dall’antichità: tra le altre sono indicati per combattere la stanchezza e spossatezza e il mal di testa
I medici senesi del 500 scrissero che, cotti i chiodi di garofano in una tazza di latte stimolano le “forze di Venere”, “giovano ai difetti dello stomaco, del fegato, del cuore e del capo” e “corroborano al coito”.
DAL BOCCIOLO DELL’EUGENIA
I Chiodi di garofano si ricavano dal bocciolo essiccato della pianta Eugenia caryophyllata, albero sempreverde della famiglia delle Myrtacee. Nonostante il nome possa ingannare niente hanno a che fare col garofano.
Trattasi di una spezia molto diffusa in Oriente arrivata alle nostre latitudini nel XVIII secolo.
Sono caratterizzati dalla presenza del polifenolo denominato: eugenolo. E’ lui che domina anche nel suo olio essenziale ed è lui a conferirgli quel particolare aroma e fragranza che l’hanno reso popolare anche in cucina oltrechè nei profumi.
L’eugenolo ha grosse proprietà antisettiche e anestetiche e, insieme a lui, nei chiodi di garofano è anche il beta carioffilene un antinfiammatorio naturale.
CHIODI DI GAROFANO: ANALGESICI, ANESTETICI, DIGESTIVI
Sono conosciuti soprattutto come eccellente rimedio naturale contro il mal di denti grazie alle qualità anestetiche e analgesiche locali, ma sono anche eccellenti come digestivo e tonificante.
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Stimolano la circolazione sanguigna, aiutano a combattere la stanchezza e spossatezza, il mal di testa e pare che abbiano anche proprietà afrodisiache.
Potenti antiossidante naturale combattendo i radicali liberi aiutando anche a rimanere giovani, contrastano la sensazione di nausea, l’indigestione e i disturbi intestinali. Grazie alle proprietà antinfiammatorie i chiodi di garofano sono rimedio per malattie da raffreddamento quali raffreddore e bronchite, ma combattono anche asma, sinusite, reumatismi e artrite. Contro le micosi si possono utilizzare soprattutto sotto forma d’infuso per trattare le micosi.
IN CUCINA PER AROMATIZZARE BISCOTTI E LIQUORI
I chiodi di garofano sono ampiamente utilizzati in cucina per aromatizzare dolci, frutta cotta,
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panpepati, biscotti, creme, liquori e vini aromatizzati. Più antico ma ancora diffusi per aromatizzare minestre e zuppe, carni stufate e selvaggina. Il suo sapore pungente è usato alcune per contrastare alcune verdure dolci e per aromatizzare tè e infusi.
COSMESI: PROFUMI, OLIO ESSENZIALE E AFRODISIACO
Il particolare profumo dei chiodi di garofano, così intenso e pungente lo rende ingrediente di molti profumi e il loro olio essenziale è molto usato nell’industria cosmetica.
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In Indonesia viene utilizzato per produrre sigarette aromatiche mentre, se messi in un sacchettino nell’armadio sono perfetti per tenere lontane le tarme, così come se riposti in una ciotolina nella dispensa tengono lontane le farfalline del cibo. Infine, se messi con limone sui davanzali allontanano le mosche. Da non sottovalutare anche il potere afrodisiaco dei chiodi di garofano, conosciuto sin dall’antichità: greci, romani, egiziani li utilizzavano per stimolare il desiderio sessuale e per garantire un rilassamento fisico e mentale. L’unico mito da sfatare riguarda la relazione tra fertilità e chiodi di garofano: non esiste infatti nessuna correlazione tra il concepimento e questa spezia, che anzi potrebbe avere effetti collaterali in donne che cercano di avere un figlio. Meglio limitarsi a godere delle svariate proprietà di questa spezia, senza dare credito a leggende metropolitane.
USI: INFUSI, GARGARISMI E TINTURE
L’infuso è utilizzato per attenuare nausea, indigestione e disturbi intestinali, mentre l’olio essenziale, oltre a essere un valido antisettico contro i virus e le micosi, svolge anche una grande azione anestetica.
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Fantastica infatti è la soluzione per il mal di denti di applicarne una goccia di essenza pura direttamente sulla parte dolente.
E’ talmente grande e consolidata la sua proprietà in campo odontoiatrico al punto che, l’olio di chiodi di garofano è spesso ingrediente di tanti dentifrici e collutori.
Per sciacqui e gargarismi si consiglia di usare la tintura che si ottiene versando 20 grammi di chiodi di garofano in 100 grammi di alcol al 70%; lasciare riposare 10 giorni, poi filtrare.
In caso di inappetenza si può rafforzare l’effetto aumentando l’azione della tintura con una scorza di cannella e zenzero da assumere 15-20 gocce più volte al giorno con acqua o tisana.
LE CONTROINDICAZIONI
Per sicurezza è sempre bene non utilizzare i chiodi di garofano in gravidanza, specie nell’ultimo trimestre e durante l’allattamento. Inoltre ne è sconsigliato l’uso in persone che soffrono di ulcera e dermatiti. Da utilizzare con cautela da chi è in terapia con anticoagulanti a causa della presenza in esso di eugenolo. A dosi elevate l’olio essenziale è tossico per il fegato e il sistema nervoso. Mai applicarlo puro sulle gengive e pelle perché irritante.
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