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Bacillus Thuringiensis: cos’è e come si usa nella lotta biologica

Cosa trovi in questo articolo

Il Bacillus Thuringiensis è un batterio entomopatogeno utilizzato in agricoltura biologica contro le patologie che colpiscono coltivazioni arboree ed erbacee. Vediamo le 5 subspecie più comuni, le dosi e i loro utilizzi nell’orto e nel giardino

Il Bacillus Thuringiensis Berliner è un microrganismo unicellulare a forma di bastoncino reperibile anche nei terreni e descritto agli inizi del 1900 dal tedesco Berliner che isolò il batterio da larve di tignola della farina provenienti da un mulino della Turingia, da cui è derivato il nome specifico. Solo negli anni ’60 però, grazie alla scoperta della subspecie Kurstaki, iniziò l’effettivo perfezionamento di questo efficace insetticida biologico ad opera dell’industria fitofarmaceutica. Ad oggi sono stati individuate oltre 80 subspecie con specifica attività insetticida contro diversi fitofagi. Conosciamo da vicino le cinque varietà ed i relativi ceppi maggiormente utilizzati.

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BACILLUS THURINGIENSIS – SUBSPECIE KURSTAKI

Il Bacillus Thuringiensis subspecie Kurstaki o Btk, è un batterio che produce dei cristalli proteici che una volta ingeriti dalle larve degli insetti sensibili manifestano la loro efficacia insetticida trasformandosi in una sostanza estremamente tossica, che produce la paralisi della muscolatura intestinale e dell’apparato boccale, con conseguente morte delle larve entro 5 giorni. A questa varietà appartengono molteplici ceppi:
– Il Btk HD1 è un prodotto specifico per le larve di lepidottero che si nutrono dell’apparato fogliare di varietà forestali e ornamentali; è particolarmente efficace contro tignola, nottue, cavolaie, processionarie, falene defogliatrici e contro molte altre larve di lepidottero, per le quali non risulta fitotossico. Inoltre, questo insetticida biologico non pregiudica la vita delle api e degli insetti utili.
– Il Btk EG 2348 è anch’esso specifico contro le larve di lepidottero ma è ottenuto con una tecnica di miglioramento genetico. E’ indicato contro tortricidi, tignole, nottue e processionarie. Si distribuisce su larve giovani effettuando una bagnatura omogenea che assicura, una volta ingerita, la cessazione del nutrimento delle larve che muoiono in pochi giorni.
– Il Btk EG 2371, ugualmente efficace sulle larve di lepidottero, è ottenuto con la tecnica del miglioramento genetico. Attivo su tortrici, tignole, cavolaie, nottue, processionarie, si distribuisce su larve giovani che, ingerendo il prodotto, cessano di alimentarsi e muoiono in pochi giorni.
– Il Btk EG 2424 è un insetticida biologico che, a differenza dei ceppi sopra descritti, agisce contro le larve di coleotteri crisomelidi ed in particolare contro la dorifora. Ottenuto con la tecnica del miglioramento genetico, questo prodotto una volta ingerito dalla giovani larve attiva una tossina che paralizza l’apparato boccale di questi insetti che, smettendo di nutrirsi, muoiono in 3-5 giorni.
– Il Btk SA 11 è un prodotto ottenuto per selezione, attivo per ingestione sugli stadi larvali dei lepidotteri più dannosi per l’economia agricola e forestale, si utilizza sulle larve neonate o nei primi stadi di sviluppo.
Btk Z-52 è un insetticida biologico ottenuto per selezione e attivo per ingestione sugli stadi larvali di numerosi lepidotteri infestanti colture arboree, erbacee, orticole e floricole. E’ consigliabile intervenire con questo prodotto nella fase di schiusura delle uova e su larve giovani.

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BACILLUS THURINGIENSIS – SUBSPECIE AIZAWAI

Il Bacillus Thuringiensis subspecie Aizawai o Bta comprende diversi ceppi dei quali solo uno è particolarmente diffuso:
– Il Bta ABTS 1857, un prodotto insetticida che risulta particolarmente attivo contro le larve di lepidotteri nottuidi. Questo ceppo, presente in natura e quindi non modificato geneticamente, una volta ingerito attiva delle tossine che bloccano il nutrimento delle larve e provocano un’infezione setticemica che le uccidono in pochi giorni. Va applicato su larve giovani perché più sensibili e può essere impiegato su agrumi, vite, olivo, ortaggi a foglia, fagiolini, solanacee, cucurbitacee, cavoli, patate, floricole, ornamentali e forestali.

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BACILLUS THURINGIENSIS – SUBSPECIE KURSTAKI E AIZAWAI

Il Btk-Bta ceppo GC 91 è un insetticida derivato dalle due subspecie Kurstaki e Aizawai attraverso un processo di ibridazione naturale senza alcuna manipolazione genetica, che contiene due diversi tipi di cristalli proteici o protossine che dopo l’attivazione, agiscono su due diversi tipi di recettori nell’intestino dei fitofagi. Il vantaggio maggiore derivato dall’uso di questo preparato è dato proprio dalla combinazione delle due diverse tossine che in sinergia tra loro controllano un numero maggiore di fitofagi in maniera più efficace. Questo prodotto biologico agisce per ingestione contro le larve dei lepidotteri, procurandone la morte in circa 3 giorni. É utilizzabile contro i fitofagi che colpiscono agrumi, pomacee, vite, olivo, orticole, fragole, tabacco, patate, floricole, ornamentali e forestali. Il Btk-Bta GC 91 risulta innocuo per gli insetti utili ma qualora si verifichi una forte pioggia entro 24 ore dall’intervento, è consigliabile ripeterne l’applicazione.

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BACILLUS THURINGIENSIS – SUBSPECIE TENEBRIONIS

Il Btt o Bacillus Thuringiensis – subspecie Tenebrionis esplica un’attività insetticida per ingestione nei confronti dei coleotteri crisomelidi. Questa subspecie di Bacillus Thuringiensis attiva una tossina che agisce sull’apparato digerente paralizzandolo e procurando l’arresto dell’attività trofica e quindi il danno fogliare. Dopo 2-5 giorni dall’ingestione del prodotto sopraggiunge la morte dell’insetto. Il Btt deve essere applicato subito dopo la schiusura delle prime uova, con piante asciutte, preferibilmente di sera e in condizioni meteorologiche serene.

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BACILLUS THURINGIENSIS – SUBSPECIE ISRAELENSIS

Il Bti o Bacillus Thuringiensis – subspecie Israelensis è un insetticida per uso civile e industriale che agisce per ingestione sulle larve di oltre 30 specie di zanzare, oltre che su varie specie di Simulidi e Chironomidi. La modalità di azione si attua attraverso una sostanza estremamente tossica che provoca la paralisi dell’apparato boccale, costringendo l’insetto a interrompere l’alimentazione. Il Bti risulta efficace solo sulle larve nei primi stadi di sviluppo ed è innocuo per gli insetti utili oltre che per i pesci, i mammiferi e gli anfibi.

DOSI E MODALITA’

Il Bacillus Thuringiensis deve essere generalmente applicato immediatamente dopo la schiusura delle uova e quindi con larve nei primi stadi di sviluppo. L’applicazione deve essere effettuata con piante asciutte, preferibilmente di sera e in assenza di pericolo di precipitazioni.

Le dosi d’impiego

– per la subspecie Tenebrionis sono di 3-5 grammi di prodotto per 10 mq di coltura;

– per la subspecie israelensis contro le zanzare di 1l/ha

– invece, per la subspecie Kurstaki ceppo EG 2424, le dosi, per trattare 10 mq di coltura, sono di 2-3 ml di prodotto in 5 lt di acqua. Questo batterio si trova in commercio sotto varie forme e l’applicazione viene effettuata con atomizzatori e pompe a spalla.

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CONTROINDICAZIONI

Il Bacillus Thuringiensis, nonostante sia uno degli insetticidi più selettivi in commercio, e quindi innocuo per gli insetti utili, è un prodotto irritante, non miscibile con poltiglia bordolese e con altre sostanze a reazione alcalina. E’ un prodotto innocuo per i vertebrati e il tempo di sicurezza è di soli 3 giorni ma è necessario tenerlo fuori dalla portata dei bambini. Per la buona riuscita del trattamento è necessario accertarsi della qualità della conservazione del formulato che, per rimanere stabile per almeno due anni, deve essere riposto in luogo fresco e asciutto, a temperatura ambiente e in confezioni integre.

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Manuela Serio

Nata e cresciuta a Lecce, dopo il diploma di Perito Agrario si laurea in Scienze Politiche con una tesi in Diritto Agrario Comunitario sulla legislazione dei vini DOC provenzali, presso “l’Université de droit, Sofia Antipolis” di Nizza. Nel 2013 consegue il diploma di Sommelier e dal 2014 collabora con l’Accademia dei Georgofili, curando le attività relative all’Expo 2015. Decide quindi di andare a vivere a Montepulciano e contribuire alla gestione dell’azienda vitivinicola di famiglia ma anche di dedicarsi all’attività giornalistica nel settore agricolo ed enogastronomico e di wine taster and consultant per alcune strutture ricettive nel sud Salento. E’ un’appassionata di natura, agricoltura sostenibile, moto, cucina, tennis e vela.
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