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Niente più bruchi delle rose (argidi): ho un rimedio super bio!

Cosa trovi in questo articolo

Contro i bruchi delle rose ho trovato un rimedio naturale che non ha nessun impatto ambientale e giuro: funziona! Leggi la guida con dosi e foto: ti racconterò per filo e per segno come fare per salvare le tue rose e la biodiversità dell’orto e del giardino!

I bruchi delle rose (Argidi) sono diventati, almeno nel mio giardino, una presenza ingestibile. Proliferano velocissimamente e sono voracissimi! In una giornata riescono a sfogliare una rosa intera.
Negli anni ho provato di tutto, partendo dal prelevamento manuale bruco per bruco fino a ingabbiare in un sacchetto gli insetti madre per poi portarle lontano. Un’impresa titanica e soprattutto, impossibile da gestire, anche perché nella vita, almeno io ho anche altro da fare che andare a rincorrere i bruchi sulle foglie dalla mattina alla sera!
Quando mi sono trovata con l’infestazione dei bruchi delle rose che non gestivo più, ho ceduto al piretro!

Usandolo solo la sera, in piccole quantità e indirizzandolo solo nella parte infettata nel tentativo di non andare a disturbare gli insetti utili che poi al mattino si sarebbero posati tra le corolle dei fiori. Sapendo benissimo che anche l’attenzione più accurata non avrebbe mai generato la perfezione.

Poi leggendo qua e là mi sono imbattuta in una ricetta a base di pepe. “Eccomi – mi sono detta- sarà la solita ricetta acchiappacitrulli che mi farà solo perdere tempo!”

Ma poi mi sono convinta che andava provata come ultima spiaggia prima di passare al bacillus thuringensis, che ancora non non ho mai provato e per il quale provo una certa ritrosia, solo per il fatto che un bacillo!

Non ci si può credere ma il macerato di pepe nero funziona benissimo sia bruchi delle rose adulti che sulle aree dove vengono deposte le uova dell’Argida.

Praticamente ha un effetto immediato a quanto vedo io di essiccamento dell’imenottero.

Non contenta, visto che già utilizzo il macerato di aglio contro gli afidi, ho pensato di unire le due cose e vedo che vanno molto bene insieme. Questo mi consente di avere un solo spruzzino con i macerati uniti.
L’unico neo viene dal macerato di aglio che è davvero puzzolente, però onestamente in una mezzora il cattivo odore se ne va e tutto sommato le piante rimangono sane e soprattutto i frutti dell’orto non soffrono di trattamenti invasivi. Così posso tenere fiori e ortaggi vicini gli uni agli altri senza usare insetticidi invadenti.

Quindi, a seguire, la ricetta e la somministrazione contro i bruchi delle rose.

COSA SERVE

  • Mezzo litro di acqua
  • 30 grani di pepe nero (io uso il tellicherry extra bold una bomba!)
  • 4 spicchi di aglio
  • Un colino a maglia stretta
  • Uno spruzzino
  • Un contenitore per la macerazione

PRIMO PASSAGGIO

Contro i bruchi delle rose bisogna partire a preparare l’infuso almeno un giorno prima della comparsa degli imenotteri defogliatori (praticamente dei bruchi) , quindi conviene tenere sempre pronta la miscela. Per prima cosa si tritano grossolanamente i grani di pepe nero e si tagliano o si schiacciano gli spicchi di aglio.

SECONDO PASSAGGIO

Si unisce il tutto all’acqua e si lascia macerare almeno 12 ore in un contenitore chiuso (io tengo tutto fuori sotto il sole).

TERZO PASSAGGIO

Si filtra con il colino il liquido che ci serve (se abbiamo fatto più di mezzo litro e ne dobbiamo usare di meno ci merita lasciare in infusione il materiale fino a quando non lo andremo a utilizzare). Il filtraggio è necessario perché i pezzetti di pepe e di aglio vanno a ostruire i fori dello spruzzino e, per esperienza, diventa impossibile utilizzare il liquido in modo uniforme.

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QUARTO PASSAGGIO

Sappiamo che i bruchi delle rose iniziano il loro viaggio uscendo dalle fessure procurate dall’insetto madre sui fusti novelli della rosa e da lì in forma di polvere nera si spandono sulle foglie sottostanti per poi piano piano iniziare a crescere defogliando la pianta partendo dalla faccia posteriore della foglia. Con lo spruzzino quindi possiamo irrorare bene questi tagli verticali da dove partiranno i bruchi per poi proseguire sulle parti sottostanti dove si vede la polvere nera. Infine girando le foglie possiamo bagnarne tutta la faccia. Ricordate che i bruchi delle rose partono dall’alto, irrorate bene e controllate sempre che non vi siano tagli nuovi.

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Giulia Premilli

Già autore televisivo dei programmi di Videomusic e Tmc2 è passata alla carta stampata arrivando a dirigere d’Ex Toscana allegato a Il Giornale e Il Giornale della Toscana. Da anni si occupa di attualità e temi del verde come freelance giornalista e fotografo per D di Repubblica, Toscana Qui e il Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera. Per Stile Naturale è direttore ed editore.
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