Scoppia la primavera e con essa le allergie: possiamo fare qualcosa che le allevi? La prevenzione prima di tutto e poi un occhio di riguardo all’alimentazione e ai rimedi naturali
La bella stagione è sempre più associata a un disturbo che affligge moltissime persone, tra cui bambini in età pediatrica: negli ultimi 20 anni questo disturbo è in continua crescita tra i più piccoli e, secondo studi medici recenti, una delle cause scatenanti è l’alimentazione.
L’alimentazione, infatti, continua anche in età avanzata a incidere sullo stato dell’allergia medesima: ci sono cioè alimenti conservati completamente da escludere, ed altri da introdurre nella dieta quotidiana.
Ma la dieta non è l’unica strada da percorrere, vediamo come fare per alleviare questi fastidiosi sintomi.
Variare la dieta
Le allergie respiratorie peggiorano se la dieta non è varia. Cambiare alimentazione, introducendo soprattutto alimenti che aiutano la flora batterica intestinale, responsabile delle nostre difese immunitarie, ad essere sana e in equilibrio, sarà il primo passo da affrontare. Sì, quindi, ad alimenti integrali biologici, frutta e verdura cruda in abbondanza, alimenti probiotici che mantengono la flora intestinale sana.
Occhio alle sostanze chimiche negli alimenti
No a sostanze chimiche negli alimenti. Pesticidi, coloranti, conservanti e, in generale, ingredienti di dubbia provenienza, contenuti soprattutto nei cibi precotti, nelle merendine, nei cibi confezionati e non freschi, peggiorano i sintomi delle allergie respiratorie. Additivi come la tartrazina e i benzoati stimolano la produzione di un composto che aumenta il numero delle mastociti nell’organismo: questi ultimi sono coinvolti nella produzione dell’istamina e di altri mediatori che provocano la reazione allergica.
Il consiglio è, quindi, quello di cucinare in casa il più possibile pietanze nutrienti a base di ingredienti freschi, biologici e a KM Zero.
Icea – Istituto Certificazione Etica Ambientale – il più grande ente certificatore italiano di prodotti per l’alimentare, la detergenza e la cosmesi biologica, ecologica e sostenibile, ha sviluppato un’interessante applicazione per smartphone, Icea Check: si inserisce il nome dell’ingrediente sulle confezioni (sia di cosmetici-detergenti che alimentari) e l’applicazione rivelerà a che cosa si è di fronte…
Quali alimenti eliminare?
Coloro ai quali l’allergia si manifesta principalmente sotto forma di rinite dovrebbero evitare di mangiare alimenti scatenanti reazioni allergiche, alimenti cioè ricchi di istamina. No a latte e latticini, cioccolato e tutto ciò che contiene zucchero, in particolare quello bianco e raffinato, gelati e bibite dolci e fredde; attenzione anche a uova, noci e noccioline, molluschi, salumi, ad alcuni frutti quali kiwi, fragole, arance, e ad alcune verdure quali le zucchine e gli spinaci.
Questi alimenti, e in particolar modo i latticini, provocano un’ipersecrezione di muco in soggetti con una minor capacità di eliminare le tossine, la cui azione si ripercuote in particolare a livello respiratorio.
Inoltre, il soggetto allergico ha il fegato in sovraccarico: perciò è bene che eviti oltre ai succitati latticini, anche le proteine animali in eccesso e le solanacee (pomodori, peperoni e melanzane).
In generale, più è lungo il tempo di conservazione di un alimento, maggiore è la probabilità che esso contenga derivati delle proteine come l’istamina.
Quali alimenti assumere?
Sarebbe, invece, buona norma consumare cipolle gialle, rosse e bianche, crude in insalata o cotte al forno, queste ultime più apprezzate dai piccoli: le cipolle contengono composti solforati che inibiscono la risposta allergica e infiammatoria caratteristica delle allergie, depurano l’intestino e contengono vitamina C e sali minerali.
Anche l’aglio è un alimento consigliato come condimento di verdure e/o farinacei, al pari del limone ottimo su insalate, pesce o carni bianche: l’aglio equilibra le difese immunitarie, il limone invece abbassa i livello di istamina, l’agente responsabile dell’arrossamento di occhi e del colare nasale.
Sì anche a cereali integrali, verdura, frutta, pesce (no a tonno, sardine, alici, aringhe, bottarga e salmone), alghe, miso o oli spremuti, possibilmente provenienti da agricoltura biologica.
Un aiuto dalle erbe
Prima di assumere antistaminici debilitanti dell’organismo, soprattutto quello dei vostri bambini, sarebbe bene passare in rassegna che cosa offre la natura.
Il Ribes Nigrum è il rimedio naturale più consigliato contro il raffreddore da fieno, congiuntiviti, eczemi, dermatiti e bronchite allergica. I suoi principi attivi stimolano le ghiandole surrenali, incentivano la produzione naturale di cortisolo, ben tollerata dall’organismo. La somministrazione chimica di cortisone presenta, invece, sgradevoli effetti collaterali (tra cui gonfiore e abbassamento delle difese immunitarie).
Come utilizzarlo: sotto forma di gemmo-derivato. Recatevi nella vostra erboristeria di fiducia o dal medico omeopata per dosaggi e indicazioni precise.
Anche l’elicriso è un antistaminico naturale, attivo contro forme allergiche respiratorie e intestinali, ricco di proprietà utili anche contro la psoriasi.
Si può utilizzare in decotto così:
Decotto: 6 gr in 100 ml di acqua. In caso di pruriti ed eczemi: fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate per 15 minuti.
Decotto uso interno: 2 gr in 100 ml di acqua. In caso di tosse e spasmi bronchiali: due-tre tazzine al giorno.
Decotto uso esterno: si utilizzano le sommità fiorite per prevenire e curare le scottature solari, gli eczemi, la psoriasi e gli edemi delle gambe.
Tintura oleosa: 20 gr in 100 ml di olio d’oliva o di semi (a macero per 10 giorni). Diluire dieci volte con olio e applicare sulla pelle senza frizionare.
Tra i fiori selvatici, la rosa canina è utile per alzare le difese immunitarie dei bambini, ma anche per proteggere le vie respiratorie. Tra i frutti, meritevole di menzione anche il mirtillo rosso: si impiega contro la diarrea, flatulenza e meteorismo.