Prodotti biologici di Sicilia: il meglio del Mediterraneo grazie a Le galline Felici
Re dei frutti invernali, l’arancia è apprezzata per le sue proprietà e per la sua gustosa bontà.Patria indiscussa di questo prodotto è la Sicilia. Per questo Stile Naturale ha deciso conoscere Roberto Li Calzi, fondatore di Galline Felici, un consorzio di 15 produttori siciliani che, innamorati della loro terra e determinati ad agire per cambiarla, da molti anni (alcuni di loro almeno da 25) hanno scelto di fare gli agricoltori biologici. “Lavoriamo, lottiamo, sudiamo assieme per un mondo più pulito e più giusto, per un’agricoltura rispettosa degli equilibri naturali – inizia così il suo raconto, Roberto – Siamo quelli che da otto anni servono numerosi Gas (gruppi di acquisto solidale) al centro-nord con consensi crescenti che ci confermano che siamo sulla strada giusta: mi piace pensare che siamo dei frutti diversi dello stesso albero”. Decidere di fare il biologico significa per tutti i componenti del consorzio poter far sapere ai loro clienti cosa mangiano. Ad oggi i soci del consorzio producono circa 150 prodotti, principalmente arance, olio, mandorle, pistacchi, miele e marmellate, ma anche conserve di numerose specie di pesce pescato localmente rispettando l’ambiente marino e paste di mandorla prodotte dentro il carcere di Siracusa da una cooperativa sociale aderente al consorzio. “Stiamo dimostrando che per avere buoni prodotti si può tranquillamente non usare la chimica – continua Roberto – e mi vanto di non farne uso perché da sempre penso che la mia scelta mi farà vivere più a lungo e meglio visto che l’agricoltore chimico (cosiddetto convenzionale) è la prima vittima dei prodotti che usa”. Inizialmente i produttori del consorzio e Roberto in particolare hanno trovato in Sicilia alcune resistenze ma crescendo stanno sempre più incontrando la simpatia di molti Gruppi d’acquisto che richiedono i loro prodotti da tutta Italia. “Dentro un prezzo popolare e competitivo, un chilo di arance costa 1 euro e 20, i nostri clienti trovano qualità e hanno la certezza di condividere con noi valori come il rispetto per la natura, per il lavoro e soprattutto per la legalità – su questo concetto Roberto insiste -. I fatti di Rosarno devo fare pensare tutti.Sono orgoglioso che la mia iniziativa abbia costituito e stia costituendo una possibilità, concreta, per un po’ di amici, di restare dignitosamente a fare gli agricoltori e, nello stesso tempo, di diventare ambasciatori della bellezza, ricchezza e varietà della nostra terra”. Roberto è fiducioso che questa strada porti lontano ed è pronto a battersi perché questa attuale avventura non scada di qualità. E’ convinto che sia in atto un processo di rinnovamento della Sicilia. Infatti è impegnato in un progetto di promozione di questa terra dando vita a Siqillyàh, una piattaforma comunicativa per promuovere iniziative mirate a tessere una rete improntata sulla collaborazione e lo scambio solidale favorendo la cultura del bene-essere (www.siqillyah.it).