Il futuro vedrà i lampioni essere sostituiti da alberi che brillano di luce propria? A detta del Dott. Yen Hsun Su la recente scoperta fatta dagli scienziati dell’Accademia Sinica e dall’Università di Taipei da lui capitanati, ha gettato solide basi affinchè questo si trasformi in realtà.
Nel corso di alcuni esperimenti per trovare delle alternative all’illuminazione a LED il gruppo di Taiwan ha visto che impiantando delle nano particelle d’oro dalla forma simile a dei ricci su delle piante di Bacopa caroliniana, le foglie producevano un’aura luminosa rossastra.
Le nano particelle doro infatti favoriscono la naturale bioluminescenza della clorofilla e inducono la produzione di una diffusa fluorescenza rossastra.
E’ noto che la linfa vitale delle piante, che assorbe la luce e colora di un verde brillante il fogliame, emette spontaneamente una luminescenza di colore rosso se esposta ad una lunghezza d’onda superiore ai 400 nm (nello spettro elettromagnetico tra i 400 ed i 100 nm abbiamo i raggi ultravioletti, mentre la luce visibile si colloca tra i 700 ed i 400 nm); le particelle d’oro emettono invece una fluorescenza violetta proprio intorno ai 400 nm.
La scoperta potrebbe portare davvero a una rivoluzione se si pensa agli effetti che potrebbe avere in termini di impatto ambientale.
Gli alberi-lampione potrebbero essere usati per illuminare le strade e favorirebbero allo stesso tempo sia il risparmio energetico sia l’assorbimento di anidride carbonica in quanto la luminescenza stimolerebbe i cloroplasti a svolgere la fotosintesi. Inoltre andrebbe a sostituire l’illuminazione a LED che sebbene rappresenti oggi l’ultimo ritrovato della tecnica in quanto a efficienza, i diodi contengono sostanze chimiche come la polvere di fosforo che sono altamente tossici.
Ancora tuttavia tante cose restano da appurare, ad esempio l’effetto di tale trattamento su altre piante e se ci possono essere degli effetti collaterali
Foto: Paul Dex