Gli attivisti della Sea Shepherd hanno attaccato la nave ammiraglia costringendola alla resa
E’ notizia dell’ultim’ora che è stata ritirata l’imponente flotta giapponese che dava la caccia alle balene, sospendendone almeno per ora le attività. Questo grazie al contrasto effettuato da un gruppo di attivisti della Sea Shepherd Conservation Society che hanno attaccato la nave ammiraglia portandola almeno per ora alla resa.
La flotta consta di 4 imbarcazioni con un equipaggio di ben 180 persone . A niente sono servite le denuncie anche dell’Australia alla Corte internazionale dell’Aia contro lo scempio di balene nell’Oceano meridionale effettuate dal Giappone, che solo nell’anno scorso è riuscito ad uccidere 506 esemplari adulti e quest’anno si vorrebbero attestare sulle 800 unità. Un danno incredibile per la specie ittica che va piano piano decimandosi per questa attività al limite della legalità.
Il Giappone infatti per aggirare una moratoria del 1986, che non ne consente l’uccisione a scopi commerciali, ha denunciato di cacciare gli animali a fini scientifici. Ad ora non si sa per quanto la sospensione della caccia rimarrà in vigore.
Per saperne di più: http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE71F04S20110216