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Bombe di semi per guerriglieri verdi

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Dalla Sardegna il distributore di bombe di semi: una azione dal basso a metà tra il guerrilla marketing e il guerrilla gardening

E’ iniziata la guerriglia verde per colorare le nostre città: bombe di semi da gettare e lasciar fiorire nell’ambiente! L’idea viene dalla Sardegna ed è stata lanciata dall’associazione Marrai a Fura lo scorso gennaio a Cagliari durante festival “Dire, Fare, Sostenibile e Solidale”, riscuotendo un notevole successo. Visitando lo stand dell’associazione, adulti e bambini hanno potuto acquistare alla cifra simbolica di 1 euro queste pacifiche bombe da lanciare e far germogliare.
Se un tempo i vecchi distributori da bar contenevano delle palline di gomma, oggi Marrai a Fura ha pensato di riutilizzarne uno per distribuire le bombe di semi. “Chiunque lanciando la pallina in uno spazio incolto può contribuire a far nascere un fiore che dia un po’ di colore alle nostre città – raccontano gli amici dell’associazione – con una di quelle azioni dal basso di cui spesso parliamo sul portale Marraiafura.com”.
L’associazione che si occupa di comunicazione nel campo della progettazione partecipata e della sostenibilità – per questa iniziativa a metà strada tra il “guerrilla marketing” e il “guerrilla gardening”, ha rivisto in chiave locale le tecniche adottate dall’agronomo giapponese Fukuoka, che teorizzava un’agricoltura del non-fare in cui l’intervento umano fosse ridotto al minimo e riuscì a far fiorire il deserto usando dei semi contenuti in involucri argillosi.
Le palline di Marrai a Fura contengono semi ad alta germinabilità di differenti varietà di fiori – adatti all’ambiente urbano e al clima sardo – tenuti insieme con il làdiri, l’impasto di terra argillosa e paglia con cui viene fabbricato nell’isola il tradizionale mattone in terra cruda. Questo involucro costituisce una sorta di incubatrice per i semi. Inoltre la biodiversità di specie contenuta nelle palline assicura che su qualunque terreno cada, almeno un seme possa germogliare. “L’obiettivo dell’operazione – spiega Marco Piccolo, presidente dell’associazione – è duplice: da un lato sensibilizzare i cittadini alla partecipazione attiva, stimolandoli a prendersi cura degli spazi pubblici. Dall’altro ricordare come sia possibile attirare l’attenzione su temi impegnativi, grazie ad azioni semplici, a basso budget, facilmente replicabili… e anche divertenti!”.
Il guerrilla gardening è un movimento attivo in tutto il mondo che ha tra i suoi intenti la cura da parte dei cittadini degli spazi verdi lasciati abbandonati. Il tutto attraverso operazioni di “giardinaggio clandestino”: teoricamente è illegale piantare fiori senza autorizzazione nelle aiuole pubbliche. Queste operazioni però richiedono spesso l’utilizzo di attrezzature adatte e ovviamente un certo pollice verde… a meno che non si abbiano casualmente tra le mani le bombe di semi di Marrai a Fura!
Il distributore utilizzato per il festival è attualmente ospitato dalla bottega Eticando di Cagliari, che ha cofinanziato l’iniziativa. Ma l’associazione non esclude di far crescere una piccola famiglia di distributori di bombe di semi da far girare per l’Italia.

Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione.
www.marraiafura.com

 

 

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Letizia Materassi

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