L’istallazione dell’artista Ap Verheggen si presenta come una foglia ricoperta di pannelli fotovoltaici che raccolgono l’umidità trasformandola in ghiaccio
Ecco un ghiacciaio artificiale nel deserto. Chi crede che non sia possibile si dovrà ricredere grazie all’ultima opera dell’artista olandese Ap Verheggen . Un’enorme foglia ricoperta di pannelli fotovoltaici che grazie a dei piccoli condensatori raccoglie e trasforma l’umidità presente nell’aria in uno strato di ghiaccio che anche ad alte temperature andrebbe a formarsi nello strato interno della struttura.
A metà strada tra un’installazione e un esperimento scientifico, l’opera che in questi giorni viene testata in un laboratorio in Olanda, vuole essere uno stimolo all’ingegno e all’intelligenza dell’uomo affinchè trovi soluzioni innovative ed efficienti ai problemi ambientali del nostro pianeta.
L’artista olandese ha dichiarato: “Bisogna aprire i confini del nostro pensiero. Produrre ghiaccio nel deserto vuol dire proprio rompere quel confine e aprire un nuovo mondo”.
Verheggen con la sua istallazione
L’ispirazione di Verheggen non risolverà il dramma dei cambiamenti climatici e della scarsità di risorse idriche ma sicuramente contribuirà a diffondere l’idea che esiste una soluzione anche nelle condizioni più disperate. Il messaggio è semplice: rendere possibile ciò che normalmente viene ritenuto impossibile e dimostrare cha in anche in un ambiente ostile come il deserto si può sempre generare speranza.
La foglia-ghiacciaio farà la sua prima comparsa l’anno prossimo in un ancora non ben precisato paese del nord Africa e sarà sponsorizzata dall’Institute for Water Education dell’UNESCO attraverso il sito internet e un video promozionale.